"Marca" è un termine che sta ad indicare un territorio...l' origine è medioevale (esisteva credo anche la marca veronese, ma prendilo con il beneficio del dubbio....).
2007-05-27 00:49:02
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answer #1
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answered by Caìgo 7
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L'attuale città di Treviso, centro principale della Marca Trevigiana, aveva il nome latino di Tarvisium; la città fu altresì nota come Trevigi o Trivigi.
Sorta in epoca pre-romana (resti dell'età del bronzo) come villaggio di Paleoveneti su tre alture poste nei pressi di un ansa del fiume Sile, vicino alla confluenza con altri corsi d'acqua provenienti da nord, l'antica Tarvisium divenne municipio romano all'indomani della sottomissione della Gallia Cisalpina da parte dei Romani medesimi. La posizione geografica la collocava nei pressi della strada Postumia che, attraverso l'antica Opitergium, giungeva sino ad Aquileia, e ne fece sin dagli esordi un vivace centro commerciale della decima provicia augustea, la Venetia et Histria. La decadenza del tardo impero si fece sentire anche a Treviso benchè, all'indomani della caduta dell'Impero Romano d'Occidente e durante il regno di Teodarico, Treviso fosse ancora un centro annonario di prim'ordine punto d'attrazione della terraferma veneta (Cassiodoro). Nel corso del VI secolo, la città era contesa tra i Goti ed i Bizantini , nondimeno, secondo la tradizione, la città dava i natali proprio a Totila glorioso capo militare dei Goti vincitore sui Bizantini proprio alle parte di Treviso. Conquistata dai Longobardi, fu eretta a sede di uno dei 36 Ducati del Regno e dotata di un'importantissima zecca per il conio della moneta. L'accrescimento della sua importanza e la sua strategica posizione geografica le valsero, sotto il regno di Desiderio, il privilegio di essere sede dell'unica zecca della Regione dove venivano emessi i Teremissi aurei. La zecca continuò ad operare anche sotto i Carolingi, e dopo una interruzione, fino alla dedizione a Venezia con il più modesto bagatino. Superato il periodo della riconquista giustinianea e dei primi regni barbarici, rimasta indenne da un tentativo di sacco da parte degli Unni di Attila, la città scontava meno di altre le difficili condizioni economico e sociali che avvolgevano l'Italia degli ultimi secoli del primo millennio. Ciò non toglie che, per ragioni geografiche e per le razzie che ad onde si abbattevano sui centri del Nord Italia, notevole fu il contributo dato dai Trevigiani alla fondazione della città che, in seguito, più d'ogni altra ne avrebbe condizionato il futuro, Venezia. Fu tuttavia con la rinascita dell'Anno Mille che Treviso, datasi statuti comunali e combattuto l'imperatore Federico Il Barbarossa accanto ai comuni della Lega Veronese e di quella Lombarda,, conobbe un incredibile sviluppo, ampliandosi nelle dimensioni ed arricchendosi di magnifiche case affrescate, che le valsero il soprannome di urbs picta ovvero città dipinta. Il vivere trevigiano divenne sinonimo di vita gaudente e la città si animava di feste e celebrazioni, quali quella del Castello d'Amore che, se, da un lato, richiamavano dentro le sue mura genti da tutta Italia, da un diverso punto di vista la rendevano invisa agli animi più puritani. Citata da Dante che vi trascorse parte del suo esilio (dove Sile e Cagnan s'accompagna) nella sua Comedìa e da Fazio degli Uberti nel suo Dittamondo, ove ne decantava "le chiare fontane" ed il "piacer d'amor che quivi è fino", la città crebbe ulteriormente in ricchezza e fasto per tutto il XII e XIII secolo dotandosi di una delle prime Università (1321) d'Europa e contendendo alle limitrofe Padova e Verona il ruolo di città principe di quella che, al tempo, veniva chiamata Marca Trivigiana intendendo con l'espressione buona parte dell'attuale Veneto.
questa notizia l'ho trovata qui:
http://www.rent.it/content/353/treviso.aspx
Il titolo nobiliare "marchese" nel Medio Evo indicava il signore o il feudatario di una “marca”, cioè di una contea di confine.
Spero che questo possa aiutarti.
Ciao
2007-05-27 06:50:15
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answer #2
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answered by AtlantisAngelis 4
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