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Il nostro ministro degli esteri ha sempre arrogantemente sventolato al mondo la sua grande, presupposta, professionalità. Convinto di ''saperci fare'' ha sempre contato troppo su questa sua presunta dote e ne è regolarmente rimasto intrappolato. Ne ha dato pessime e abbondanti prove ogni volta che è passato dalla pars detruens -in cui la sua professionalità comunista gli è indubbiamente d'aiuto- alla pars costruens. Così è stato nella sua diastrosa gestione della Bicamerale, nella sua esperienza di governo, nella sua gestione del Pds, nel suo ''Ulivo mondiale'' e ora nella sua gestione della Farnesina.
Dopo i patetici fasti del ''by by Condy'', la sua ultima visita americana si è rivelata disastrosa. Il Dipartimento di Stato ha smentito formalmente di essere stato informato sulla trattativa per Mastrogiacomo, come D'Alema aveva invece pubblicamente affermato; non solo gli Usa, ma anche l'Inghilterra, la Germania e l'Olanda l'hanno criticato per quell'infausta trattativa e ora solo i giornalisti più sciocchi si danno da fare per dimostrare che ''non c'è mai stato strappo con Washington'', subito smentiti dal perfido Rutelli che afferma : ''Ricuciremo lo strappo con gli Usa''.
D'Alema dà segno poi di avere perso letteralmente la testa sul fronte interno, là dove ormai apertamente dimostra di ritenere gli italiani -non solo i giornalisti- un branco di deficienti.
Sfidando il ridicolo va a Porta a Porta ad affermare che il governo italiano non ha mai trattato per Mastrogiacomo, che si è limitato a passare le carte ora a Strada, ora a Karzai.
Passano 48 ore e un adiratissimo Gino Strada lo sconfessa platealmente, sostenendo di avere ricevuto un mandato formale del governo e quindi di D'Alema stesso, per trattare quale intermediario.
Contemporaneamente, D'Alema prende in giro il Parlamento, sostenendo che le regole d'ingaggio in Afghanistan non le decide il governo, ma la Nato. Balla colossale, perché la verità è che le decide proprio il governo italiano, anche se in sede Nato, la dove i nostri alleati registrano -e non possono fare null'altro- il fatto che noi ci muoviamo sotto la bandiera dell'''armiamoci e partite''. D'Alema è peraltro subito smentito dal generale Satta, comandante in Afghanistan, che sostiene che queste regole d'ingaggio le ha volute proprio D'Alema (peraltro 6 ambasciatori un mese fa avevano chiesto proprio a lui e a Prodi di modificarle).
Una sequenza avvilente, che diventa tragica perché tutta giocata sulla pelle dei nostri soldati. Alla faccia della professionalità.

2007-03-27 02:32:42 · 5 risposte · inviata da Maligno2:«II Vendicatore» 3 in Politica e governo Politica e governo - Altro

5 risposte

Beh tornato maligno....beh la politica è fatta di bugie e compromessi,purtroppo

2007-03-27 02:38:54 · answer #1 · answered by GiAnGi_FI® 7 · 1 1

Se Dalema "mente" ..... chi tra voi due "testicolo"?

2007-03-27 03:08:21 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 1

In Afghanistan il comando USA non sapeva ??????MA PER FAVORE andate e fate venire il Mossad e l'esercito Israeliano in sei giorni mette tutto a posto!!!
Allora è vero che arruolano i marines nei centri commerciali tra quelli che giocano con le play station.
Basta esercito di volontari, LEVA obbligatoria

2007-03-27 02:52:02 · answer #3 · answered by super_cicky 6 · 1 1

si

2007-03-27 02:39:33 · answer #4 · answered by markkkkkkkk 1 · 1 1

Non so veramente da cosa partire visto il mare di fesserie scritte. Vabbè partiamo dal fatto che gli americano non sanno mai niente di quello che succede sul territorio, lo stesso è successo con Calipari tutti permessi, gli spostamenti, ecc. prontamente inviati agli americani che in un primo momento hanno affermato di non sapere niente della missione, poi sono passati ad altre scuse per giustificare la morte di Calipari.
Seconda cosa le regole di ingaggio, come ha affermato l'ex-comandante della Nato in Kosovo (quindi non uno qualsiasi) il generale di Corpo d'Armata Fabio Mini:
"le regole di ingaggio possono cambiare solo se cambia la missione, cioè se da missione di pace (come è stata ratificata nel 2005 a Bonn) cambia in missione di attacco ai Talebani, in quest'ottica (cioè rimanendo missione di pace) le regole di ingaggio non possono essere cambiate e gli armamenti in possesso dei nostri militari sono più che sufficienti alla missione"

2007-03-27 03:21:59 · answer #5 · answered by Anonymous · 0 1

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