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Come ha potuto Dio creare il primo giorno la luce, il terzo l'erba e gli alberi da frutto e solo il quarto il sole e la luna e con essi il giorno, la notte, le stagioni e gli anni? Di che luce e di che alberi si trattava?

2007-03-27 09:24:32 · 20 risposte · inviata da etcetera 7 in Società e culture Religione e spiritualità

Bè così sta scritto nella Genesi e qualcuno l'avrà pur scritto.

2007-03-27 09:33:56 · update #1

Nel frattempo mi è venuto un altro dubbio: e come potevano esserci stati i primi tre giorni senza che la terra girasse attorno al sole visto che il sole non c'era ancora?

2007-03-27 09:49:07 · update #2

Credo di dovere a questo punto aggiungere alcuni commenti alle vostre numerosi risposte. La risposta di Giuseppe è tra le più interessanti. Riesce difficile capire però come sia stato possibile creare prima la luce e poi la fonte di luce, a meno che non sia Dio la luce stessa, o la sua vera fonte, come altri utenti mi hanno poi suggerito (pensiero che appartiene alla Gnosi, luce intesa come luce spirituale che tutto fa vivere). Quanto alla spiegazione delle nubi che coprivano il sole è molto tirata per i capelli, perché presuppone che un sole ci fosse comunque già fin dal principio, dietro le nubi, quindi Dio doveva averlo già creato anche se gli uomini non lo vedevano. Ma poi non c'erano né uomini né animali quando il sole comparve a loro e allora tutto il discorso non ha senso.

2007-03-28 06:43:28 · update #3

Anche Gino_taddei si ricollega a entità eteree o spirituali, sembra proprio che il collegamento a una dimensione spirituale della realtà sia indispensabile per dare un senso al brano.

2007-03-28 06:48:18 · update #4

Taeniasolium introduce un altro problema: il fatto è che nella Bibbia i racconti della creazione sono due che hanno come soggetto due creatori diversi: il primo Elohim (gli dei, plurale di Eloah) di cui stiamo parlando, l'altro è YHVH. Insomma due racconti fusi insieme con diverse contraddizioni tra loro, ma questo è argomento per altre domande.

2007-03-28 06:58:20 · update #5

Che Dio abbia una concezione tutta sua della cronologia e del tempo non sarà l'ultima volta che la Bibbia lo dimostra, come dice Ciccio C e anche Klukly, ma allora perché sta scritto "Fu sera e fu mattina" se si tratta di ere geologiche o se non sono giornate? Che abbia ragione Stefano Francesco che dice che è tutta una metafora e il succo del discorso è un altro e la scansione cronologica una specie di licenza poetica?

2007-03-28 07:04:03 · update #6

Stesso discorso vale per Daphne e Robrom 1 anche qui l'idea della metafora prevale.

2007-03-28 07:05:45 · update #7

Ma purtroppo il discorso delle metafore, come dice Leo76, ci sembra un po' un discorso di comodo: a volte ci vanno bene le metafore, altre volte no, dipende da come e da quando. Certo con le metafore ogni cosa finisce per essere vera e falsa. E così arriviamo al dogma di Serapide che chiude i discorsi, ma ne apre un altro: chi stabilisce il dogma, in base a cosa? A un'altra metafora? A un'altra frase biblica di per se stessa molto interpretabile? Il cane si morde la coda.

2007-03-28 07:10:28 · update #8

Fiore dice una cosa molto sensata. Aggiungo: guardiamo il cielo illuminato, la prima impressione che ne abbiamo (ci sia o non ci sia il sole) è che la luce diffusa su tutta la volta ci sia di per se stessa. E infatti così la pensavano i popoli antichi e non solo gli Ebrei. Nel cielo c'era luce e tutti gli astri, sole compreso. L'idea che tutta quella luce venisse da uno di quegli astri (o da due se consideriamo anche la luna di notte) fu un'idea che si sviluppò solo più tardi. Per cui, ai tempi in cui la Bibbia fu scritta era logico poter pensare che la luce comparisse prima del sole. In tal caso è chiaro che il racconto è solo un racconto di uomini, poeticamente ispirati in cui la vera creazione (se di creazione si tratta) c'entra ben poco.

