Perchè tanta gente sostiene in assoluto che la vita è un dono bellissimo quando...?

Question

...ho un cellulare sempre acceso giorno e notte per quelli che stanno sull'orlo del suicidio e della follia? Molta gente non vorrebbe essere mai nata, soffre perchè perseguitata, violentata, abbandonata, mai amata. Nel resto del mondo è peggio. Perchè non vi fate un giro negli ospedali o guardate semplicemente la faccia delusa dei vecchi, o addolorata dei giovani? Siccome state bene pensate che tutto il mondo stia bene? Io vivo in mezzo al dolore della gente, giovani che non vedono futuro perchè hanno l'anima devastata dai maltrattamenti della famiglia, mogli malmenate, bambini massacrati di botte, abusati, un mare di bambini abusati che vi guardano muti, perchè ormai vedono i grandi come un pericolo.
La vita è un dono? Solo per alcuni, gli altri il vostro Dio se li è dimenticati. Bambini autistici, o caratteriali, che poi scopri stuprati da gruppi di adulti, tra cui il proprio padre. Cìè un disegno di Dio in questo? Forse di farli impazzire, se è così ci riesce bene.

Sordi eh? Io sono molto contenta della mia vita ma soffro per le sofferenze degli altri che voi rifiutate di vedere. Vedete quel che non vi turba, io vedo la gioia e il dolore, molti di voi solo quel che capita a voi stessi.

Answer 1

La vita non è un dono, è qualcosa che ci è capitato, la vita non è sempre bella, anzi il più del tempo la vita fa schifo, e più ci si guarda intorno più si capisce quanto fa schifo...
Io vivo giorno per giorno, sperando che domani sia migliore, sperando di trovare domani la mia ragione di vita. Anch'io come te avevo scelto una strada per cui avrei incontrato la sofferenza degli altri, poi nel mio cervello è scattato qualcosa che mi ha fatto dimenticare che era quella la mia strada. Forse la disillusione, forse l'idea che tanto nulla cambia...
Mi piacerebbe credere in un Dio, avere quella speranza, riuscire a giustificare i mali del mondo dietro a un disegno divino, ma poi mi guardo intorno e penso che proprio non può essere, se esistesse Dio, buono e giusto come viene dipinto certe cose non accadrebbero.
Rasha, le tue domande brillano sempre per intelligenza.
Chissà che un giorno non decida di tornare su quella strada che mi ero scelta tanto tempo fa, quando ero un'altra persona (con gli occhi ancora troppo chiusi però), mi ci hai fatto riflettere, grazie.

Answer 2

Forse la risposta è proprio nella fede, vedi io sono un medico chirurgo, vedo la sofferenza e la morte, vedo l'abbandono e la depressione e sono anch'io malata gravemente anche se per grazia di Dio sono perfettamente in grado di contiunare a fare il mio lavoro, spero a lungo, eppure continuo a vedere la vita come dono, ad essere grata di averlo avuto e a sentirmi in dovere di aiutare gli altri a scoprirlo. Quando mi sono ammalata avrei potuto pensare che era una cattiverioa mostruosa, una vera assurdità che a me, che vivevo per aiutare gli altri, dovesse capitare questo, poi ho capito che è il mezzo migliore per essere ancora più vicina a chi ha bisogno di me e mi ha fatto scoprire che anche io ho bisogno di loro. Sarà pazzesco, ma sono felice.

Answer 3

è questo il mistero della vita. ognuno poi cerca una sua risposta, come dio o altro. beato chi crede in qualcosa. io la penso come te.
deve esser difficile esser in mezzo a tutto questo, viverlo direttamente. non sai quanto ti stimo.

Answer 4

Una volta intervistarono Veronesi in merito al suo lavoro e lui si mostrò ottimista portando dati e statistiche. Poi l'intervistatrice gli chiese che rapporto avesse personalmente con la fede e con la speranza. Si fece scuro in volto. "Sa" disse "Io scindo il mio lavoro dal concetto di vita. Io vedo la morte intorno a me, tutti i giorni. Dov'è dio quando un bambino muore di leucemia? Dov'è dio mentre si dice a un figlio che sua madre è morta? Dov'è? Vivendo nel dolore mi accorgo che nulla ha un senso, quel senso fragile che molti trovano, lo fanno voltando le spalle alla realtà".
Quelle parole destarono in me profonda ammirazione, la stessa che mi suscitano le tue. Essere buoni non vuol dire essere buonisti. L'ottimismo, Voltaire insegna, è una distorsione bella e buona del positivismo. Ottimista attualmente fa rima con qualunquista, lassista, naive.
Avere in mente il dolore e adoperarsi per arginarlo.
Averlo fisso in testa e asciugare una lacrima. Da anni mi adopero per farlo. So che, in ambiti diversi, è anche la tua strada. Questo ai miei occhi ti rende dio. Come è dio chiunque aiuta in maniera disinteressata senza avanzare pregiudizi, operare conversioni, sentirsi guidato da una mano suprema. Uomo tra gli uomini, e basta.
Lascia andare chiunque si scarica la coscienza prendendosela genericamente con gli "uomini" e il loro libero arbitrio. Chiunque si lava le mani dalla responsabilità del tessuto sociale di cui fa parte. Chiunque delega ad un'entità superiore bene e male, destino e volontà, vita e eternità.
Perchè fare del bene senza ricevere in cambio nessun premio, farlo senza seguire i precetti di nessuno, farlo senza aspirare a campi elisi è difficile.
In un bel film una donna che si era spogliata di tutti i suoi averi per il prossimo, viene accompagnata da un prete zelante in udienza dal vescovo, perchè la cosa iniziava a suscitare clamore. Arrivati nel chiostro del monumentale palazzo, lei ha un tentennamento, poi si volge risoluta al prete dicendogli "Non ti lascerò creare un'azienda intorno a quello che faccio".
Resta poco da dire se non Grazie.

