Sono state fornite risposte corrette, relativamente al fatto che tale motto definisce lo stato in cui si ritrovarono Sparta ed Atene al termine delle guerre del Peloponneso, guerre che furono di logoramento.
Non è vero che fossero entrambe potenze 'greche', nel senso comune del termine; sta nella diversità etnica l'origine delle lotte,la struttura dello stato. Sparta era costituita da invasori, costretti a mantenere un governo immobile con a capo gli spartiati, che sostituivano una minoranza di poche migliaia di persone.Solo mantenendo immutati i loro privilegi erano in grado di governare la maggioranza del popolo.
La Grecia, nel senso di nazione, non era nemmeno concepita e concepibile. Non a caso si parla di 'individualismo greco'.
Ci fu l'unione delle forze contro la Persia, certo, ma fu una 'necessità'.
Non a caso, dopo la vittoria le città ripresero le loro lotte per l'egemonia, non scordiamo anche quella breve e fragile di Tebe.
I contrasti, le diversità, l'economia e l'odio erano talmente radicati da portare queste città ad un irreversibile declino militare (non intellettuale se parliamo di Atene,soprattutto).
Da qui il motto cui fai riferimento.
I Macedoni trovarono un facile boccone, considerata la debolezza della Grecia ... ma uscirei dal seminato!
2007-07-02 11:21:30
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answer #1
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answered by acidario 7
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Questo detto come ha spiegato Erika86 deriva dalla guerra del Peloponneso che vide scontrarsi Atene e Sparta. Nonostante la grande potenza ateniese la vittoria finale fu di Sparta. I costi e le vittime della guerra furono immensi per entrambe le città, così se da un lato Atene piange per la sconfitta, dall'altro Sparta date le condizioni disastrose provocate dalla guerra non ride.
2007-07-02 07:19:12
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answer #2
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answered by Piratessa Morgan 5
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In realtà, il detto si riferisce alla citazione di un opera di Vincenzo Monti, in cui, facendo riferimento alle guerre Messeniche, fra la Messenia, appunto, e Sparta, si dice a un certo punto "se Messenia (o Messene, principale citta della regione) piange, Sparta non ride". Successivamente, la vulgata e, credo, anche l assonanza fra il nome di Messene e quello, più noto, di Atene, hanno portato alla trasformazione del detto
2016-05-09 21:20:30
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answer #3
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answered by lucavaldi 2
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Sparta ed Atene erano sempre in "ostilità", ma se accadeva qualcosa ad Atene, subiva ripercussioni anche Sparta in quanto Atene era il centro dell'economia e del commercio greco
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2007-07-02 07:41:21
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answer #4
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answered by Qerubin Pìcaro 4
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questo detto si riferisce alla guerra del peloponneso, dove atene da grade potenza marittima e militare ma anche sociale e filosofica e politica cade nel più completo oblio e Sparta, la tanto criticata città oligarchica chiusa in se stessa e addestrata alla guerra come stile di vita vince!!poichè Sparta come soldati aveva unicamente i suoi cittadini gli spartiati, i perieci che abitavano ai confini della città ma erano sottomessi a sparta e solo + tardi gli iloti, gli schiavi solo come fanteria; mentre atene di ogni popolo conquistato faceva schiavi e guerrieri, le rivoluzioni interne erano molto facili e ripetitive..che portarono atene a non riuscire più a controllare tutti i fronti..i nemici ne approfittarono e questo segnò la sua sconfitta
2007-07-02 06:48:39
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answer #5
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answered by Anonymous
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atene e sparta erano molto diverse: atene era la città dei grandi pensatori, dei filosofi... mentre sparta era una città guerriera, che dal punto di vista pedagogico istruiva fin da bambini alla lotta.
gli spartani e gli ateniesi non andavano d'accordo: sparta criticava il modello ateniese e viceversa...
ciò nonostante, erano entrambe città greche.
penso che il proverbio derivi da questo: nonostante le divergenze, vi era solidarietà
2007-07-02 06:32:34
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answer #6
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answered by ismokeluckystrike 4
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secondo me viene dall'Iliade, da Omero.. ma non ne son sicura, ti aggiornerò...
2007-07-02 06:40:12
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answer #7
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answered by Anonymous
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