Guardate cosa riporta il De Mauro:
alla voce òra:
3ò|ra
s.f.
1 LE brezza, venticello: scherza con l’o. incerta di lauri un bosco (Carducci)
2 RE sett., vento forte che soffia sul Lago di Garda
Sinceramente non sono esperto di linguistica, filologia e co., dunque vi chiedo di spiegarmi come sia possibile che una stessa parola possa essere qualificata da una marca d' uso tanto della poesia quanto del vernacolo.... Dunque mi chiedo, l' uso poetico di "òra" fa riferimento al suo valore estetico o al semplice ricorso frequente di tale parola dialettale in letteratura, in virtù di una licenza poetica? Vi prego rispondete, prometto i 10 punti alla risp. più puntuale.
2007-06-29
05:33:17
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2 risposte
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inviata da
vivafosc
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Arte e cultura
➔ Poesia