2007-03-28 07:17:52 · update #9

Per Serapide: le risposte scientifiche non potranno mai spiegare tutto, e la scienza (quando è intelligente) nemmeno lo pretende. Non solo, ma le risposte scientifiche sono per definizione dubitabili, devono esserlo, altrimenti non sono scientifiche. Una risposta assoluta è sempre e solo un atto di fede, questo non toglie che anche un atto di fede debba essere ragionevole perché sia condivisibile, altrimenti nulla può distinguerlo da un delirio mentale. Quindi la fede deve chinarsi a un principio di condivisibilità ed è anche per questo che faccio queste domande, per dare modo a chi ha fede di misurare in quale misura ciò in cui personalmente crede è condivisibile.

2007-03-29 00:39:10 · update #10

20 risposte

Mio Dio, ecco cosa significa prendere alla lettera la Bibbia...Ragazzi, si tratta di un testo scritto nell'antichità in base alle passate conoscenze dell'uomo. E' normale trovare delle incongruenze. Dicono sia stata ispirata direttamente da Dio. Ispirata, non scritta. Furono sempre uomini a comporla, uomini che nelle descrizioni si basavano sulle conoscenze dell'epoca. Se vogliamo argomentazioni per criticare la Bibbia e la religione cerchiamone altre...(sto parlando da laica notate)

2007-03-28 03:22:21 · answer #1 · answered by Fiore 4 · 3 0

la creazione del mondo secondo la genesi è sicuramente una metafora visto che la chiesa, anche se in modo non euforico, accetta l'evoluzione

2007-03-27 17:21:01 · answer #2 · answered by Anonymous · 2 1

La genesi è ricca di simboli a noi oggi estranei. L'autore ispirato molte volte colloca delle chiavi di letture atte a chiarire le differenze fra il popolo di Dio e i cananei.
Tali differenze sono sempre spirituali, non vi è nulla di scientifico ma tutto è metafora, analogia. Anticamente la creazione ra presentata come una lotta delle divinità contro le potenze del caos, mentre qui la creazione è invece presentata come l'effetto della parola divina. Qui quello che è importante quindi non è lordine cronologico della creazione ma la potenza pacifica della parola divina che per amore e con amore crea.
ciao e buona vita

2007-03-27 16:51:47 · answer #3 · answered by Anonymous · 4 3

Con riferimento al primo “giorno”, viene usata l’espressione “si faccia luce”. Lì la parola usata per “luce” è ’ohr, che significa luce in senso generale. Ma il quarto “giorno” la parola ebraica diventa ma’òhr, che si riferisce alla fonte della luce.
Rotherham, in una nota su “Luminari” nell’Emphasised Bible, dice: “Al v. 3, ’ôr [’ohr], luce diffusa”. Prosegue quindi spiegando che la parola ebraica ma’òhr, al versetto 14, denota qualcosa “che emana luce”.

Evidentemente il primo “giorno” la luce diffusa penetrò attraverso le fasce che avvolgevano il pianeta, ma le sorgenti di quella luce non sarebbero state visibili a un osservatore situato sulla terra, a causa degli strati di nubi che ancora circondavano il pianeta. A quanto pare in questo quarto “giorno” la situazione cambiò.

Un’atmosfera inizialmente ricca di anidride carbonica può aver determinato un clima caldo in tutta la terra. Ma la rigogliosa crescita della vegetazione nel terzo e nel quarto periodo creativo avrebbe assorbito parte di questa coltre di anidride carbonica che tratteneva il calore. A sua volta la vegetazione avrebbe liberato ossigeno, indispensabile alla vita animale. — Salmo 136:7-9.

A quel punto un eventuale osservatore situato sulla terra sarebbe stato in grado di distinguere il sole, la luna e le stelle, che dovevano “servire come segni e per le stagioni e per i giorni e gli anni”. (Genesi 1:14) La luna avrebbe segnato il trascorrere dei mesi lunari, e il sole quello degli anni solari. Le stagioni che vennero all’esistenza in questo quarto “giorno” dovevano essere senz’altro molto più miti di come divennero in seguito. — Genesi 1:15; 8:20-22.


