quando si muore si va davanti a Dio, ci si trova davanti al suo cospetto per essere giudicati.
in realtà sono le nostre azioni a giudicarci.
quando muoriamo diventiamo quello che abbiamo fatto, ovvero se uno ha sempre peccato infischiandosene di Dio, quando si troverà davanti a Lui, accadrà anche li la stessa cosa, chi invece pecca per debolezza e fragilità umana ma cerca di seguire Dio il meglio che può, anche questo capiterà quando ci troveremo davanti a lui.
nel primo caso la persona rifiutando Dio, nonostante ora lo vedi sa che esiste con certezza e riconosce in lui l'amore e la misericordia e il suo sommo bene, si autocondanna mandandosi all'inferno per un rifiuto ormai totale di Dio, data la conoscienza che ora ne ha e la ribellione e il rifiuto volontario e cosciente al 100%.
nel secondo caso la persona, comprende che non può avvicinarsi e non può ancora stare con Dio perchè è sporco dei suoi peccati e quindi deve prima purificarsi per diventare pulito e santo, e quindi andrà in purgatorio.
poi ci sono i santi, quelle persone che sono riuscite con la loro volontà a seguire Dio in tutto non commettendo più peccati, ognuno di noi può diventarlo, queste persona quando muoiono vanno in paradiso.
nel caso del purgatorio una volta purificati, e la purificazione comporta una sofferenza inaudita, si va in paradiso.
si dice che il dolore più piccolo del purgatorio non è paragonabile al dolore più grande della terra.
l'inferno è ancora peggio diciamo migliardi di volte peggio del dolore più grande del purgatorio.
il dolore più grande è quello di sapere che non si vedrà mai più Dio, e che dio non ti vorrà mai più.
2007-04-24 04:11:55
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answer #1
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answered by Anonymous
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dopo la morte ritorni nella stesso condizione in cui ti trovavi quando non eri stato ancora concepito.....
2007-04-24 04:32:18
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answer #2
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answered by bat madness 5
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Gesù raccontò questa storia:
"C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi, di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pieta di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né da voi si può attraversare fino a noi.
Egli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno i profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano i profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti sarebbero persuasi".
(VANGELO DI LUCA 16:19-31)
2007-04-24 04:04:59
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answer #3
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answered by ? 7
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sto aspettando che esca il nuovo catologo altritour
2007-04-24 04:03:48
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answer #4
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answered by Anonymous
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Sei tu che devi deciderti! Sei cristiano? Si? Allora il Paradiso è la cosa più bella che troveremo dopo morto. Uno stato di immensa felicità e gioia incommensurabile nel contemplare Dio nella Santissima Trinità. Il Paradiso è lo stato d'animo delle persone che durante la vita hanno seguito la strada della santità, aperta a chiunque. Quando una persona comincia ad avere fede, è all'inizio di quella strada. Se durante la vita, invece, avremo avuto dei cedimenti nel peccato con consapevolezza, allora dovremo purificarci in Purgatorio, con immenso dolore e angoscia per non poter vedere Dio, ma contemporaneamente con tanta consapevolezza e gioia perchè prima o poi lo vedremo.
Durante la nostra vita possiamo, infine, rifiutare la fede e l'amore di Dio; allora saremo sul sentiero dell'inferno che alla fine ci allontanerà per l'eternità da Dio. Il quale, però, ci tende la mano fino all'ultimo per permetterci di salvarci. L'inferno è uno stato d'animo angoscioso, triste, deprimente, dove il pianto e lo stridore dei denti accentuano il dolore e la consapevolezza di non poter salvarci più, di non poter avere più alcuna possibilità di vedere Dio.
Ti consiglio di contemplare per bene la possibilità di spiritualizzare la tua vita. Non necessariamente con il cattolicesimo, l'importante è uscire dalla vita materialistica, banale e senza dignità spirituale. Ama il prossimo, pentiti seriamente dei peccati, parla con Dio e prega, conduci una vita onesta, non abusare dei beni del creato ma usa ciò che Dio giorno per giorno ti da. Non disperare per il futuro, vivi nel presente con ciò che ogni giorno ricevi. Rallegrati delle cose belle della natura, rispettala e amala. Così facendo, la vita sarà già un assaggio del Paradiso.
Ciao.
