Gli Stati Uniti d’America sono il popolo delle contraddizioni più spinte, dove le ricchezze più smodate convivono con le più oscene povertà, un Paese che a fronte di un’economia robusta e florida ha un debito pubblico pro-capite superiore a quello italiano.
Un Paese che ha fatto della Libertà il suo vessillo, ma che ha fondato la sua prosperità sul feroce sfruttamento degli schiavi nei secoli passati, e che continua a prosperare sulla colonizzazione economica, commerciale e politica di gran parte del mondo di oggi.
Gli Usa si proclamano sostenitori della dignità umana, ma parecchi Stati adottano la pena di morte, e non esitano a praticarla; il sistema carcerario prevede nelle carceri di massima sicurezza, l’uso dei ceppi e delle catene alle caviglie, la sorveglianza a vista H24, senza neanche la riservatezza dei bisogni fisiologici.
E’ un Paese dove la propaganda è riuscita a mistificare il genocidio degli Indiani Pellerossa, fino a tramutarlo nell’eroica epopea del Far West, un Paese dove il razzismo è sempre latente, dove per questa causa parecchi grandi uomini - da Lincoln ai vari Kennedy, da M. L. King a Malcom X - sono stati uccisi.
E’ il Paese del capitalismo più becero e del liberismo più smisurato, che con il suo individualismo avido ed esacerbato calpesta ogni umanità.
A queste “qualità”, si possono senz’altro aggiungere altre vere qualità positive, che tuttavia non spostano di tanto la situazione complessiva.
Con questi presupposti, non credo proprio che l’Europa possa essere capace di schiacciarli come scarafaggi, ma che nemmeno che ne abbia la voglia, credo anzi che si stia adeguando sempre più ai loro principi, soprattutto a quelli più deleteri.
2007-03-28 05:24:13
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answer #1
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answered by Robert Saw 4
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Guarda a parte la cultura pop cui fai riferimento tu esiste (ovviamente) una cultura americana, quella che parte da scrittori come Melville London O'Neill fino ai vari Faulkner, Hamingway, Fitzgerald e poi tutta la corrente post moderna da Bart fino a Pynchon De Lillo D.F. Wallace...
Poi ci sta tutta la cultura afro-americana, il jazz etc etc...
Poi ci sta la pop art
Inzomma, ce n'è tanta. Tra l'altro forse più apprezzata in Europa che negli USA.
Il che non vuol dire che dobbiamo essere servi di nessuno. E che gli statunitensi abbiano una certa invidia delle ns antichità è pure vero.
2007-03-28 10:59:53
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answer #2
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answered by gio66_it 4
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neanche io vado pazzo per la società americana... si basa sull'apparire... bah...
ma non credo nemmeno che siamo superiori a loro anche se ci piace l'idea che discendiamo dai greco-romani (anche loro sono nostri discendenti)... di sicuro non siamo inferiori o loro servi...
chi è che stava cercando (e c'è riuscito) di fare dell'italia una colonia americana?
e poi... i veri americani sono gli indios e i nativi, non gli statunitensi...
2007-03-28 11:43:33
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answer #3
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answered by Anonymous
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ne hanno una?
2007-03-29 01:02:59
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answer #4
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answered by bowman900 3
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La questione è complessa perché la cultura americana ha indubbiamente radici europee: i primi coloni erano i quaqqueri del Mayflower che, scacciati dall'Europa per punizione si ritrovano in una sorta di immenso paradiso terrestre e credono di essere stati premiati da Dio il quale vuole vedere se sono in grado di meritare la terra che gli ha dato e, tra le svariate prove, vi è quella di " colonizzare " e " convertire" i " selvaggi" che l'abitavano da millenni.