Riguardo al secondo dubbio che t'è venuto devi sapere che i giorni creativi di Genesi non possono essere giorni relativi al movimento di rotazione della terra, non sono di 24 ore ciascuno, ma periodi di tempo lunghi migliaia d'anni. Anche noi usiamo l'espressione "AL GIORNO D'OGGI".

2007-03-27 16:32:53 · answer #4 · answered by Out 5 · 4 3

La genesi, come tutto l'antico testamento è la trascrizione, di una rivelazione, che per secoli è stata tramandata oralmente. Quindi, bisogna tenere conto che stiamo parlando del popolo ebraico, di 3000 anni fà circa. Popolo che era colto, ma colto per quell'epoca. Quindi alla luce dei braceri, quando i sacerdoti o gli anziani della famiglia - tribu, narravano la genesi e gli altri passi bibblici. Inevitalbilmente, dovevano farsi capire. Ed è fuori dubbio, che vi sono delle discostanze fra racconto e realta scientifica. Ma, nella simbologià poi alle volte, sembra che le discostanze svaniscano.....come la mettiamo? Se Ebrei, Cristiani e Mussulmani, si rifanno alla Bibbia, è solo per fede? Ma anche per i non fedeli, la bibbia rimane punto di riferimento: Albert Einstein, concettualmente affermava: che più studiava l'universo e le sue leggi, e più scopriva la presenza di Dio.

2007-03-29 11:58:16 · answer #5 · answered by umberto_calabrese 2 · 0 0

Forse la Genesi non è troppo vera ?

2007-03-29 10:47:21 · answer #6 · answered by michel 3.1416 6 · 0 0

La luce gli serviva per dipingere il suo bel paesaggio , la descrizione biblica della creazione sembra la creazione di un dipinto ,mica poteva dipingere al buio no ?
esiste comunque una luce o meglio un luminoso brillio della
materia-energia , visibile in stati mistici che nulla ha a che vedere con il sole o fonti di illuminazione è possibile che la bibbia conservi un poco la visione mistica di personaggi illuminati (proprio dalla luce in questione)

2007-03-29 08:19:09 · answer #7 · answered by Anonymous · 0 0

a me qualcosa non torna nell'intera bibbia,non solo nella genesi...
metafore o no...
potrei dilungarmi nel perchè,ma l'argomento è vasto per un tempo troppo breve(il mio davanti al pc)
mi piace leggerne alcune parti,a volte
i proverbi o i salmi,
ma non mi riesce proprio di rilegare Dio in un solo libro

2007-03-28 11:22:44 · answer #8 · answered by vaPOOrising 7 · 0 0

Giuseppe ha detto tutto è anche molto bene ti aggiungo che nelle lingue semitiche , l'ebraico yom e l'arabo yaum indicano ere vere e prprie oltre che giorno ni midrashim e nella Sunnah è spiegato che la creazione è avvenuta a tappe fatte di ere in cui Dio ha consentito alla creazione il tempo di assestarsi ( non saprei come spiegarlo meglio csono quasi l'una e sono molto stanca).
Buona notte Maral

2007-03-27 19:05:22 · answer #9 · answered by Klukly آمنة تحـبً السلام 5 · 2 2

La Creazione descritta nella Genesi ha bisogno di un interpretazione diversa da quella superficiale, scusami, se mi permetto di dirtelo, che fai tu. Niente va preso alla lettera ma cercato di spiegarsi con altri significati più attuali.
I sette giorni, potrebbero essere equivalenti a 7 millenni.
Inoltre a Dio niente é impossibile, difatti sapeva creare la vita in una donna sterile e ridare la vita ad una persona cieca. Far ritornare in vita Lazzaro dopo 3 giorni e cos' via.
Queste opere di Gesù venivano compiute per mano di Dio a dimostrarci che Dio, quando vuole può fare tutto.

2007-03-27 17:16:43 · answer #10 · answered by Anonymous · 2 2

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