Non è solo un "vuoto di felicità". L'infelicità non è solo l'assenza della luce.
Quella è insoddisfazione, è apatia, è mediocrità.
L'infelicità è come l'odio, che non è solo assenza d'amore.
E' percezione della morte, della propria inutilità, logoramento continuo.
E' sofferenza, dolore vivo, tagliente, sangue caldo.
Lacrime.
"Come dovete essere infelice..." ripetono in continuazione a Isabel di Ritratto di signora.
Non dicono triste, né insoddisfatta. Dicono infelice.
L'infelicità la riconosci. Sai distinguerla dalla comune (umana) tristezza,
dal dolore passeggero.
E allora spero con De André. Perché è l'unica cosa che resta.
Chi mi riparlerà di domani luminosi
dove i muti parleranno e taceranno i noiosi...
quando riascolterò il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi, che la sera raccoglie?
Io che non vedo più che folletti di vetro
che mi spiano davanti, che mi ridono dietro
Come potrò dire a mia madre che ho paura?
2007-04-10 22:52:53
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answer #1
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answered by Specchio800 7
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L'infelicità interiore è stare in stand-by nella tua vita, guardarla come se fossi spettatore in prima fila, ma non avere la forza o il coraggio di cambiarla...si cerca una via d'uscita tra i mille contorti pensieri.. tra le mille paure e quando ci si riesce a liberare ci si sente felici e di nuovo liberi di sognare ancora...direi che l'infelicità interiore è come un veleno che provoca la morte piano, piano...sta a noi cercare l'antidoto in tempo nel nostro cuore e nella nostra coscienza.
2007-04-10 20:59:42
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answer #2
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answered by ღ♥ноρε♥ღ 5
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Mi rattristo, per lo spreco di senso
Mi incaz..o, per le stupidità senza ritorno
Mi rassegno, alla violenza del tempo che m'assale
Fremo, per l'ingiustizia dilagante
Soffro, per il male che impedisce ogni speranza
Urlo, per gli agnelli massacrati
Mi indigno, per lo spreco d'intelletto
Disprezzo ogni abuso di potere
Piego il capo, impotente per la mia fragilità
Lotto, per ridare dignità
Piango, per ricominciar da capo
2007-04-10 17:01:18
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answer #3
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answered by . 6
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infelicita interiore: deriva dalla mancanza di un elemento fondamentale nella completezza della nostra persona... salute, lavoro, amore... queste le principali... poi, ogni infelicita ha la sua soggettiva manifestazione sul nostro corpo e sulla nostra mente.. grazie zio per avermi fatto dire questo
2007-04-10 19:48:58
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answer #4
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answered by spazza104 6
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Quanto è vero il fatto che la società vuole bandirla l'infelicità. Chi sta male con se stesso non solo deve vedersela con il demone che alberga dentro lui, ma deve pure sentirsi un reietto.
E' pur vero che con un forte senso di infelicità interiore sovente si combina di più che col sorriso sulle labbra. Perchè l'infelice è un pazzo che corre qua e la in cerca di qualcosa ed il felice si è fermato in contemplazione.
Non è un invito all'essere infelici il mio, tutt'altro.
E' un invito a non denigrare, ma anzi a rispettare malinconia, insoddisfazione, apatia, noia. Rispettarli come sentimenti nobili e degni di essere vissuti come gioia, giubilo, trionfo.
Perchè tutti sono in grado di lamentare un'infelicità, ma non in grado di prenderla per quello che è: un sentimento. Dai sentimenti non si fugge con essi si fa l'amore o si combatte. E nel combattimento si accetta pure la sconfitta.
E allora ben venga un muso lungo, ben venga una lacrima se questo è quello che suggerisce il cuore. Senza vergogna, senza temere di essere un perdente.
La convizione che per diritto di nascita bisogna essere felici è una visione solo parziale, se non ottusa della vita.
2007-04-11 02:02:01
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answer #5
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answered by Malò 6
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Un amore perduto...