I grandi spazi e le opportunità individuali hanno esaltato il carattere individualista e personalista della riforma protestante a cui i quaqqueri si rifacevano. Con questa distorsione originaria hanno giustificato e continuano a giustificare la loro logica imperiale. Il film Gang of New York chiarisce in modo sublime l'evoluzione violenta e individualista di quella logica iniziale e spiega perchè le bande criminali e la logica mafiosa, in america, ha attecchito più che da altre parti. Tuttavia, l'America è anche il terreno di coltura di una sintesi culturale originale, eccezionale e incredibile. Popoli da tutto il mondo, sono andati in America e i grandi spazi hanno offerto le stesse opportunità espressive tanto all'individuo quanto alle comunità omogenee di individui per cui neri, asiatici, irlandesi, italiani, russi e chi più ne ha più ne metta hanno potuto aggregarsi, costituire grandi agglomerati urbani omogenei, conservare tradizioni, affermarle più e meglio di altri posti dove la mancanza di spazio impediva questa libertà e sicurezza espressive. Ma è negli spazi comuni urbani che sono avvenute le sintesi, si sono fecondate cellule culturali diverse, che hanno cambiato il dna culturale complessivo realizzando sintesi musicali straordinarie e impossibili altrove che hanno determinato l'unico esempio concreto di rivoluzione culturale vincente e cioè il popolo più emarginato e reietto, il popolo nero, si è impossessato degli strumenti dei bianchi, loro oppressori e schiavisti, ha mescolato le sonorità di quegli strumenti alle sonorità rtmiche dell'anima nera ed ha prodotto la più straordinaria sintesi culturale mai prima nella storia dell'umanità che è diventata rapidamente il simbolo dell'America, di tutta l'America oltre i confini dell'America Da oltre un centinaio di anni: il blues, rag-time, jazz, il rock e tutte le articolazioni musicali e danzanti che ne sono derivate e continuano a derivare, continuano ad affascinare, unire e far comunicare giovani di pelle diversa,etnie diverse, culture diverse accomunati da questo sutupendo linguaggio espressivo. Contemporaneamente però, il potere politico ed economico, è rimasto saldamente nelle mani dei bianchi anglossassoni, questo spiega perchè in alcuniStati americani vi fosse ancora l'haparthaid fino alla metà degli anni 60. Anche la cosiddetta Rivoluzione americana non è stata una vera rivoluzione ma è uno scontro da colonizzatori europei in un territorio che non era l'Europa. Una competizione di colonzzatori nel territorio da colonizzare. I veri americani, i nativi, coloro che avrebbero motivato e giustificato storicamente il termine rivoluzione erano, in realtà, le vittime di entrambi. Anche la guerra civile era un conflitto intereuropeo, la logica delle bande su un piano istituzionale, più alto tra gli interessi industrialisti e modernisti degli Stati del Nord e gli interessi latifondisti, agrari, più lenti e tradizionalsti degli Stati del Sud. Come vedi l'America è una terra di grandi contraddizioni: di grandi libertà e di schiavitù, di diritti civili e di spregiudicati sfruttamenti, di bigotta legalità e di disinvolta illegalità.
2007-03-28 14:47:29
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answer #5
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answered by Anonymous
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Oddio, mi sa che ho la febbre alta, perchè sono d'accordo con te, questa volta! Lo vedi che se ti impegni ......
So per certo che gli americani invidiano la nostra storia e la cultura che da quella storia proviene. Questo non fa per forza di loro degli ignoranti, certamente non di tutti loro, ma guai sentirsi inferiori, perchè mai? Io penso che gli Stati Uniti siano un grandissimo paese, che - quando vuole, ma lo vuole abbastanza spesso - sa mettersi in discussione senza pietà. Ciò non toglie che non di rado capitino nelle mani di gente che fa apparire una nazione intera come in effetti non è. Ma superiori a noi, questo proprio no.
2007-03-28 14:09:19
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answer #6
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answered by iretos 7
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what's?
America? Cultura?
sono due parole che non si possono nemmeno accostare :-))))))
2007-03-29 04:27:51
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answer #7
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answered by Le Roi 3
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sono solo dei capitalisti obesi!
2007-03-28 16:44:25
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answer #8
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answered by bhobho 4
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per la prima volta mi trovo daccordo con te!
Non hanno storia e cultura come la nostra-
2007-03-28 11:04:31
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answer #9
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answered by penelope 4
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Mah è una cultura un po' alla Waffle House ma nel passato avevano una loro identità anche rispettabile. Certo ultimamente si sono un po' coca-colizzati
Però gli USA secondo me hanno in sè importanti valori quali liberalismo e democrazia
2007-03-28 10:56:04
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answer #10
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answered by Anonymous
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