2007-04-24 06:30:53
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answer #5
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answered by Anonymous
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CERTAMENTE IL CORPO, BIOLOGICO, VA SOTTOTERRA O CREMATO, MA L' UOMO è FATTO DI CORPO E ANIMA, QUINDI IL CORPO SI AVVIA ALLO A RITORNARE POLVERE MENTRE L' ANIMA VA SECONDO IL MERITO IN PARADISO O ALL' INFERNO. NATURALMENTE CON QUESTA SEMPLICE LOGICA, MA SEGUENDO LA VIA DEL RISCATTO DEI PROPRIO PECCATI, CHE PUO' AVVENIRE IN TERRA' CON LA FEDE, LA PREGHIERA MA SOPRATUTTO CON LA CARITA'. SE IN TERRA NON SIAMO RIUSCITI A RISCATTARE LA NOSTRA LA SALVEZZA CON LE OPERE DI MISERICORDIA, ALLORA BISOGNA FARE UNA SOSTA PIU' O MENO LUNGA SECONDO LA SITUAZIONE PERSONALE. ALL' INFERNO SI VA SOLO SE RIFIUTIAMO FERMAMENTE E DECISAMENTE FINO ALL' ULTIMO MINUTO DIO. IL PARADISO E L' INFERNO NON SARANNO COME LO HA DESCRITTO DANTE, MA LA NOSTRA ANIMA VIVRA' IN UNO STATO SPIRITUALE DI SOFFERENZA O DI GIOIA. STA A NOI SCEGLIERE E PREPARARCI IN TEMPO IN QUESTA VITA OPPURE ACCETTARE DI SCONTARE LA PENA IN PURGATORIO VIVENDO IN UNO STATO DI ATTESA ANGOSCIOSA ANELANDO AD ARRIVA ALLA PRESENZA DI DIO.
2007-04-24 04:26:35
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answer #6
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answered by giorgino 3
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materialismo: non si va da nessuna parte. Mi dispiace.
2007-04-24 04:04:06
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answer #7
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answered by Mari 4
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io penso soltanto che la chiesa non ha nessun diritto per poter decidere dove si và dopo la morte....
2007-04-24 04:04:04
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answer #8
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answered by pukka 2
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Ciao Tama 81, come darti torto?
Effettivamente, però, DIO non costringe nessuno ad amarlo, né distruggerà chi non riesce ad amarlo spontaneamente, se così fosse sarebbe come se davvero Dio volesse estorcere l’amore dalle sue creature. Chi ti ha fatto capire qualcosa del genere non conosce Dio!
Devi ammettere però che difficilmente non amiamo la persona che sa farsi voler bene, non trovi? Perciò è opportuno conoscere Dio come realmente è! Come? Facciamo un esempio.
In Ecclesiaste [Qohèleth] 7:16, il buon re Salomone fece suo un pensiero di Dio mettendolo per iscritto: “Non divenire troppo giusto e non ti mostrare eccessivamente saggio. Perché dovresti causarti desolazione?”
La conclusione che se ne può trarre è che Dio non ama essere troppo giusto poiché sa che causerebbe infelicità; perciò raccomanda di fare altrettanto.
La giustizia, per quanto necessaria possa essere, è comunque fredda, ma Dio non è solo giusto bensì buono. Egli è l’equilibrio in persona in quanto non è, ne eccessivamente giusto, ne eccessivamente buono. Perciò raccomanda di fare altrettanto.
Egli stempera la giustizia con la bontà!
Forse ora potrà dire a se stessa che conosce meglio il Creatore. Grazie a cosa?
Alle Scritture o per meglio dire: la Bibbia!
È per mezzo d’essa che lo si può conoscere.
Quanto a interpretarla, lascia stare: la Bibbia si interpreta da sola!
La Bibbia risponde anche alla tua domanda circa la condizione dei morti.
Essa infatti rivela prima di tutto che Dio si è dato un nome: Geova e che la morte non è la fine di tutto. Se oggi morissi, volendo, Dio mi resusciterebbe al tempo o all’ora stabilita!
Gesù Cristo disse: “L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce [di Gesù] e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita, quelli che hanno praticato cose vili a una risurrezione di giudizio”. (Giovanni 5:28, 29) Tutti quelli che sono nella memoria di Geova saranno risuscitati e istruiti intorno alle sue vie. Per chi agirà in armonia con la conoscenza di Dio, questa si rivelerà infine una risurrezione di vita. Si rivelerà invece una risurrezione di giudizio, di condanna, per chi rigetterà gli insegnamenti e il dominio di Dio. Milioni di esseri umani sono morti senza aver dimostrato se volevano attenersi alle giuste norme di Dio. Anche loro saranno risuscitati. Confidando nel proposito di Geova a questo riguardo, l’apostolo Paolo disse: “Ho in Dio la speranza . . . che ci sarà una risurrezione sia dei giusti che degli ingiusti”. — Atti 24:15.
Naturalmente quelli che hanno tenuto una condotta giusta come servitori di Geova saranno risuscitati. Infatti la speranza della risurrezione ha rafforzato molti di fronte alla morte, anche in caso di persecuzione violenta. Sapevano che Dio poteva riportarli in vita. (Matteo 10:28)
la Bibbia parla dei morti come se dormissero. Per esempio, saputo che il suo amico Lazzaro era morto, Gesù Cristo disse ai discepoli: “Lazzaro, il nostro amico, è andato a riposare, ma io vado a svegliarlo dal sonno”. Dato che i discepoli lì per lì non afferrarono il significato di queste parole, Gesù disse chiaramente: “Lazzaro è morto”. (Giovanni 11:11, 14) Quindi si recò nella cittadina di Betania, dove le sorelle di Lazzaro, Marta e Maria, piangevano la morte del fratello. Quando Gesù le disse: “Tuo fratello sorgerà”, Marta espresse fede nel proposito di Dio di annullare gli effetti della morte sulla famiglia umana, dicendo: “So che sorgerà nella risurrezione, nell’ultimo giorno”. — Giovanni 11:23, 24.