2007-04-11 00:42:42
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answer #6
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answered by . 7
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infelicità interiore mi "suona" male: ma esiste una infelicità esteriore? ;)
a parte gli scherzi, l'infelicità è soggettiva: c'è chi si sente triste per reali motivi oggettivi, c'è chi riesce a vedere, nonostante tutto il bicchiere mezzo pieno, c'è chi pensa sempre che capitino tutte a lui
personalmente cerco di combattere contro l'infelicità (o depressione) e non sopporto tutti coloro che, invece, ci si crogiolano
siamo infelici per qualcosa di brutto che ci è capitato o qualcosa di bello che non ci è capitato? se possiamo, facciamo qualcosa per modificare la cosa, se non possiamo, stare a piangersi addosso e a sentirsi taaaanto infelici, migliorerà la situazione? no... perciò, basta piangiottare e via a far qualcosa! :)
2007-04-11 00:19:32
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answer #7
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answered by Anonymous
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e già...l'infelicità bandita dalla società......l'infelicità è nel mio essere un qualcosa che c'è sempre. magari ogni tanto rimane sopita in un angolo, altre volte cerco di zittirla.....ma lei c'è sempre. non è uno stato mentale, non è passeggera, non è una sensazione sfumata. E' netta, è decisamente netta. Non mi fa apprezzare niente intorno, mi fa odiare me stessa più del solito, mi fa venire voglia di isolarmi, potrei distruggere un qualcosa di bello ma non perchè c'è rabbia ma perchè l'infelicità mi toglie la speranza. e chi mi sta intorno, anche molto vicino, mi guarda storto.....ma cosa c'è che non và? io non riesco a spiegare cos'è l'infelicità, mi azzardo a farlo qui perchè penso che se tu abbia chiesto cosa suscita in noi questa parola, penso che tu possa conoscerla benissimo. e allora lascio questo mio discorso in sospeso......grazie mille zio ingemar, hai smosso un mondo qua dentro di me.
2007-04-10 23:03:20
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answer #8
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answered by valigaia83 5
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Per me l'infelicità è solo un pensiero che noi percepiamo,a volte ce la creiamo noi stessi perchè non apprezziamo ciò che abbiamo intorno,i soldi non sono tutto certo come dice il detto i soldi non fanno l'infelicità ma fanno scegliere l'infelicità che si preferisce...............per cui è uno stato mentale.Per mia esperienza personale ero più infelice prima che subivo di più (e avevo di più) di ora..............mi sento più libera e questo non ha prezzo,morale la felicità è dentro di noi bisogna imparare a tirarla fuori!
2007-04-10 20:10:05
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answer #9
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answered by Maria 6
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L'infelicita' e' il sentirsi intrappolati nella staticita'.
La fonte di ogni felicita' sta' nel dinamismo emotivo, ogni qual volta esiste uno squilibrio che viene colmato tramite il dinamismo siamo felici ma appena lo squilibrio e' colmato e torniamo alla staticita' l'infelicita' si affaccia alla porta della nostra coscenza.
Il meccanismo e' lo stesso dell'orgasmo, nell'istante dell'orgasmo un forte dinamismo si scatena e colma le nostre aspettative poi svanisce.
Viviamo in un mondo relativo che e' la nostra prigione questa e' la nostra dannazione e per qualcuno allo stesso tempo la via di salvezza.
Probabilmente se fossimo coscenti di essere Dio svanirebbe la realta' relativa e potremmo abbracciare uno stato nuovo.
2007-04-10 16:52:46
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answer #10
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answered by bowman900 3
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l'infelicità mia personale...puo' essere provocata solo da fattori grossi per me...la malattia la paura verso una persona cara o l insoddisfazione personale per obbiettivi desiderati e mai raggiunti....l infelicita' nel vedere la vita scorrerti via e tu che a volte (volente o non) sei li ad osservarla...quasi ti sfugge...per paura a volter pigrizia,,,a volte mancanza di coraggio...
bellissima domanda
ciao
2007-04-11 00:29:29
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answer #11
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answered by ? 5
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