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"Quando ci si sente incapaci si scrivere ci si sente esiliati da se stessi"

Harold Pinter
(Premio Nobel per la letteratura 2005 ((o era il 2004?)))

La sensazione di non riuscire a comunicare è una brutta bestia...

L'avete provata?

Sensazioni, parole, ciò che vi va...

2007-04-15 23:45:10 · 11 risposte · inviata da Malò 6 in Arte e cultura Arte e cultura - Altro

ovviamente è "di scrivere" e non "si scrivere"... forse sono incapace io per primo di scrivere eh eh...

2007-04-15 23:58:16 · update #1

11 risposte

Scrivo da quando ho imparato a tenere la penna in mano. Scrivo per me stessa e per gli altri, per coloro che amano la parola come suono e visione, calore e colore, sensi e sentimenti, sogno e incubo, memoria e presagio. Non c'è mai stato un vero e proprio conflitto tra me e il foglio bianco, ma un confronto, a volte indifferenza. Perchè non sempre si ha voglia di scrivere, di fermare la spontaneità della vita per ingrigliarla in formule letterarie che a volte ci sanno un pò troppo di stantio...
La mia scrittura è inquieta e turbolenta come me, sbuffa al mattino perchè al mattino io sbuffo, ha un'imprevedibilità direi quasi marzaiola...
Mi piace e non mi piace, perchè mi amo e non mi amo.
Ma mi aiuta a costruirmi un riparo, a reinventarmi tutto, ad essere ed esserci un pò di più...se non riuscissi più a comunicare attraverso la penna...certo che mi sentirei "esiliata" Malò... e non solo da me stessa...

2007-04-16 01:16:10 · answer #1 · answered by Lara Zivago 4 · 4 0

Io sono la mia scrittura.
A volte rigida, dura, impietosa. Altre volte sussurrata, flebile. Altre ancora impetuosa, arrabbiata.
Se non riesco a scrivere è perché sto male. Non conosco la scrittura - terapia.
Il mio è un malessere paralizzante, che paralizza pensieri, idee, mani.
Che paralizza la capacità stessa di organizzare il pensiero e dargli una forma coerente.
Ho riletto molte delle cose scritte da me, a distanza di anni. Diari dell'adolescenza, pensieri cristallizzati.
Non mi sono riconosciuta. Non mi riconosco nelle foto, non mi riconosco in ciò che ho scritto.
Un'estranea.
Forse è per questo che sono così poco attaccata a ricordi e oggetti del passato. Sono "passato", appunto...che ha contribuito a fare di me ciò che sono, ma che non sono più me...vivo di presente e di futuro. L'unica cosa che mi lega al passato sono i miei libri. Sofferti, vissuti, vecchi e fieri.
So che sto naufragando, la tua domanda era più precisa. Ma le mani vanno da sole, e non voglio fermarle.
Ho attraversato lunghi periodi di silenzio.
Ogni frase scritta era dolorosa e dopo la pienezza del prima (un prima fatto di sensi e di significati, perduti) era terrificantemente vuota.
Mi era impossibile tollerare quel vuoto.
Era incapacità totale di comunicare il mio dolore, di accettare la mia debolezza, di riconoscere la caduta. Orgoglio accecante.
Mi sentivo senza casa, senza radici, senza calore.
Esiliata, a dirla con Pinter. Un esilio in parte volontario, però. Non ho provato a forzare me stessa, ma non per saggezza...solo paura di fallire. Ho atteso che il tempo mi ridesse il coraggio e la voglia e la rabbia di iniziare un capitolo nuovo.
E poi, dolcemente, sono nata. La nascita vera, il parto di me.

Malò, non so quanto tempo ho impiegato a rispondere. Pause, riflessione, dolore, ricordi. Grazie di avermi dato l'opportunità di viverli attraverso questa tua domanda.

2007-04-16 02:05:32 · answer #2 · answered by Specchio800 7 · 3 0

quando non riesco più a scrivere per me stessa, nè a comunicare con chi mi fido ciecamente....significa che il pensiero mi sta tornando verso qualcosa di "malato". significa che sto facendo un'involuzione. significa che c'è una morsa che mi attanaglia, che voglio chiudermi solo in me stessa, farmi del male e non lasciar trapelare neanche una sillaba, sia essa parlata, sia essa scritta. è stato per tanti anni così....incapace di tirar fuori qualcosa per paura di dire troppo, soprattutto con me stessa. paura che quel dolore avesse un nome specifico. paura di diventare schizofrenica, paura della paura. e allora il silenzio. ammutolimento totale. mani immobili. poi, ho capito che scrivere poteva salvarmi, poteva concretizzare l'astratto. e ho iniziato a mettere in pratica con il teatro. porta il tuo dolore sulla scena, porta te stessa. raccontati con il tuo personaggio, comunica con le battute........con il terrore sugli occhi, sul corpo ho deciso di buttarmi. ed è stata finora la scelta più azzeccata della mia vita. ovviamente ancora mi capita di esiliarmi da me stessa. di non calcolare la voce interna che urla come una pazza.....
forse ho sfociato in pensieri non proprio adeguati alla domanda, forse non ho comunicato niente pur scrivendo da 10 minuti.....però quel "ciò che vi va...." finale mi ha dato una grande voglia di scrivere....grazie malò.

