RIASSUNTO
Nel villaggio dove viveva la chiamavano la Lupa perché ella non era mai sazia delle relazioni che aveva con gli uomini e le altre donne avevano paura di lei perché ella attirava con la sua bellezza i loro mariti e i loro figli anche se solo li guardava. Di ciò soffriva la figlia, Maricchia, che sapeva che non avrebbe trovato un marito. Una volta la Lupa si era innamorata di un giovane, Nanni, che mieteva il grano con lei, e lo guardava avidamente e lo seguiva; una sera gli dichiarò il suo amore e lui rispose che voleva in sposa Maricchia, ella se ne andò via per ripresentarsi ad ottobre per la spremitura delle olive e gli offrì in sposa Maricchia e Nanni accettò, ma sua figlia non ne voleva sapere ma la costrinse con le minacce. Maricchia aveva già dato dei figli a Nanni, e la Lupa aveva deciso di non farsi più vedere, anche perché lavorava molto durante la giornata. Un pomeriggio caldo svegliò Nanni che dormiva in un fosso e gli offrì del vino, ma egli la pregò di andarsene via, ma lei tornò altre volte incurante dei divieti di Nanni.
Maricchia era disperata e accusava al madre di volerle rubare il marito e andò anche dal brigadiere e Nanni lo supplicò di metterlo in prigione pur non rivedere la Lupa, ma ella non lo lasciava in pace. Una volta Nanni prese un calcio al petto da un asino e stava sul punto di morire, il prete si rifiutò di confessarlo se la Lupa fosse stata là, ella se ne andò ma, visto che Nanni sopravvisse ella continuò a tormentarlo e lui alla fine la minacciò di ucciderla. La Lupa gli si presentò ancora davanti e Nanni la uccise, senza che lei opponesse resistenza.
PROTAGONISTA
La protagonista della novella è la Lupa, anche se il suo vero nome è Pina, ma questo è un soprannome molto azzeccato poiché ci rappresenta l'insaziabilità sessuale della protagonista, sempre intenta ad andare dietro agli uomini per cui provava solo ed unicamente attrazione fisica, perché quello che cercava lei non era l'amore ma il piacere. La Lupa era alta e magra, aveva soltanto un seno fermo e vigoroso da bruna eppure non era più giovane, e sembrava avesse la malaria addosso, era pallida e aveva delle labbra rosse e fresche. La Lupa è un personaggio fuori da ogni regola morale e sociale, per questo temuta proprio perché il suo unico scopo nella vita era quello di soddisfare la sue voglie e perciò è disposta a mettere in gioco tutto della sua vita; per legare comunque a sé Nanni costringe la figlia a sposarlo e anche dopo il matrimonio lei continua a corteggiare il genero, non considerando minimamente sua figlia. La Lupa pagherà con la morte la sua passione per Nanni, che esasperato dalla corte continua a cui era sottoposto dalla suocera arriverà alla decisione di ucciderla. La Lupa lavorava sodo per mantenersi, quindi sgobbava come qualsiasi altro bracciante e quindi avrebbe potuto ottenere il rispetto di tutti, ma visti i suoi comportamenti che anche oggi sarebbero considerati anche troppo libertini, per la società di allora erano considerati come qualcosa di demoniaco e quindi di cui si doveva avere paura, perciò spieghiamo l'emarginazione della Lupa.
PERSONAGGI SECONDARI
- Nanni è il giovane che sposa Maricchia a che viene corteggiato dalla Lupa, che ucciderà.
- Maricchia è la figlia della Lupa.
- Il confessore che concede la confessione a Nanni solo se la Lupa non fosse stata a casa sua.
- Il brigadiere è colui che cerca di arginare il problema ricorrendo alle leggi dello Stato.
LUOGHI
La novella è ambientata nella campagna, si presume quella siciliana, le cui attività influenzano il lavoro dei contadini e che compaiono nella novella; quindi questo testo è legato al calendario "Agrario". Ciò che Verga ci suggerisce nella descrizione dei luoghi è il fatto che la vita del bracciante sia resa dura dalla calura tipica della Sicilia durante le fasi più importanti del lavoro, quindi il raccolto o la semina.
