Non so se questo accade anche in altre scuole, ma alcune insegnanti che conoscono hanno timori di cantare canti natalizi a NAtale, di parlare della passione e della Resurrezione di Gesù prima della Pasqua, dedicando invece più tempo a spiegare chi è Babbo Natale e i costumi e i cibi che si mangiano a Pasqua. Vediamo i piccoli tornare a casa con cartoline su Babbo Natale o sull'uovo di Pasqua eppure rimangono ignoranti sul vero significato religioso delle festività più importanti.
Spesso la scusa è: "nella classe ci sono anche testimoni di Geova oppure musulmani e noi dobbiamo rispettarli". Vi sembra una buona scusa?
Non è in contrasto con ciò che ha detto il Papa, e cioè di salvaguardare le radici cristiane dell'Europa prima che collassi?
2007-03-24
20:47:50
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14 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
x i non credenti e quelli di altre fedi
A Pasqua e Natale le scuole rimangono chiuse per alcuni giorni. Dunque, se i non credenti, o quelli delle altre religioni non vogliono sentir parlare di Gesù a scuola dovrebbero, per logica, continuare ad andare a scuola a Natale e Pasqua. Voi lo fareste?
Inoltre, se tutti hanno i loro diritti, giustamente, ma non condivisibili, stranamente, allora ci dovrebbero essere scuole per Musulmani (con tanto di Corano); scuole per atei; scuole per tdG, scuole per genitori Gay; scuole per X e Y.
Non sarebbe esagerato e meglio mettersi d'accordo?
2007-03-25
00:12:59 ·
update #1
Per le maestre che hanno paura dei genitori musulmani: "Allora mettetevi i burca, vedrete come il presidente della lega musulmana sarà felice!? "
Sono i musulmani stessi ad aver dichiarato che non comprendono come noi apostatiamo così facilemente la nostra fede nei luoghi pubblici e magari andiamo pure in Chiesa. Su questo punto loro hanno più coerenza di noi.
2007-03-25
00:16:29 ·
update #2
x Ciccio
La Fede va praticata nei luoghi di culto, ma chiarire cos'è la Pasqua si può e si deve farlo anche a scuola. Su questo anche i protestanti sono d'accordo: la Pasqua è anche per loro. Se no come spiegheremo anche l'importanza che hanno avuto le festività religiose per tanti uomini di cultura illustri. Bach, che era un protestante, ha scritto delle musiche apposta sulla passione di Gesù, per esempio.
2007-03-25
08:47:09 ·
update #3
Sinceramente ma ki sene frega, sei in casa tua, e sono gli altri ke si adeguano a come la gestisci tu e secondo me i bambini dovrebbero conoscre la storia d'amore eterna più bella del mondo!!! Molte persone hanno troppi diritti ke nn gli spettano, siamo soggiogati da una mentalità ke nn ci appartiane, la nostra è una cultura cattolica e credente, se nn vogliono fare l'ora di religione facciano attività altrenative,ma perkè privare mio figlio ( nn ho figli, è un discorso in generale) la possibilità di praticare anke a scuola Dio e cantare per lui!!! Mai!!!!!!! ciao e pace!!
scusa se ti sembreranno irruente le mie parole, ma nn sopporto ke la mia religione e il mio credo venga sbattuto fuori dalla porta!!!!
2007-03-24 21:17:16
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answer #1
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answered by robert 3
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Le maestre preferiranno raccontare favole su babbo natale che FAVOLE su gesù
2007-03-25 03:52:39
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answer #2
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answered by ..Bestiaccia.. 3
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..per lasciare la libertà di credere in ciò che vogliamo!!!
2007-03-25 04:20:03
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answer #3
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answered by Gero87 2
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Ci sono due ore settimanali dedicate all'insegnamento della religione cattolica, per le quali le famiglie degli alunni possono chiedere l'esonero. Al di là di quelle ore, personalmente evito di parlare di Dio quando sono in classe i miei due alunni musulmani, non tanto per rispetto, quanto per paura che i genitori di quegli alunni protestino (uno in particolare è il capo della comunità musulmana del paese e ci tiene non poco). Per quello che mi pagano, non mi sento di combattere da sola una battaglia nella quale non avrei alcun alleato, né tra i colleghi, né tra i genitori e tanto meno tra i superiori e l'opinione pubblica. Quindi per Natale e Pasqua affronto temi stagionali e tradizionali, "relegando" quellli più strettamente religiosi alle due ore di religione del mercoledì, quando i bambini musulmani escono per le loro attività alternative. Mi si può biasimare per questo?
Per Robert S: avrai anche ragione, ma nelle 19 ore settimanali che sto in classe, debbo insegnare: italiano, matematica, scienze, inglese, informatica, arte, musica e dare il tempo a LARSA e progetti... credimi, non c'è nemmeno tempo di pensare. Ovvio che qualche riferimento alla religione ci può uscire, ma avendo già due ore con il collega di religione, proprio non mi sembra il caso di andare a scapicollarmi per insegnare una materia che tra l'altro non rientra tra quelle che il dirigente mi ha assegnato. Non è questione di stipendio, come non insegno storia, geografia e motoria, non faccio nemmeno religione (non so se sono stata chiara, ma non rientra nelle mie materie, anche perché non ne ho l'abilitazione).