2007-04-16 05:01:03 · answer #3 · answered by valigaia83 5 · 2 0

si eccome quando ho smesso per 4 anni di scrivere poesie, lettere e pensieri è stato un periodo buio il non poter trasmettere quello che avevo dentro perchè non lo accettavo........poi un giorno come se nulla fosse dopo aver risolto tutto puf un foglio una penna l'autobus ed ecco che quella sensazione di creare mi ha invasa ed ho scritto di getto così libera che mi sembrava di volare....che meraviglia......;-))))

Bacissimo Marj ;-)))))

2007-04-16 01:51:56 · answer #4 · answered by Marianna 6 · 2 0

Non solo per lo scrivere,carissimo Malo', anche l'incapacità di esprimere i propri sentimenti con la voce o con le azioni ti esilia da te stesso prima che dagli altri. Ho conosciuto molte persone che hanno perso la capacità di esprimere i propri sentimenti o che non sono mai riuscite a farlo. Spesso sono ottime persone, grandi medici,scienziati o gente comune che ha costruito una corazza sulla propria anima a volte per tenere fuori il dolore a volte per un malinteso scopo della vita.
li riconosci dagli occhi sono freddi ti sembra che ti guardino dentro , invece sono praticamente ciechi. Talvolta, raramente si sbloccano, ed allora devi avere spalle grandi per assorbirne il dolore, e sai che perderai la loro amicizia quando finiranno di buttare fuori i loro anni di silenzio perche' si richiuderanno, non riusciranno a sopportare il fatto di aver rotto la loro corazza

In memoria di un amicizia

2007-04-16 01:46:38 · answer #5 · answered by dottor K 7 · 2 0

Io mi sono sentita sempre incapace di tutto fuorchè di scrivere, perchè quando mi trovo con la penna in mano come per magia riesco ad imprimere nella carta tutto quello che provo. Scrivere è la mia valvola di sfogo, è bellissimo, starei giorni interi a farlo. Molte volte le parole non escono, ma quando si tratta di scrivere esse magicamente si trovano impresse nella carta, quasi incosapevolmente da chi le ha scritte. La lettera, il mezzo di scrivere per eccellenza, è un qualcosa di unico, metti la passione nello scriverla e chi la leggerà metterà la passione nel leggerla. Un articolo di giornale ti permette di esprimere la tua opinione senza essere mai interrotto, e quelle piccole macchiette di inchiostro che sono le virgole, punti etc...ti permettono di dare l'enfasi giusta pur senza parlare. La scrittura è un mezzo inimitabile, ancor migliore delle parole.

2007-04-16 03:05:39 · answer #6 · answered by Frammenti 4 · 1 0

quando la realtà, è chiara e nuda sotto i tuoi occhi, ma vedi che alcune persone con la loro parlantina la cambiano la stravolgono ed il "popolo o la gente" li seguono come tanti pecoroni senza soffermarsi un attimo a pensare o guardare con la propria testa ed occhi...... Allora vorresti fermare il gregge ma ti accorgi che nessuno ti ascolta... è + facile seguire la corrente...................

2007-04-16 02:29:56 · answer #7 · answered by ? 6 · 1 0

Quando ci si sente incapaci di scrivere...non è non saper comunicare...ma non voler comunicare...
Ci si sente esiliati da se stessi in quanto non si è d'accordo con se stessi ...magari per turbinii dell'anima...di amarezze...di auto-solitudine...
E' difficile esprimersi per evitare di accettare ciò che non ci va...perchè è più facile stare in silenzio con la mente e far finta di niente...
Sono senzazioni che ogni tanto provo...non scrivo, non parlo...voglio staccarmi io stessa da me stessa per poi ritornare più serena...

2007-04-16 01:57:34 · answer #8 · answered by Clizia 3 · 1 0

A me succede spesso, ma soprattutto quando parlo, di non riuscire a far capire agli altri quello che ho chiarissimo nella mia testa.
E' veramente frustrante venire fraintesi: quando mi capita penso sempre di essere sbagliata, incapace di esprimermi ed anche ignorante.
:-(
Ammiro tantissimo le persone che riescono a condividere il loro punto di vista e a persuadere gli altri della bontà delle proprie opinioni.
Non parlo di imbonitori da quattro soldi né di lestofanti, ma di persone che davvero sanno farsi capire (dote sempre più rara).
Uffa, credo di non essere stata capace di spiegarmi neanche con te...

2007-04-16 01:55:14 · answer #9 · answered by Chiara T 5 · 1 0

Sarò sincera non ho mai provato questa sensazione...la scrittura è la mia principale forma di comunicazione, di esternazione dei miei sentimenti....quando sto male, più che un gelato o una tavoletta di cioccolato, mi aiutano un foglio bianco e una penna....ma credo che non riuscire a comunicare quello che si ha dentro sia terrificante, quel senso di vuoto, di frustrazione che ti lascia dentro....a me lo fanno le parole...quelle parole che sul foglio scivolano via ma che troppo spesso, soprattutto se importanti, non escono a voce.....e tu?

2007-04-16 01:50:38 · answer #10 · answered by albachiara_23 4 · 0 0

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