Il tempo: la novella individua i momenti più importanti della vita della Lupa, cioè la storia d'amore fallita fra lei e Nanni, ma possiamo tentare individuare il tempo cronologico che coprono i fatti, sappiamo infatti, perché Verga lo indica nella novella, che gli eventi più significativi della vicenda sono coincidenti con alcuni momenti del calendario agricolo, come la semina, il raccolto, la spremitura delle olive e così via.
2007-03-28 08:19:46
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answer #1
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answered by Irene N 5
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La Lupa
Riassunto
La novella è tratta dalla raccolta Vita nei campi che il Verga vide pubblicata nel 1880. L’ambientazione non è chiara, non si fanno nomi di luoghi precisi, ma s’intuisce da alcuni elementi descrittivi (la pianura, l’Etna in lontananza) che deve trattarsi di una località nella piana di Catania.
In questa novella, come in generale nella raccolta Vita nei campi e in Novelle Rusticane, l’autore non cerca più di offrire al suo pubblico borghese un messaggio positivo, attingendo dal mondo contadino (come ad esempio in Nedda, pubblicata nel 1874, dove il Verga presenta l’umile arrendevolezza della ragazza che, pur duramente colpita negli affetti, continua ad accettare i “comandi” della natura, non distinguendo neanche le sofferenze provocatele da essa da quelle inflittele dall’ingiustizia umana), ma si limita a descrivere, con un narratore interno alla società, che ne condivide i valori decadenti e ne registra impietosamente le miserie, la crisi dei valori del mondo contadino, le contraddizioni e l’ipocrisia che lo pervadono. Quell’ipocrisia e quelle miserie che ritroviamo in Cavalleria Rusticana, dove si uccide per vuoto rito e dove, le devote mogli, spingono i mariti al duello mortale per gelosia, invidia e cupidigia. Ed anche nella Lupa, ritroveremo una serie di valori, di usanze stravolte e rispettate solo per vacua tradizione.
Sin dai primi righi è la voce popolare a alzarsi contro l’atteggiamento ribelle e diabolico della Lupa. Essa, con i suoi comportamenti spiritati e voraci, appare, agli occhi dei contadini, agli occhi delle loro mogli, il demonio, la smodata insaziabilità di ogni cosa, una fonte di perdizione, a cui però nessuno è in grado di resistere, neanche il prete del villaggio (“Padre Angiolino di Santa Maria di Gesù, un vero servo di Dio, aveva persa l’anima per lei.”).
La figura della Lupa, magistralmente descritta con pennellate di colori (gli “occhi color carbone”, le “trecce superbe”, il “seno fermo e vigoroso da bruna”, le “labbra fresche e rosse” e il pallore del suo volto), rappresenta la passione incontenibile, la forza stessa della natura, quando cammina sulle stoppie roventi, “in quell’ora tra vespero e nona, in cui non va in giro femmina buona”, con sullo sfondo la piana nebbiosa e l’Etna in lontananza.
La storia di cui è protagonista è torbida, è la storia di un terribile adulterio. La figlia della Lupa, Maricchia, sposa un giovane del luogo e ne ha dei figli; ma neanche il sentimento materno (quello che era stato tragico ma dolce in Nedda) può nulla davanti alla smodata insaziabilità della Lupa. Nanni, il marito di Maricchia, finirà con l’essere suo schiavo, complice di una passione vergognosa dalla quale tuttavia non riesce liberarsi. E, dopo aspre contese tra madre e figlia, Nanni, esasperato dall’orribile situazione, dopo esser ricorso invano a tutti i rimedi che la religione e la vuota morale umana potevano offrirgli, fa una terribile promessa alla Lupa, una promessa di morte.
Neanche la morte, tuttavia, basterà a fermare la sua implacabile fame, e in un finale incerto, la Lupa andrà fino in fondo ai suoi scopi.
La novella racconta il terribile dramma di una società allo sfascio, priva di difese e piena di valori artefatti, gli ultimi sussulti di un mondo probabilmente prossimo alla fine.
2007-03-28 06:00:11
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answer #3
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answered by Anonymous
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