Vedevo i miei nonni durante l'estate alla fine della scuola. Sono figlia unica e ritrovarmi con loro e con i miei cugini era proprio una grande gioia.Abitavano in paese,la loro vita era semplice,essenziale buona.La loro casa era disposta attorno a una piccola loggia all'aperto;quanti giochi!.Avevano il forno a legna quello antico e facevano il pane,che durava per circa dieci giorni.Mia nonna con una mia zia e mia madre si alzavano alle tre e mezzo di notte per infornare le pagnotte lievitate.Ricordo mia nonna che con la pala toglieva le braci accese per mettere le pagnotte a cuocere.Il suo viso era reso più bello,dalle sue guance rosse avvampate dal fuoco.Quando ci vedeva spuntare,perchè chiaramente sentivamo il trambusto...allora lasciava la pala da forno a mia zia,prendeva una pagnotta calda e la tagliava a fette e chi voleva poteva mettere olio e un po' di sale sul pane caldo.Allora ci informavamo di come avevano fatto a farlo così buono.Lei mi prendeva sulle ginocchia,ero la più piccola,e spiegava e le guance erano sempre più rosse... Alla fine riponevano il pane nella madia e c'era un posto dedicato ai poveri che ogni venerdì facevano il giro delle case per la questua.-Questo è per loro,bisogna avere rispetto per chi è povero e non ha pane-diceva-e mentre parlava spolverava con una "spazzola" la cenere dalle
pagnotte e le accatastava pronte all'occorrenza.Sento ancora il profumo del buon pane e ancor più della sua bontà.
Ricordo mio nonno che diceva sempre a noi nipoti :-La vita è una lotta,quando sarete in un momento di sofferenza,non dovete permettere al dolore di vincere, guardate sempre dietro a chi sta peggio di voi e troverete sempre il coraggio di Ringraziare e di andare avanti.-
Quando ormai era molto anziano, passava il tempo seduto alla solita loggia, con il suo libricino delle preghiere che aveva le pagine gialle un po' consunte ma lui diceva:-E' scritto "grosso" e ci leggo bene.-
Donatella ti sono grata per questa domanda che ha suscitato in me tanta dolcezza di ricordi.Ciao
2007-06-15 17:18:44
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answer #1
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answered by Mimì 7
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non buttare il cibo. Presi solo un ceffone sulla nuca da mio nonno buon'anima: stavo sbucciando la mela e d era più la polpa sulla buccia che quella che avrei mangiato. Non l'ho mai scordato. Mia nonna mi ha insegnato l'allegria che supera tutto. Il giorno dopo il funerale di mio nonno, tutta la famiglia era riunita e fu mia nonna a portare il sorriso tra noi, a scherzare e a creare un clima che solo lei sa donare alla famiglia.
Grazie nonno (in cielo) e nonna (arzilla vecchietta di 92 anni!)
ciao e buona vita
2007-06-15 15:19:57
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answer #2
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answered by Anonymous
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Io ho un ricordo di mia nonna bello.....quando arrivava la sera e tirava fuori dalla tasca del grembiule un rosario nero e ci faceva recitare insieme a lei, tutta la preghiera....e ci raccontava di quella famiglia che era andata ad abitare in una casa, dove la notte si sentivano rumori strani, e la mamma , di quella famiglia , ha fatto dire delle Messe per quell'anima che disturbava, e i rumori sono cessati.Ci diceva che non bisogna avere paura dei morti, sono solo anime che hanno bisogno di preghiere nostre per andare in paradiso.
Ho la sensazione ancora viva, ( e mia nonna è morta nel 1981) che quella mamma fosse proprio lei....
Ho anche ricordi tristi e bui, ma tu hai chiesto solo quelli belli, quindi eccoti accontentata.
Ciao.
2007-06-15 15:23:13
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answer #3
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answered by maryann 6
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Una volta, quando ero piccola e forse in vena di dispetti, mia nonna mi aveva chiesto di abbassare il volume del televisore ed io lo avevo abbassato cosi tanto che quasi non si sentiva, allora lei mi aveva chiesto di alzarlo ed io l' avevo alzato cosi forte da dare fastidio. Era subito intervenuta mi mamma, mi stava sgridando quando mia nonna le disse:"Non sgridarla, e' piccola, quando sarà più grande capirà"; Io c' ero rimasta malissimo e in quel momento avrei preferito che mia nonna avesse detto a mia mamma che era giusto sgridarmi, pero' questo gesto mi ha fatto capire che certe volte una parola dolce può far male e insegnare di più di una bastonata.
2007-06-15 19:45:14
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answer #4
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answered by Susy 5
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ti sembrerà assurdo ma per mè i nonni sono il mio piu grande punto di riferimento sè oggi sono la donna che sono lo devo a loro e ai loro valori.
i miei lavoravano sempre e cosi mi hanno cresciuto loro da piccola le ore piu belle le passavo coi nonni.
mi hanno insegnato ad avere rispetto per mè e per gli altri,
ad avere un grande cuore,essere umile e superiore alla cattiveria,sono certa al 2000%che quando loro non ci saranno piu una parte di mè si spegnerà con loro per sempre
2007-06-15 17:21:37
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answer #5
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answered by ? 6
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Me li porterò per sempre.....
"Non giudicare gli altri se non conosci le loro vicende..."
e.."Accontentati delle poche cose che possiedi..e godrai!..
2007-06-15 15:44:36
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answer #6
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answered by Anonymous
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L'amicizia, mi ricordo che ci parlavamo molto, mi spiegavano tante cose, io chiedevo sempre"PERCHE' ? e loro con pazienza rispondevano a tutte le mie domande.Un nonno in particolare mi ha insegnato che l'amicizia è molto importante! Ciao
2007-06-15 15:19:24
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answer #7
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answered by Mimosa_Rosa 5
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Il senso della famiglia!!
2007-06-17 05:12:06
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answer #8
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answered by dom 6
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Che un pezzo di pane e' qualcosa di prezioso che non ti fa' mai sentire povero e bisogna ringraziare Dio.
2007-06-16 07:27:14
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answer #9
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answered by Anonymous
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Non ne ho solo uno, bensì milioni. La mia nonna preferita è diventata un angelo quattro mesi fa, ma ogni suo sorriso, ogni sua carezza, ogni sua parola e modo di dire mi hanno insegnato a riconoscere come è fatta una persona meravigliosa e come sarebbe giusto affrontare la vita.
Dall'esperienza con l'altra nonna invece ho capito (troppo tardi, purtroppo), che le persone non sempre sembrano come sono, e che ci si dovrebbe sforzare di più per cercare di capirle.
2007-06-15 15:50:17
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answer #10
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answered by Anonymous
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