Da "Il signore degli Anelli-le due torri":
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2007-03-27 22:05:49
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answer #1
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answered by Anonymous
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la leggenda del pianista sull'oceano:
Tutta quella città ... non se ne vedeva la fine...
La fine, per cortesia, si potrebbe vedere la fine?
E il rumore.
Su quella maledettissima scaletta... era molto bello, tutto... e io ero grande con quel cappotto, facevo il mio figurone, e non avevo dubbi, era garantito che sarei sceso, non c’era problema.
Col mio cappello blu.
Primo gradino, secondo gradino, terzo gradino...
Primo gradino, secondo gradino.
Non è quel che vidi che mi fermò.
à quel che non vidi.
Puoi capirlo, fratello?, è quel che non vidi... lo cercai ma non c’era, in tutta quella sterminata città c’era tutto tranne.
C’era tutto.
Ma non c’era una fine. Quel che non vidi è dove finiva tutto quello. La fine del mondo.
Ora tu pensa: un pianoforte. I tasti iniziano. I tasti finiscono. Tu sai che sono 88, su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti, loro. Tu, sei infinito, e dentro quei tasti, infinita è la musica che puoi fare.
Loro sono 88. Tu sei infinito. Questo a me piace. Questo lo si può vivere. Ma se tu.
Ma se io salgo su quella scaletta, e davanti a me si srotola una tastiera di milioni e miliardi
Milioni e miliardi di tasti, che non finiscono mai e questa è la vera verità , che non finiscono mai e quella tastiera è infinita.
Se quella tastiera è infinita non c’è musica che puoi suonare. Ti sei seduto su un seggiolino sbagliato: quello è il pianoforte su cui suona Dio.
Cristo, ma le vedevi le strade?
Anche solo le strade, ce n’era a migliaia, come fate voi laggiù a sceglierne una.
A scegliere una donna.
Una casa, una terra che sia la vostra, un paesaggio da guardare, un modo di.
Morire.
Tutto quel mondo.
Quel mondo addosso che nemmeno sai dove finisce.
E quanto ce n’è.
Non avete mai paura, voi, di finire in mille pezzi solo a pensarla, quell’enormità , solo a pensarla? A viverla...
Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità , su una tastiera che non era infinita.
Io ho imparato così. La terra...quella è una nave troppo grande per me. à un viaggio troppo lungo. à una donna troppo bella. à un profumo troppo forte. à una musica che non so suonare. Perdonatemi. Ma io non scenderò.
Lasciatemi tornare indietro.
Per favore.
2007-03-27 13:06:07
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answer #2
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answered by fai! 5
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Da un film grandioso:
L'ATTIMO FUGGENTE.
Prof. Keating: … Cogli l’attimo, cogli la rosa quando è il momento. Perché il poeta usa questi versi?
Dalton: Perché va di fretta!
Prof. Keating: No! Ding! Grazie per aver partecipato al nostro gioco! … Perché siamo cibo per i vermi, ragazzi. Perché strano a dirsi, ognuno di noi in questa stanza, un giorno smetterà di respirare, diventerà freddo e morirà . Adesso avvicinatevi tutti e guardate questi visi del passato. Li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati. Non sono molto diversi da voi, vero? Stesso taglio di capelli, pieni di ormoni, come voi; invincibili, come vi sentite voi; il mondo è la loro ostrica …. Pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi. I loro occhi sono pieni di speranza, proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale? Perché vedete questi ragazzi, ora, sono concime per i fiori. Ma se ascoltate con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi, ascoltateli… sentite… carpe… carpe diem… cogliete l’attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita…
Carpe Diem.
2007-03-27 12:56:02
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answer #3
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answered by topicatc 2
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questo, da "trainspotting"
http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AtimS4dYMC8Sy4JcoPAYPb3xDQx.?qid=20070324092435AAUgldT&show=7#profile-info-eaaeda427516b955f2c2087f06bd732eaa
2007-03-27 12:51:32
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answer #4
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answered by Anonymous
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Edward Norton allo specchio ne "la venticinquesima ora" di Spike Lee
2007-03-27 20:23:14
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answer #5
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answered by zyo 1
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L'inizio di Trainspotting e i monologhi ne La leggenda del pianista sull'oceano...
2007-03-27 16:36:54
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answer #6
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answered by Clary 2
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nel film "the hours" cn Nicole Kidman...la parte in cui Virginia Woolf (N. Kidman) e' alla stazione cn il marito..nn e' un vero e proprio monologo xche c e la presenza di un altro...xo e' davvero da pelle d oca..soprattutto visto in lingua originale
2007-03-27 12:53:23
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answer #7
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answered by ernext 5
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