ecco,mi piace pensare che è proprio il filosofare,spesso inconsapevole a darci quel senso del vivere, dell'esserci davvero dentro l'esistenza, Pensare un pensiero e avere immediatamente la libertà di contraddirlo un secondo dopo e poi costruirne un altro e demolirlo ecc. E che tutto cio' avvenga nello stupore, ma forse quando ci si stupisce della propria capacità innata di "creare" qualcosa dal nulla si diventa consapevoli e quindi certi del proprio valore umano...
E si perde un pò di innocenza bambina acquisendo coscenza e si è di colpo adulti...ok mi sto perdendo in una speculazione folle che volete ho 51 anni e ho scoperto il fascino della filosofia consapevole forse troppo tardi,mi sono laureata in questa materia solo un anno fa,però mi pare di aver scoperto che in fondo ho sempre "filosofato" anche quando non mi avventuravo nel pensiero di un Kant, di un Levinas o di una Weil. E allora quale è la differenza oggi? Sono giustificati i miei rimpianti? Grazie a chi vorrà condividere.
2007-06-15
11:42:58
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7 risposte
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inviata da
nonnafiaba15
3
in
Arte e cultura
➔ Filosofia
Ma dovresti gioire, non avere rimpianti, nel modo più assoluto! Credo che tu abbia imboccato un'ottima 'via'. Siine felice! Un caro, caro saluto di cuore, ciao,ti sento vicina ...
2007-06-15 11:58:38
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answer #1
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answered by acidario 7
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Siamo tutti filosofi ma chi si dice Filosofo sa, in più, citare un sacco di altri Filosofi...
2007-06-15 12:01:00
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answer #2
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answered by Il Nulla 3
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...già...
...non ho capito bene il filo del discorso, ma penso che siamo tutti abbastanza intelligente per "filosofare"...
...dopotutto chi può capire il significato delle cose meglio di noi, dato il fatto che ognuno vede le cose in modo diverso, non avrebbe senso la vita se non tentassimo di CAPIRE!!!
...non so che altro dirti tranne che: HAI RAGIONE!
2007-06-16 01:19:06
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answer #3
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answered by ?k??i {sm} 2
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Il fatto che io mi senta in dovere di rispondere ad un quesito del genere dovrebbe già farti capire che filosofare è una necessità del nostro intelletto. Perdersi in vaghe discussioni e teorizzare il nulla è la peculiarità di ogni persona intelligente. Solo gli stolti vivono senza porsi continuamente domande. Tu, procedendo per logica non lo sei perchè già ti sei posta una domanda così difficile.
2007-06-15 14:44:09
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answer #4
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answered by Old Style 2
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Hai fatto questa bella domandi tardi e forse non ti risponderanno in tanti. Ma non ti scoraggiare.
Io non sono un filosofo nel vero senso della parola, ma mi piace filosofare sulla vita alla mia maniera.
Si forse c'e' molta gente filosofa anche inconsapevole di esserlo in questo mondo che si pongono e cercano di risolvere domande come questa, ma mi sembra che ci siano anche molte persone al giorno d' oggi, la maggioranza purtroppo che odiano pensare e il loro massimo di cultura e' guardare la televisione tutto il giorno o leggere giornali su celebrita' tanto per fare un esempio.
Ti metto una stella a questa domanda perche' e' bellissima e avendo una stella potra' forse attirare qualche answeriano amante della filosofia e piu' provetto di me a risponderti.
Se si nuova dovresti allacciarti a qualcuno bravo in filosofia cosi' che vedra' le tue domande. Ce ne sono diversi e vedrai che p[artecipando a answers ti divertirai molto e amplierai la tua conoscenza della filosofia.
Ciao!
2007-06-15 12:05:38
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answer #5
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answered by Nel blu dipinto di blu 7
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Ciao, condivido il tuo pensiero, filosofi si è, non si diventa, credo che nella vita sia più importante cercare delle risposte, anziché porsi delle domande. La filosofia non è solamente una materia, ma è il prolungamento del nostro pensiero che va alla ricerca di ciò che è il vero significato delle cose, ciò che è e non per quello che appare.
2007-06-15 12:02:18
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answer #6
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answered by Anonymous
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nient'affatto : il vero filosofo è colui che è un buon conoscitore della tradizione filosofica, ma è più propenso a parlare delle idee che dei suoi fenomeni epistematici, dice cose sostanziali, ma in maniera così nitida e priva di accenti accademici, da scoraggiare i commentatori e strangolarne i discepoli nella culla. Non assume mai atteggiamenti vaticinanti o profetici, soprattutto quando riflette su temi la cui grandezza semiteologica è in grado di far tremare la voce. Parla delle cose che sa con estrema naturalezza e senza platealità, con riferimenti culturali che non temono di avvicinare Tintin a lord Chandos, Schonberg ai Sex Pistol. Non ha ansia polemica, è ironico, spiritoso, malizioso, appetitoso. Ha rinunciato per sempre ai meandri della pedanteria, non appartiene a nessun movimento e non farnetica mai sulle inquietudini ritenute tipiche del nostro tempo. Suppongo che questo tipo di filosofo sia cosa davvero rara.
2007-06-15 12:31:00
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answer #7
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answered by essebi6802 4
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