Non sono la ricchezza, la povertà o l'istruzione a fare discriminare o unire. Si può mettere la cultura al servizio del bene e l'ignoranza al servizio del male o viceversa, è una disposizione dell'animo. La semplicità d'animo e di cuore rendono aperti all'altro e portano ad abbracciare le differenze e quindi ad annullarle.
Curati ragazzo :-)
2007-05-15 06:13:12
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answer #1
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answered by Baky 5
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Non sono assolutamente d'accordo con te. Che tu voglia trattare i poveri, in quanto più deboli, con della considerazione in più ben venga, posso essere d'accordo con te, ma non sempre i poveri superano le differenze, anzi, spesso scatenano la guerra tra loro stessi e credimi, non c'è niente di peggio della guerra tra poveri. Per superare le differenze occorre per forza una mentalità aperta, ma già essa stessa è condizione necessaria e sufficiente, non c'entra la cultura, nè la ricchezza, né la povertà.
2007-05-15 19:02:58
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answer #2
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answered by Aramis 2
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Ciao Stefano, ben tornato. Come stai ora?
Anch'io ho sperimentato quello che tu descrivi. Ognuno vede solo i suoi problemi e non sa guardare al di la' del suo naso. Ho un parente (acquisito) che non ama sentir parlare di poveri, perche' secondo lui e' gente che e' in quelle condizioni perche' "non ci sa fare". Ti premetto che lui si e' arricchito con contributi pubblici ottenuti a suon di raccomandazioni e sospetto peggio.
Un altro esempio l'ho avuto qualche giorno fa qui su Answers... avevo postato una domanda sui diritti dei singles (che secondo me in Italia sono ignorati da tutti) e mi ha risposto un utente che e' sempre in prima fila a reclamare diritti per i gay .... mi aspettavo che mi appoggiasse, e invece mi ha risposto, sostanzialmente, "chi se ne frega dei single, e che ora dobbiamo preoccuparci anche del cane e del gatto"! Lascio a chi legge le conclusioni.
2007-05-15 06:55:00
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answer #3
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answered by Grilla Parlante 6
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credo che un rapporto debba sempre essere spontaneo e non forzato, quindi non è necessario che tutti cerchiamo ciò che ci unisce. la cosa fondamentale secondo me è rispettare l'altro per quello che è anche se non lo capiamo. non eè necessario capire o condividere tutto ciò che accade nel mondo. ci sono 6 miliardi di persone sulla rterra, posso scegliere con chi socializzare e con chi no!!
quanto alle persone povere, credo che a volte vadano oltre le differenze anche per un loro interesse personale. non tutti i poveri sono così, ma molti capiscono istintivamente che socializzare col ricco o cmq col "diverso" possa aiutarli ad assomigliare ad una ltro strato sociale, e, quindi, offrire una via di fuga, diretta o indiretta, da una situazione difficile.
non è discriminazione, ho sempre difeso il diverso, il povero e lo straniero in ogni situazione, ma è quello che vedo intorno a me: la cuoca che sposa l'agente immobialiare ha da guadagnarci parecchio, quindi anche se non è convinto o non ci sono tanti interessi in comune, se è bella se la prende lo stesso. l'immigrata che sposa il ricco evita di finire a prostituirsi per mantenere i figli e ci guadagna in salute, dignità e bellezza col passare degli anni. diciamo che i veri poveri hanno più "stomaco" per fare cose che noi non facciamo più. non è un vero e profondo e consapevole "andare oltre le differenze", secondo me è un tentativo di migliorare la propria vita e raggiungere la felicità con i mezzi che sono loro concessi.
2007-05-15 06:37:37
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answer #4
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answered by cleopatra 6
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una persona piu cose ha piu rischi ha di perderle, da qui nasce la diffidenza verso gli altri, che cataloga cosi la cerchia di persone
2007-05-15 06:30:58
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answer #5
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answered by spazza104 6
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Ben tornato!
Non ho schemi, non me le impongo e non permetto che me li impogono, questo mi fa andare al di là delle differenze.
Augurio di pronta guarigione.
2007-05-15 06:27:21
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answer #6
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answered by ? 7
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Le differenze sono essenziali perché la vita stessa abbia valore. Non c'è valore senza differenza, per cui le differenze vanno difese e tutelate. Parlo di differenze nei modi di vedere, nei linguaggi culturali in cui l'umanità si esprime. Ecco penso che sia questo il substrato che dobbiamo sentire, al di sotto delle differenze che possono turbarci, il sentimento della nostra comune umanità e in questo includo il sentimento della compassione per la sofferenza che può patire ogni essere vivente.
2007-05-15 16:12:55
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answer #7
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answered by etcetera 7
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Ciao Stefano e ben tornato.
Premetto che a me non piacciono le etichette. I poveri sono a volte stupidi come i ricchi quando sono stupidi.
La stupidità è trasversale, come si usa dire oggi, e colpisce senza guardare al portafoglio o alla cultura.
Può aiutare, per riuscire a guardare al di là delle differenze, una seria disciplina spirituale (non necessariamente di stampo religioso) che privilegi l'esercizio dell'umiltà alla smania di autorealizzazione, ad esempio, o insegni il silenzio che permette di imparare ad ascoltare l'altro e i suoi bisogni.
Solo così si raggiunge un poco di sapienza sufficiente per non soffocare nel guano dei pregiudizi.
Il resto mi parrebbe superfluo.
2007-05-15 09:21:31
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answer #8
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answered by marte 6
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Vedere al di là delle differenze può significare vedere al di là delle forme.
E' una presa di coscienza per vedere la realtà al di là delle apparenze e non apparenze che esistono sul piano della dualità. Occorre saper vedere nell'unità del Tutto.
Il saggio è colui che ha la sapienza e la mette in pratica. Il saggio non fa il gioco delle forze basse mostrando l'indice di condanna, ma attraverso l'amore e la comprensione di colui che sa, porta l'illuminazione a chi brancola nel buio dell'ignoranza;
a quelli che soffrono e si trovano neI disaccordo della mente con la propria coscienza, dove emerge l'illusione e dove l'inganno prende predominio.
La saggezza non è una qualità esclusiva dei ricchi o dei poveri; è una qualità che emerge in base al grado di evoluzione spirituale che uno si porta appresso nell'esperienza della propria vita terrena. Certi poveri saggi di oggi sono stati i ricchi indifferenti di ieri e la lezione di vita vissuta oggi serve a risvegliare le coscienze. Per chi non crede alla legge di evoluzione e a queste conoscenze occulte posso solo dire: "Chi non sa da dove viene, non sa neppure dove va".
2007-05-15 08:48:48
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answer #9
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answered by bianco 4
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Non bisogna andare al di là delle differenze....bisogna essere capaci di rispettare le differenze(etniche o sociali che siano...)....ma nell'uguaglianza!
2007-05-15 08:48:23
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answer #10
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answered by emanuela f 5
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alcune differenze possono essere anche tollerate ,
altre molto meno .
Ci sono differenze che minano seriamente l' intesa
e l' armonia perchè vanno ad alterare delle Verità di Base
molto importanti e non trascurabili .
Tolleranza si ...
ma non a scapito della Verità .
meglio evitare di istaurare questi tipi di rapporti .
La divisione in certi casi è inevitabile .
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2007-05-15 08:22:29
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answer #11
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answered by Daniele 5
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