L'umiltà dovrebbe essere il pane quotidiano dell'essere umano.
L' insegnante per essere gradito, deve essere capace di porsi come guida, semplicemente accanto al suo allievo e con lui progredire in tutto ciò che scoprono,a livello diverso,secondo la loro cultura e la loro preparazione...
Quindi l'insegnante,se vuole risultare gradito nel suo ruolo deve essere capace di scendere dal suo piedistallo;ormai sotto la cattedra è da tempo rimossa la pedana... L'insegnante,appunto perchè conosce in parte, il percorso e la meta del sapere che si vuole raggiungere,oltre che al sapere deve riuscire a tradurre la scienza conosciuta e la deve porgere con affetto e pazienza in maniera individualizzata agli alunni.Direi pertanto che il primo compito dell'insegnante è scendere dallo scibile che conosce,quindi studiare le capacità di ciascun alunno e tradurre lo scibile in maniera più semplice e graduale tenendo conto dell'alunno che ha davanti e delle sue facoltà e potenzialità intellettive.
Niente quindi colpi di "oca" all'alunno, servono solo a deprimere e togliere la voglia di imparare.
Ogni alunno deve essere messo in grado di aver voglia di imparare.Qui sta l'abilità del valido e coscienzioso insegnante:smuovere l'interesse,facilitare il contenuto, promuovere un graduale e costante avanzamento dello scibile nell' alunno e dove fortunatamente è possibile approfondire le conoscenze con gli alunni.
Non esiste insegnante tanto sapiente da non avere più bisogno di scoprire,approfondire e collegare nuovo sapere.
Questa è l'attività individualizzata,tanto decantata dai programmi ministeriali.
Vorrei aggiungere che ciò che s'impara attraverso l'insegnamento ai propri alunni, è ciò che gratifica di più il professore,sia pure universitario,perchè gli permette di comprendere, attraverso la sensibilità del cuore e l'utilità del metodo,le "grandi nozioni "che conosce e che è riuscito a tradurre in utilità per gli altri.
Rispetto,amicizia rispettosa,voglia di imparare,volontà di essere chiaro per tutti,sono le caratteristiche essenziali e assolutamente necessarie per il binomio docente-alunno valido.
Grazie per la bella domanda.Ciao.
2007-04-11 01:07:11
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answer #1
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answered by Mimì 7
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Assolutamente sì!
2007-04-14 21:14:42
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answer #2
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answered by ? 3
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Hai perfettamente ragione, l'asino bardato a festa non insegna, crede solo di essere magnifico, molto più di un cavallo!...Per insegnare, come in qualsiasi etica sociale, bisogna prima di tutto essere umili, per apprendere dagli altri cose che ancora non sappiamo e prestare più attenzione al mondo che ci circonda. Solo la sincera umiltà ci fa comprendere che non siamo mai realmente docenti, ci avvicina e ci fa comprendere meglio i nostri allievi, rende più comprensibile il nostro messaggio culturale! Non dobbiamo essere cattedrateci, ma convinti di ciò che trasmettiamo, ci consente al contempo di mantenere una sana disciplina. L'umiltà ci rende più bravi nell'insegnamento, non è altro che la ricerca della verità: essere umili non comporta nè lusinghe nè ignominie, ma la conoscenza di ciò che relmente siamo. Umiltà non significa una resa, essere inferiori, ma umani e talmente superiori da renderci alla pari con il nostro prossimo, in maniera da sentire e comprendere le loro necessità d'istruzione. Se ben pensiamo l'umiltà e generosa: si concede a tutti, ed è pure conveniente: ne basta pochissima per rendere migliore il mondo! Come disse Socrate: " Per quanto io prosegua, so di non sapere!"
Come sempre salutissimi
2007-04-10 14:24:56
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answer #3
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answered by shakti 5
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Secondo me non si tratta tanto di umilta'.
Nessuno conosce tutto, tutti siamo qui per imparare, c'e' chi puo' conoscere qualcosa piu' di te (nel suo "ramo") e tu piu' di lui (nel tuo)
Le persone intelligenti non sventolano in giro il loro sapere.
A me piace tanto questa frase;
La stupidità deriva dall'avere una risposta per ogni cosa. La saggezza deriva dall'avere una domanda per ogni cosa.
Ciao :)
2007-04-10 14:20:39
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answer #4
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answered by ? 7
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Mi trovo pienamente d' accordo, per insegnare non basta la conoscenza ma bisogna anche capire di cosa ha bisogno la persona a cui vogliamo insegnare. Soltanto così chi ci ascolta riuscirà ad apprendere. Mentre se non sappiamo e dobbiamo imparare è necessario che colui che ci insegna riconosca la nostra voglia di conoscere.
2007-04-10 14:19:06
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answer #5
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answered by L'upo 73 2
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concordo!!
2007-04-10 14:17:27
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answer #6
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answered by Anonymous
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sono daccordo !!! ce ne sarebbe visogno !!
2007-04-10 14:16:55
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answer #7
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answered by ♥...alessia...♥☺ 3
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Hai ragione!
Io sono una studentessa e qualcuno può pensare che non sia totalmente obbiettiva, però mi rendo conto che alcuni insegnanti trattano i loro allievi con superiorità, come se valessero di più e noi non fossimo degni delle loro sagge parole...!
Esagero? forse un pò, ma è vero...alle elementari avevo un'insegnante che ci chiamava sempre oche e ci dava le sberle in testa ogni volta che sbagliavamo qualcosa!!! Robe da matti!
2007-04-10 14:15:55
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answer #8
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answered by Anonymous
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Dico che sono al prima ad essere d'accordo con te. Proprio per questo motivo mi trovo spessissimo in contrasto con i colleghi, che poi secondo me non è che siano pozzi di scienza, eppure si mettono ogni volta sul pulpito. Che tristezza!
2007-04-10 14:13:08
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answer #9
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answered by Mitzi DNP 6
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dico..... hai ragione
2007-04-10 14:10:53
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answer #10
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answered by wolverine 2
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