Nel mio paese multietnico occorrerà il dialogo, il rispetto, la ricerca di convivenza, e dove sia possibile i valori condivisi x consentire alle religioni e ai credenti di continuare a svolgere una funzione positiva, per il terrore di un conflitto religiosio gli imminente. Vi domando xché la tradizione cristiana come quella islamica o altre esistenti non prendino come soluzione una "terza confessione" che valga per i credenti, per gli atei, agnostici, “laici” il valore primario è l'umanità (ma questo lo è anche per i credenti!), conuna convinzione etico-umana non inferiore a quella dei credenti nostalgici di una trascendenza e in cerca di spiritualità?
Daphne crede ci sia bisogno di un grosso esamino di coscienza alle soglie del terzo millennio???
ditemi la vostra in merito
2007-06-28
00:49:19
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5 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
x marco M le religioni sei sicuro che tendono al bene sempre??????
2007-06-28
22:11:01 ·
update #1
Gesù é il tuo Nick ma Gesù si faceva capire anche da chi non lo capiva. Così a che serve..
2007-06-28
22:11:42 ·
update #2
Tama 81 speriamo che la tua visione pessimistica non corrisponda alla verità. Spero sempre fino alla fine dei miei giorni in un'apertura costruttiva verso gli altri.
2007-06-28
22:14:15 ·
update #3
x Maral 107 - la tua risposta, come sempre é proprio appriopriata e invito tutti gli altri a leggerla perché vi é una verità inconfutabile:-
lasciamo le nostre fedi per avere un bagaglio più leggere e ritrovarci...-----grazie Maral
2007-06-28
22:16:24 ·
update #4
Io credo che le visioni che fanno capo al sentimento del divino siano indispensabili per l'essere umano, proprio in virtù della sua umanità. Queste visioni hanno spesso però un carattere di assoluto che può porle in violento contrasto le une con le altre. E' l'assoluto di un sentimento che tanto più è forte meno sembra voler concedere alla mediazione della ragione. A questo punto il messaggio sembra essere: abbandonate le fedi, consideratele sciocche superstizioni, quanto meno fatevi tiepidi e scettici e potrete vivere in pace tra voi. Non penso che sia così, ma sta ai credenti poterlo dimostrare. E questo si può fare in un solo modo, non rinchiudendosi nel proprio io, rinunciando al confronto, ma al contrario proponendosi al confronto e rinunciando a qualsiasi volontà di convertire altri se non se stessi. Riconoscendo finalmente che tutte le strade che conducono al divino sono parimenti degne, ognuna con le sue difficoltà e i suoi limiti, ma che vanno ciascuna percorsa con estrema purezza d'animo e onestà di sentimento per essere efficaci. Tutto il resto, compreso regole morali e sociali che poco c'entrano con la fede, è superfluo. Compiamo il nostro cammino con un bagaglio leggero, sarà più facile arrivare.
2007-06-28 04:44:25
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answer #1
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answered by etcetera 7
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Secondo me non si tratta di stabilire una terza confessione che ci possa riunire, tutte le religioni hanno le proprie particolarità e tutte hanno delle basi che sono comuni come l'umanità che citi tu... si dovrebbe cercare di rispettare le singole particolarità tenendo sempre bene in mente che le basi e i fondamenti non cambiano per nessuno...i valori portanti sono gli stessi per tutti, le strumentalizzazioni o i fanatismi non sono particolarità, sono deviazioni della religione... uniamoci nella consapevolezza che pur appartenendo a confessioni diverse di base perseguiamo gli stessi obiettivi...le religioni tendono al bene SEMPRE, il resto che vediamo è solo la manipolazione di queste
2007-06-28 00:58:14
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answer #2
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answered by Anonymous
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credo che quella confessione più vicina a quella che te chiedi sia il teismo dei primi illuministi francesi, un dio superiore ma che lascia che il mondo faccia il suo corso e che rivedremo solo alla fine dei giorni, e il mondo popolato da umani pari in tutti i diritti e in tutti i doveri! una religione laica, se mi permettete la contraddizione!
2007-06-28 05:45:21
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answer #3
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answered by Anonymous
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Auspicabile per un ritrovamento della religione come via spirituale di ricerca. Tuttavia le confessioni sono istituzioni anche secolari e, come primo obiettivo, si propongono il potere, che non è mai spartito molto volentieri.
Inoltre, non dimentichiamo che la maggior parte delle confessioni ha un approccio gnoseologico (concepiscono la conoscenza) di tipo assolutistico: la verità è una ed immutabile, è scritta e la nostra confessione ne è la depositaria.
La concezione relativista invece, tipica dei laici di tipo illuminista, inventata da socrate, prevede che la verità è una ed assoluta, ma l'uomo vi tende asintoticamente (ovvero vi si avvicina senza mai raggiungerla, un po' come scomporre un segmento in metà via via più piccole): il processo di conoscenza deve passare attraverso il dialogo ed il confronto perchè la visione di ognuno, messa in comune, anche se opposta, permette di avvicinarsi sempre più alla verità: per un dialogo costruttivo, naturalmente, è necessario che nessuno degli interlocutori sia convinto di essere depositario esclusivo della verità.
Gli "assolutisti" tacciano il relativismo di nichilismo: la coscienza che non esista una verità assoluta porta l'umanità alla sfiducia al disfattismo ed all'inedia. Ma questa interpretazione è falsa: l'atteggiamento del relativista è problematico, curioso di ricerca e parte da una realistica valutazione di quanto l'uomo abbia ancora da conoscere. Da qui, la celebre frase di Socrate: sapere è sapere di non sapere.
Tuttavia, la visione assolutista, benchè irrealista e presuntuosa, rafforza il potere delle istituzioni e favorisce l'ordine sociale. La religione, intesa così, è utilissima quando l'uomo rischia di cadere nella barbarie (vedi caduta dell'impero romano d'occidente) ma in una società sviluppata risulta solo un ostacolo al progresso ed allo sviluppo.
Il dialogo interreligioso, pertanto, rimarrà solo una chimera ed una facciata finchè le confessioni non la smetteranno di cercare di proteggere il loro potere temporale e, a cascata, cominceranno a sostenere che fede non è cecità ma una strada per la ricerca, parallela e complementare al metodo scientifico che ricerca cose diverse (il funzionamento del mondo) con metodiche diverse (la misurazione dei fenomeni) laddove la fede la spiritualità cercano la risposta alle domande ultime attraverso strumenti conoscitivi che non passano necessariamente attraverso l'evidenza.
Ma l'umanità è ancora bruta e selvaggia per potere realizzare questa condizione. Ancora lo scontro ci viene molto più naturalmente del confronto.
2007-06-28 01:22:07
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answer #4
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answered by TamaNumberUan! 4
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Penso di NO
2007-06-28 00:54:17
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answer #5
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answered by sonodioecomandoio 3
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