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solo un elenco di peccati al sacerdote, ma deve essere un dialogo spiritualente costruttivo col Sacerdote.
Che ne pensate?
(Chiaramente la domanda è rivolta principalmente, a chi crede nel sacramento dela confessione)

2007-06-29 02:34:58 · 13 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

Nella mia Parrochia con Parroco e Viceparroco (Secolari o Diocesani) non è possibile instaurare un vero dialogo spirituale continuo se non in momenti "ufficiali" e dove abito, cercarsi un Padre spirituale non è semplice.

2007-06-29 05:16:34 · update #1

Certo la confessione dialogata non è possibile quando c'è gente, bisogna trovare dei momenti giusti.

2007-06-29 05:17:42 · update #2

13 risposte

ti posso dire che nelle ultime confessioni non ho fatto l'elenco: ho fatto questo, quello, quell'altro, ma ho parlato col prete di problemi miei personali che non avevo mostrato nemmeno a mia madre o ai miei amici...mi sono sentita davvero ascoltata e capita. So che a lui posso dire tutto!!! Da quando sono diventata adulta non lo vivo più come un dovere, ma è una guida, un aiuto spirituale molto importante!!!

2007-06-29 02:53:08 · answer #1 · answered by tatitata 3 · 3 1

Infatti dovrebbe essere così,per questo sarebbe meglio non cambiare continuamente confessore,ma cercare qualcuno con cui ci si trovi bene,proprio per potersi aprire totalmente,e ricevere da lui aiuto e consiglio in materia spirituale

2007-06-29 03:46:20 · answer #2 · answered by Samy 5 · 5 1

Certo, infatti, quando vado a confessarmi c'è dialogo tra me ed il sacerdote. Mi consiglia su come evitare il ripetersi di certe situazioni e posso anche confidarmi su come mi sentivo in quel momento.

2007-06-29 03:07:24 · answer #3 · answered by kiwetina 3 · 5 1

Il Sacramento della Riconciliazione (Confessione) è uno dei sette sacramenti istituito da Gesù Cristo per rimettere all'uomo i Peccati. Il peccato mortale procura la morte all'anima.Per essere mortale il peccato deve avere tre caratteristiche:
-Materia grave
-Piena avvertenza
-Deliberato consenso
Gesù conosce i nostri limiti e ci ha dato la possibilità attraverso la Confessione di ritornare "Nuovi" come Lui ci vuole.Gesù non scende dal cielo per assolvere,allora ha incaricato i suoi sacerdoti che assolvano per Lui.
Gesù disse: "-A chi rimetterete i peccati saranno rimessi,a chi non li rimetterete,non saranno rimessi..."
Quindi il seguace di Gesù,cioè il cristiano deve periodicamente confessarsi per Rinnovarsi sempre e Convertirsi(vuol dire cambiare direzione per giungere a...).
Disse ancora Gesù :"Come il Vino buono non viene messo in otri vecchie,per non rovinarlo,così dovrete rinnovarvi, pentirvi delle vostre colpe e aprire il vostro cuore alla Grazia Santificante".Sì perchè, ammesso fortunatamente che sentiamo il nostro cuore privo di colpe gravi,la Confessione ci aumenta la Grazia Santificante. E' bene quindi non pensare la Confessione solo come una "lavatrice"che ci permette di ritornare bianco che più bianco non si può...Non è solo così,ma il Sacramento della Confessione ci permette di progredire nel bene,di correggere i difetti che tutti abbiamo,perchè facciamo parte della famiglia umana.
Il Direttore spirituale è il medico dell'anima che a lui si affida.
Come non possiamo curare il corpo senza l' aiuto del medico;infatti il medico malato non si cura da solo,ma si affida ai colleghi...così andare dallo stesso Sacerdote è una garanzia in più perchè oltre a rendere l'anima in grazia,guida e suggerisce cosa è meglio per lei. Quando il Sacerdote dirige un'anima,parla a nome di Dio,sta a noi scegliere la Persona Illuminata che ci proponga sempre di "Convertirci".
Cioè cambiare rotta ogni giorno per giungere a Dio.
Abbiamo il compito di pregare per i Confessori.Molti Santi Sacerdoti hanno passato ore e ore della loro vita nel Confessionale, per portare con la loro Parola illuminata uomini a Dio.
Ciao Pimar grazie per la bella domanda.

