Io cambierei l'ordine se mi permetti. Prima viene il silenzio, il silenzio ricercato, voluto, come un fiume che cerca il suo letto. Poi viene la riflessione, perchè è questo che succede nel silenzio. Il non-rumore produce più di un solo baccano. E' il 'luogo', la 'fucina' delle idee e della meditazione sulle cose e sugli esseri. Alla fine c'è la voglia di condividere il proprio 'lavoro' mentale, di proporre, di donare, di rientrare nel flusso della storia e della vita con nuovi vestiti, nuove conclusioni, e percorrere questo 'mercato' fatto di parole concrete e saporite, in lungo e in largo, dove tutti possono attingere ai tuoi prodotti senza pagare niente, e tu, ascoltando a tua volta, attingi dalla mente altrui ciò che può migliorare o integrare la tua dieta spirituale e sociale. Ciao.
2007-04-03 08:08:22
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answer #1
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answered by ombra mattutina 7
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Che nessuna delle tre ha valore se non è accompagnata dalle altre due. In una frase hai compendiato un mare di saggezza. Cambierebbe il mondo.. se il mondo fosse disponibile.
2007-04-03 09:51:57
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answer #2
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answered by Anonymous
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preferisco il silenzio e la riflessione,
la discussione,specie se monologica (orientata solo al parere dell'interlocutore) non mi piace affatto e non mi arricchisce
:)
2007-04-03 15:25:05
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answer #3
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answered by aliénor 6
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