perchè non pensiamo da soli e forse riusciamo a fare tutto,senza dover avere per forza dei leader dietro......
2007-03-27 01:51:15
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answer #1
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answered by GiAnGi_FI® 7
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no.....scusa ma tutti noi abbiamo un pensiero, quello del Che rimane del Che, noi non siamo il Che e quindi pensiamo a modo nostro....
chiaramente per fare qualcosa bisogna mettersi d'accordo e trovare una figura carismatica che senta dentro di se le stesse passioni nostre, ma non per questo dobbiamo ripescare dei leader (per quanto grandi siano stati).-....noi dobbiamo forgiarli nuovi leader, non prenderli in prestito!(anche perchè il Che e Gandhi combattevano per altri ideali-per problemi che affliggevano le loro società)
2007-03-27 08:57:52
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answer #2
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answered by qwertyka 3
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Stiamo colando a picco, ma ha molti piace l'acqua alle ginocchia. Bisogna far in modo che si crei una cultura in cui non è normale che su un pontile chi sia acqua. (Scusate le mie metafore ricorrenti, ma mi piacciono molto).
Io, con qualche amico, ho buttato giù qualche cosa, ma devo finirlo.
1. a) La violenza fine a se stessa non è mai giustificata. b) Le idee e i concetti non vanno imposti con la forza, ma col dialogo e il dibattito. L’opinione pubblica è libera di scegliere. c) Le idee non vanno imposte con la forza, né fisica né psicologica, ma vanno difese a spada tratta da chi le vuole piegare in suo favore.
2. L’opinione pubblica è formata da un insieme di individui liberi di pensare e di agire secondo ciò che ritengono più consono, ma che on deve mai sfociare in una violazione della libertà di un altro.
3. a) La libertà d’opinione deve esserci sempre e comunque e non deve essere violata in nessun caso. b)La libertà di un individuo finisce dove inizia quella del prossimo, quindi ci si può esprimere liberamente, ma l’espressione non deve mai sfociare in una violazione dei diritti dell’individuo(con una violenza sia fisica che psicologica, con il diffondere idee contrarie alla libertà , con il tentativo di convincere l’opinione pubblica che il potere nelle mani di un singolo o pochi sia migliore della democrazia…).
4. a) Le libertà fondamentali dell’individuo vengono prima del resto, e non possono essere violate. b)L’opinione pubblica rispetta l’individuo perché formata da individui tutti sullo stesso piano.
5. a)Il potere non deve essere concentrato nelle mani di poche persone che ne fanno un uso sconsiderato per finalità personali senza fare gli interessi del popolo, ma deve essere di esso. b)Chi è al vertice rappresenta l’opinione pubblica e ne fa parte perché è da lì che proviene. Deve sempre agire in favore di essa e può prendere decisioni dolo dopo averla ascoltata e consultata, dove necessario. Il suo ruolo è solo simbolico, serve solo a stabilire un ordine. Le sue decisioni non sono incontrovertibili se la tesi opposta è ben argomentata e approvata dall’opinione pubblica.
6. L’opinione pubblica deve assumersi maggiori responsabilità e deve essere conscia che il suo è un ruolo importante. Molti lati pesanti della vita sono frutto di dure battagli passate e tengono insieme un delicato sistema: cancellarli, anche col proposito di alleggerire la vita, è sbagliato. Prima di modificare una cosa, controllare che non sia indispensabile ma solo superflua.
7. Ogni opinione e parola ha lo stesso peso e la stessa importanza. L’opinione pubblica sceglie quella da cui si sente maggiormente rappresentata.
L'iportante è non agire nè quando è troppo tardi nè quando ancora non è il momento, quando si rischia di fare la fine di Spartaco.
2007-03-27 12:20:34
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answer #3
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answered by c_rosa_rossa 6
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Forse sarebbe un po' meglio cercare nuove forme di pensiero e nuove forme di azione... e lasciare perdere il passato. È più difficile, però...
Ah, GiAnGi, hai ragione.
2007-03-27 11:45:00
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answer #4
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answered by Hatshepsut 3
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Pensiero e azione, ottimo!
Gandhi mi sembra un po' fuori tempo e tema.
Iniziare a pensare e a riflettere sulle problematiche per oi agire nel modo giusto.
La rivoluzione francese (stimolata istigata e finanziata dalla lugubri forze massoniche) fu l'inizio della fine della cultura europea.
Comunque il che più che comunista (fu tinto di rosso per convenienza) fu un nazionalpopolare che mosse contro il potere yenkee.
2007-03-27 10:34:36
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answer #5
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answered by Laura C '81 6
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"il che" era un criminale assassino, per cui no commet.
Gandhi già lo stimo di più ma mi pare che gli inglesi a quel tempo non si erano proprio "commossi" (quando mai...) per le Sue apprezzabili gesta di genuino pacifismo.
Poi io non credo ai pacifisti, anzi....alcune guerre si fanno per giusta causa....vedi la Rivoluzione francese.
2007-03-27 09:11:28
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answer #6
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answered by Anonymous
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guarda che il "che", andava in giro ad ammazzare gente...
2007-03-27 08:57:42
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answer #7
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answered by il sarto 3
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