2007-03-25 04:14:50
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answer #4
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answered by Mitzi DNP 6
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A me non sembra giusto, ma quando ero alle elementari parlavamo sempre della nascita di Gesù e e della Pasqua.
2007-03-25 03:53:29
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answer #5
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answered by kiwetina 3
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I programmi scolastici del 1955 che sono rimasti in vigore fino a circa il 1980 ponevano l'insegnamento religioso come "fondamento e coronamento" di tutto il processo educativo.
Si doveva cominciare e concludere l'attività scolastica con una preghiera e, se l'insegnante non se la sentiva incaricava il capoclasse o un'altro insegnante di farlo.
Con il nuovo concordato la religione cattolica ha perso la caratteristica, che prima aveva, di religione di stato e l'insegnamento relativo alla religione cattolica è stato concentrato nelle due ore facoltative.
Queste ore facoltative inoltre non dovevano avere caratteristica di catechesi, che veniva demandata alle parrocchie, ma doveva avere un'impronta culturale.
Gli insegnanti statali sono tenuti a rispettare programmi e leggi dello stato e non possono arbitrariamente imporre il loro credo.
Io, come maestra elementare, ho sempre rispettato queste disposizioni, concentrando nelle due ore di religione cattolica, a cui di solito partecipava tutta la classe, la presentazione dei contenuti religiosi. Poi, per la catechesi, sono diventata catechista e mi incontro con i miei alunni in parrocchia per approfondire con loro i contenuti della religione cattolica.
2007-03-25 05:35:24
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answer #6
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answered by Donatella B 6
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A me sembra una buona scusa. Dimentichi che ci sono genitori atei o agnostici che vogliono educare i figli secondo la loro opinione e non è giusto che la maestra (figura importante per i bambini) funga da contraddittorio. E poi sinceramente, se il bambino vuole sapere del natale non lo deve certo imparare a scuola cosa significa ma può chiederlo ai suoi...A te piacerebbe che le maestre dicessero ai bambini che Dio non esiste? Direi di no, riflettici sopra. Ciao
2007-03-25 04:38:43
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answer #7
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answered by Tranen 3
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Non ci sono solo tdg o musulmani nella scuole italiane!
Ci sono anche figli di Atei, protestanti Italiani che non fanno sentire la loro voce, ma "subiscono" un'insegnamento ai loro figli contrario al loro credo!
Di questi faccio parte anch'io: non me la sento di togliere mio figlio nell'ora di religione NOTA BENE: A L'ASILO, sarebbe rimasto solo ed emarginato! Ti sembra giusto??????
Io sono per la libertà religiosa e non mi oppongo so che la scuola è fatta così e mi adeguo! Ma ho tanta rabbia tendro quando vedo mio figlio tornare a casa con dogmi inculcati, (il mio lavoro è di rimuoverli). Ho tanta rabbia quando la scuola si confessa LAICA e non lo è!
ho tanta rabbia perché, altri, decidono di mettere in testa a mio figlio ciò che voglio evitare!!!!
Sono del parere che la propria fede si debba esercitare nei luoghi rispettivi di culti e non nelle scuole!!!!!!
2007-03-25 06:11:50
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answer #8
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answered by ? 7
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Una mia personale riflessione :
-Se andare controcorrente fosse troppo faticoso ?
-Siamo sicuri di conoscere la Nostra Fede?
-Abbiamo il Coraggio di testimoniaLa?
-E se per qualche insegnante non insegnarla a fondo fosse considerato tempo recuperato ad altre materie "più importanti "nel curriculum scolastico?(Si può erroneamente pensare che c'e' la parrocchia che deve pensare a questo)
Quale responsabilitàààààààààààààààà.Ciao
P.S. Le famiglie alla fine dell'anno scolastico per l'anno successivo,devono per legge compilare l'adesione all'insegnamento della R.C. altrimenti possono avvalersi dell'insegnamento alternativo alla R.C.
Detto, formulato e sottoscritto questo, non ci sono scusanti e giri di parole :o si sceglie e quindi si studia(e si deve studiare bene) la Religione Cattolica ,o non si studia e si opta per l'Insegnamento Alternativo alla R.C.
L'insegnante non e' obbligato ad insegnare R.C. ,ma se opta per l'insegnamento, e' obbligata a fare bene il suo dovere perche' rientra nei suoi compiti educativi scelti.
Questa la Legge alla quale si devono attenere insegnanti e alunni.
2007-03-25 05:26:09
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answer #9
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answered by Mimì 7
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E' che l' Italia e' ancora una republica secolare :-)
Una rivoluzione in senso catto/talibano , risolverebbe la situazione nel senso da te auspicato .
Per ora vale il detto ; " Accontentati di quello che passa la parocchia " .
2007-03-25 03:58:49
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answer #10
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answered by Marxx 6
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