2007-06-29 05:14:30 · answer #4 · answered by Mimì 7 · 4 1

Sono assolutamente d'accordo con te, ma l'ho capito solo da adulta. Da ragazza, aspettavo Pasqua e Natale per confessarmi, perche' arrivavano dei confessori da fuori a dare una mano al parroco, in genere erano stranieri, non mi conoscevano quindi non mi vergognavo a dire i peccati!
Diventando adulta pero' mi sono resa conto che "perdevo" qualcosa... quelli, appunto perche' non conoscevano i fedeli, rispondevano a macchinetta sempre con le stesse formule...pareva di confessarsi da un robot! Ora vado sempre dallo stesso sacerdote, uno che ha fatto il missionario per 20 anni prima di rientrare in Italia, e c'e' appunto quel dialogo che dici tu!
Bella domanda e stella!

2007-06-29 04:24:50 · answer #5 · answered by Grilla Parlante 6 · 4 1

Certo ma questo è possibile solo se si ha un' assiduità a confessarsi sempre con lo stesso sacerdote. Io ho lo stesso da molto tempo e questo non ha fatto altro che giovarmi.

2007-06-29 03:22:27 · answer #6 · answered by Super_splendid ® 6 · 5 2

Noi diciamo che la confessione, oltre ad essere un modo per scaricare spiritualmente colui che si confessa, è il miglior sistema per instaurare un dialogo aperto e costante tra lui / lei ed il confessore.
Ci sono parrocchie dove ciò non avviene sia per mancanza di tempo, sia per mancanza di sacerdoti, sia per la scarsa apertura di qualche parroco.
In questi casi, consigliamo di individuare una guida, definita padre spirituale, anche al di fuori della parrocchia, con il quale instaurare questo tipo di rapporto, che oltre a produrre un effetto placebo,( svuotarsi psicologicamente), crea una sintonia tra i due soggetti, che tende alla reciproca conoscenza e quindi eventualmente ad approfondire il motivo di taluni comportamenti, specie nella ipotesi del ripetersi di situazioni che reiterano il peccato.

Sergio

2007-06-29 05:55:17 · answer #7 · answered by sergio 5 · 2 0

Secondo me la confessione deve essere un dialogo con Dio, non ci devono essere intermediari di mezzo.
La persona che sbaglia chiede scusa all'altra giusto? non lo fa con un intermediario, cosi' dovrebbe essere la confessione, un contato diretto con Dio, senza intermediari anche perché a che servono? (questo naturalmente e' il mio pensiero)
Peace and love to all :)

2007-06-30 05:34:13 · answer #8 · answered by ? 7 · 3 2

Dovrebbe essere così. Ma non sempre è possibile. Dipende anche dalla sensibilità e capacità del confessore che sarà anche un semplice mezzo di comunicazione tra il peccatore e Dio, ma qualche volta non se lo ricorda e ci mette un po' troppo del suo.
Ci vuole feeling anche in questo, ma a cercare prima o poi si trova anche il confessore giusto e quindi la confessione sarà quello che hai detto tu.
Ci vuole pazienza, che dicono essere la virtù dei forti.

2007-06-29 04:34:58 · answer #9 · answered by marte 6 · 4 3

Dovrebbe hai detto bene. Però so che molte persone da fastidio entrare nei particolari o comunque scavare per le motivazioni di peccato...non è facile per tutti dialogare con il confessore.
Quando ero giovane, (molti anno fa) ci consigliavano di scegliere un direttore spirituale come confessore, proprio per instaurare un rapporto di conoscenza rispettosa in maniera da facilitare il dialogo e le direttive erano adatte e pertinenti alla persona.
Di certo trovo che molti giovani e adulti hanno capito poco dell'importanza di questo sacramento che comporta fra l'altro, anche un impegno a non ripetere e ricadere negli stessi peccati....
il dialogo dovrebbe sempre esserci, purchè non si debordi in chiacchere , mentre la gente attende il suo turno! (capita a cne questo)

2007-06-29 04:21:06 · answer #10 · answered by maria p 5 · 3 3

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