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L'essere "Velandosi" si "Ri-vela"... :-)

2007-03-27 10:56:55 · 44 risposte · inviata da Pasquale P 2 in Arte e cultura Filosofia

44 risposte

ci sarebbero meno pregiudizi perchè ognuno si specchierebbe nell'altro

2007-03-28 00:51:31 · answer #1 · answered by ? 5 · 1 0

ma noi siamo già degli specchi che inevitabilmente riflettono quello che ci circonda...diciamo che siamo specchi deformanti.

2007-03-27 19:58:35 · answer #2 · answered by whydontyoueatcarrots 4 · 2 0

Ci si veste di specchi ogni giorno...
Quando ci adeguiamo per esigenze del pensiero comune, per essere accettati...

2007-03-27 19:39:27 · answer #3 · answered by SUPER 5 · 2 0

Oppure diventeremmo solo copie di tutto quello che ci circonda?

2007-03-29 12:31:27 · answer #4 · answered by Anonymous · 1 0

Ti dirò, non ho mai pensato a me come superficie riflettente per gli altri e per il mondo.

Ho sempre pensato che non dovevo proiettare la mia immagine sugli altri, usandoli come specchio per vedere narcisisticamente me stessa.

Non intendo usare gli altri come specchio che mi riflette, ma desidero vedere chi mi sta davanti. Così non desidero essere una superficie che riflette quello che mi circonda e che è 'altro' da ciò che io sono.

In certo modo l'apparire non coincide mai con l'essere (anche perché la nostra immagine è filtrata dalla percezione altrui) ma provo sempre ad essere me stessa, senza velarmi per rivelarmi. In fondo strappare il velo di maia per contemplare la verità nuda e cruda (per quanto questa possa rivelarsi orrida) è il fine di tutti coloro che hanno il coraggio di intraprendere il viaggio verso l'assolutamente bianco.

Forse ho frainteso la domanda (non è semplice): in questo caso perdona il mio fraintendimento.

2007-03-28 00:07:29 · answer #5 · answered by Ivory33 6 · 1 0

Ci annulleremmo, per quanto concerne i sensi di chi ci osserva: se fossimo una superficie totalmente "riflettente" nel senso tradizionale, passeremmo in mezzo alla folla come una perturbazione nel campo visivo...e questo per la superficie irregolare del nostro corpo.
Manterremmo ben salda la nostra identità.
L'invisibilità è altra cosa...è l'equivalente dell'essere attraversati dallo sguardo di chi ci osserva, la riflessione non è propriamente invisibilità, è rimandare o deviare informazioni all'osservatore.
L'essere velandosi si ri-vela...in questo caso impedisce la conoscenza di un sé individuale, poichè di noi stessi diamo qualitativamente informazione attraverso il senso della vista...rimarrebbero tutti gli altri, quindi in senso fisico non ci annulleremmo affatto.
Se invece la riflessione coinvolgesse tutto dell'organicità della persona, ecco, saremmo un buco bianco...rimanderemmo al mittente tutta l'inforamazione che dovesse pervenirci...prescindendo totalmente dall'individuazione...come le monadi li L. non avremmo contatto con alcunché...ci limiteremmo a deformare lo spazio visivo.

2007-03-27 19:02:16 · answer #6 · answered by capocantiere 3 · 1 0

No, si resterebbe unici coscienti della propria identità e gli altri guardando noi non vedrebbero che se stessi

2007-03-27 11:10:06 · answer #7 · answered by pacorabanez 1 · 1 0

No... dovresti avere delle telecamere che proiettano su microschermi quello che c'è sul lato ospposto... (E' stato fatto, ovviamente in modo approssimativo, per l'alieno di Predator...)

2007-03-27 11:05:46 · answer #8 · answered by Heart of Darkness 6 · 1 0

Be se prendi in considerazione il fatto che tutti siamo ricoperti di specchi, allora non sapremmo ne chi siamo, ne chi sono gli altri. Non sapremmo chi siamo perchè solo relazionandoci con gli altri capiamo chi siamo noi stessi perchè dimostriamo cio che siamo, nel contesto del momento, in base alla situazione creatasi. In base a feedback esterni, capiamo il nostro modo di porci, sempre in relazione al momento; la catena di azioni e reazioni ci fa creare mentalmente un quadro generale di noi stessi ovvero del nostro carattere.
Fisicamente ci sarebbe un paradosso spaziale: la realtà si rifletterebbe negli specchi posti gli uni davanti gli altri, di conseguenza l'immagine si moltiplicherebbe all'infinito. Questo moltiplicarsi determina una apparente espansione dello spazio circostante o visivamente considerato.
In conclusione:
Personalmente parlando, non ci annulleremmo ma non sapremmo ne chi siamo ne chi siano gli altri. E' come se, principalmente il nostro io e quello degli altri, rimanessero velati sin dalla nascita

2007-03-28 10:22:27 · answer #9 · answered by Dk|Drain 2 · 0 0

ci vestiremmo del mondo che ci circonda senza necessariamente esserlo rimanendo se stessi

2007-03-27 22:17:30 · answer #10 · answered by acquaazzurra 5 · 0 0

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