Marta non pensò affatto a un’anima immortale che continua a vivere in qualche luogo dopo la morte. Non credeva che Lazzaro fosse già andato in un reame spirituale per continuare a vivere. Marta aveva fede nella meravigliosa speranza di una risurrezione dei morti. Non pensava che un’anima immortale si fosse separata dal corpo di Lazzaro; capiva che il fratello morto aveva cessato di esistere. Il rimedio sarebbe stato la sua risurrezione.
Gesù Cristo ha ricevuto da Geova Dio il potere di redimere l’umanità. (Osea 13:14) Perciò, in risposta alle parole di Marta, disse: “Io sono la risurrezione e la vita. Chi esercita fede in me, benché muoia, tornerà in vita”. (Giovanni 11:25) Gesù dimostrò il potere conferitogli da Dio a questo riguardo quando si avvicinò alla tomba di Lazzaro, che era morto da quattro giorni, e lo riportò in vita. (Giovanni 11:38-44) Immagina la gioia di coloro che videro questa e altre risurrezioni compiute da Gesù Cristo! — Marco 5:35-42; Luca 7:12-16.
Soffermati un momento a riflettere: Nessuno avrebbe bisogno di essere risuscitato, o riportato in vita, se un’anima immortale sopravvivesse alla morte. Infatti non sarebbe amorevole risuscitare qualcuno, come Lazzaro, ridandogli una vita imperfetta sulla terra, se avesse già ricevuto una meravigliosa ricompensa celeste. In effetti nella Bibbia non ricorre mai l’espressione “anima immortale”. Anzi le Scritture dicono chiaramente che l’anima umana peccatrice muore. (Ezechiele 18:4, 20) Quindi indicano che il vero rimedio contro la morte è il provvedimento di una risurrezione.
Con questo in mente non dovremmo spaventarci all’idea che dopo morti non esistiamo poiché anche il tempo non sussisterà. Qualora fossimo ritenuti degni di essere risuscitati, tornando in vita sarà come svegliarsi dal sonno di ieri sera. Ci ritroveremo sempre sulla nostra terra ma con molti cambiamenti avvenuti nel frattempo di cui uno è descritto nel profetico Salmo 37:10,11 dove si legge:
"E ancora un poco, e il malvagio non sarà più;
E certamente presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà. Ma i mansueti stessi possederanno la terra, E in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace."
La Bibbia, parallelamente ai nostri giorni, profetizzava avvenimenti che avrebbero caratterizzato lo stato d’animo mondiale al culmine dei quali anche i più increduli avrebbero assistito a un ribaltamento inatteso della situazione: il passaggio, del dominio della società umana, dagli uomini al loro Creatore. L’atteso Regno di Dio per il quale siamo stati insegnati a pregare secondo l’esempio che fece Gesù nel vangelo di Matteo 6:10.
Le benedizioni di questo futuro e imminente Regno occupano pagine della parola di Dio, la Bibbia, alcune delle quali sono descritte in Rivelazione [Apocalisse]21:3,4: Daniele 7:13,14 e così via.
Abbiamo ragione di credere che viviamo nel periodo indicato dalle Scritture, il tempo in cui avverrà il predetto cambiamento; i molti che saranno in vita non avranno bisogno di essere risuscitati per vedere la nascita del Regno di Dio sulla terra. La benedizione più grande sarà quella di rivedere molti nostri cari addormentatisi nella morte anzitempo. Spero tu sia soddisfatta; perdonami se sono stato prolisso!
Distinti saluti
P.S.
Non tutto ciò che ci viene insegnato da piccoli deve per questo esser vero. L'insegnamento di cui sopra, fu reso evidente nelle Scritture, migliaia d'anni prima che tu nascessi!
Da piccolo ti avranno insegnato di babbo natale, della befana etc. Cosa ti ha convinto del contrario?
Per Vittorio
Le tue parole sono belle, peccato che la Trinità (e non solo) non trova riscontro nella scritta parola di Dio la Bibbia. Ti incoraggio ad acquistare accurata conoscenza della stessa.
Ti prego non fraintedere, non ho inteso provocarti! Ciao
2007-04-27 02:22:41
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answer #9
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answered by Anonymous
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Secoli e secoli di filosofia, decine di religioni diverse hanno cercato di trovare una risposta a questa Domanda, senza arrivare ad una conclusione certa... e tu vorresti trovare una risposta su answers?
La Risposta, se anche qualcuno l'avesse, non ti convincerebbe... non e' la soluzione di un teorema, nè la chiave di un indovinello. E' una cosa nascosta dentro di noi: ci convince solo se la scopriamo da soli.
Concentrati sul vivere bene la tua vita, le risposte verranno di conseguenza.
"Sulla strada della nostra felicità troviamo le risposte per le quali abbiamo scelto questa vita"
(Richard Bach)
2007-04-24 04:11:14
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answer #10
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answered by House 4
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Mistero della fede... 1-0 per Gesù Cristo e palla al centro
2007-04-24 04:09:46
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answer #11
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answered by Il Coniglio Pacuvio 3
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