Answer 5

Con quale coraggio possiamo parlare del dolore del mondo senza che le nostre parole suonino ipocrite, di una grande terribile ipocrisia. Torrenti di parole che a nulla servono per colmare il dolore di un'anima torturata. Il dolore è di chi lo vive e noi possiamo solo viverlo con lui, se ci riusciamo, se abbiamo il coraggio di farlo. Sentire nostro il suo dolore. Ma Dio come entra in tutto questo? Come lenitivo per il dolore (Beati gli afflitti perché di essi è il regno dei Cieli)? Come stupido e malvagio demiurgo che ha impastato il fango della materia senza rendersi conto che dal fango non esce che fango? Perché se c'è sofferenza deve esserci colpa e se c'è colpa da qualche parte ci sarà pure un colpevole. Il dolore senza colpevole è ancora più straziante. Ma peggio di ogni cosa è il dolore che vive nell'indifferenza, tra sguardi distratti e fuggitivi di gente che ha troppe cose da fare per fermarsi un attimo a raccogliere una lacrima. E purtroppo con Dio o senza Dio di questa gente ce n'è troppa e, temo, anche io tra loro.

Answer 6

ci sono e ci sono state troppe schifezze senza limiti nel mondo. sarebbe una lista lunga. molti hanno, come è stato detto, i paraocchi, vedono le cose in modo poco realistico. ma con che faccia si dice a uno che è stato torturato o che è stato in un campo di sterminio che la vità è un dono? c'è anche una parte cattolica che celebra ed incoraggia la sofferenza. poi comunque in molti casi il male non deriva dal libero arbitrio. se si uniscono realismo, disincanto con la sensibilità, viene invece rabbia.

Answer 7

Io non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore

Answer 8

Non oso immaginare cosa possano provare queste persone.
Ma la vita è davvero un dono meraviglioso, Rasha
e tu ne sei un esempio
Tu che stai lì e dividi il dolore con quelle persone, che altro fai se non ridargli una speranza,dimostrargli che il mondo non è fatto solo di sciagure e crudeltà ma anche di gentilezza e cura?
La vita è un dono semplicemente per questo, per avere la possibilità di vedere l'arcobaleno in una macchia d'olio sull'asfalto

Answer 9

E' così comodo e poco faticoso non voler vedere il dolore degli altri, salvo poi che quando a quelli che vogliono fare gli ottimisti a tutti i costi capita anche il più banale problema, si lamentano dicendosi sf...ati. Poveri ombelichi del mondo....
L'uomo non è nato "a viver come bruto, ma per seguir virtute e canoscenza", e la virtù e la conoscenza si conquistano solo osservando il mondo in cui viviamo a 360°.
Non credo che la vita sia un dono. Credo siano un dono, invece, le proprie potenzialità: l'intelligenza, la sensibilità, i talenti, il nostro corpo sano. C'è chi morirà avendo cercato di coltivarli e chi invece si sarà accontentato di sopravvivere senza essersi chiesto mai cosa avrebbe potuto fare, se altrettanto fortunati, quei tanti bambini maltrattati o nati con handicap.

Answer 10

La vita è un dono per tutti, purtroppo calpestato dal momento che dei beoti decidono di farlo sciupare ad altre persone insieme ad altri beoti che stanno a guardare...questi ultimi a volte siamo noi, indistintamente...

Il fatalismo (io NON penso tu lo sia) non fa bene a nessuno...inoltre, fatalismo non è uguale a realismo...

Le sofferenze, per il motivo di cui sopra, esistono, sono innegabili...se ci danno fastidio dobbiamo partire dal nostro piccolo a rendere il mondo migliore di come l'abbiamo trovato...impegnarci il più possibile...

Non è facile, ma bisogna provarci, fare di tutto. Niente arriva "dal caso", ma dal frutto dell'operato, buono o cattivo, di tutti noi...siamo incastrati l'uno all'altro, dipendiamo l'uno dal'altro, anche se non sembra, anche se siamo abitanti di una grande città o di una cittadina di provincia, o di un paesino di montagna.

E qua non si tratta di religione, ma di VITA, e del come la viviamo...tutti i giorni.

Ti ammiro per quel cellulare sempre acceso...io non sarei in grado di portare fardelli simili, e sono sincero....
Spero che tu possa aiutare più gente possibile...te lo auguro!

Ciao

Xyz