Ciao.
Spero di aver interpretato bene la tua domanda, intendendo per "Pace" quella che il senso comune gli da ...
ll termine “pace” rimane un termine ambiguo, carico non raramente di un potenziale ideologico, interpretabile, come di solito accade per le parole piu’ ricche, in modi molto diversi; e’ una parola che puo’ essere messa al servizio di Cristo come al servizio del male.
Pace e’ una parola spesso violentata, depotenziata, ridotta, perche’ la logica della storia sarebbe quella della sopraffazione e della violenza.
La pace e’ dunque problematica.
L’ordinamento della pace internazionale e’ il comandamento di Dio per noi.
Ma la pace come ordine di Dio e’ sottoposta nella storia a due condizioni: quella della VERITA’ e della GIUSTIZIA.
Non si puo’ avere una pace fondata sulla menzogna e sul torto; non e’ questa la pace che va mantenuta, ma la pace di Dio, fondata sulla "remissione dei peccati" e percio’ sulla coscienza del limite a cui e’ sottoposta ogni costruzione umana.
Qual’e’ dunque la radice della pace?
Deve esserci pace perche’ c’e’ Cristo nel mondo. La pace e’ fondata sulla presenza di Cristo che diventa il nodo indissolubile che lega gli uomini.
Dio non sta dove io lo voglio vedere, ma dove Egli si rivela e ci dice che la vita e’ anima, anzi "ogni uomo e’ la vita", percio’ non devo far violenza a nessun essere vivente.
Il problema della pace porta alla domanda: “Come viene la pace?”
La pace e’ lo “straordinario” della vita cristiana: “Beati quelli che adoperano per la pace, perche’ saranno chiamati figli di Dio!” (Mt 5,9)
Innanzitutto le beatitudini non rappresentano un programma politico o sociale, ma sono un appello per portare l’uomo alla salvezza: rinunciare a una “propria” giustizia, e alla “propria” dignita’ per partecipare alle difficolta’ degli altri, con un amore irresistibile per i piccoli, gli ammalati, i miserabili, gli umiliati e gli oltraggiati, per quelli che subiscono ingiustizie, per tutti quelli che si
tormentano e si preoccupano.
Le beatitudini evangeliche ci chiamano alla pace; ma cio’ implica “NON” accontentarsi della pace ricevuta: è un “DOVER” operare per ridarle forza e vigore, ACCETTANDO DI PAGARE DI PERSONA. ("dover operare per .." = "mettersi in mezzo, in gioco")
Se lo scopo del male e’ riconoscibile nel generare altro male, l’unica possibilita’ di resistenza e’ identificata nel rifiuto di una reazione cieca che peggiori la situazione.
La novita’ di Gesu’ sta nel porre accanto alla non resistenza il principio dell’amore per il nemico che rappresenta uno “scandalo insopportabile non solo per l’uomo naturale”. Io non posso comportarmi da discepolo nel momento in cui mi trovo di fronte al fratello, e in modo diverso quando sono di fronte al nemico.
Gesu’ mi comanda l’amore per il nemico perche’ “quello” e’ il Suo amore.
Attraverso “questo” amore il discepolo condivide il destino della passione di Gesu’ stesso e cosi’ lo straordinario coincide con la croce, con quella morte che rappresenta la vittoria sulla morte.
“Il posto del cristiano non e’ l’isolamento di una vita claustrale, ma lo stare in mezzo ai nemici. Li’ si svolge il suo compito e il suo lavoro."
"Il Regno si compira’ in mezzo ai tuoi nemici. E chi non vuol sopportare questo non vuol appartenere al Regno di Cristo, ma preferisce restare in mezzo ad amici; non vuol stare in mezzo
ai malvagi, ma alla gente pia. Ma se Cristo avesse fatto ciò, chi mai si sarebbe salvato?”.
Seguire Gesu’ comporta una conversione continua, con lo sguardo rivolto a Colui che solo ci puo’ indicare la via del bene.
Tale conversione deve essere sperimentata su se stessi, mai pretesa dagli altri.
Solo cosi’ e’ possibile l’irruzione dello straordinario nella vita del mondo. La conversione diventa rifiuto di sottoporre l’altro al mio giudizio, ma in tal modo e’ affermata la verita’ di un unico giudizio
sulla storia: quello di Dio.
La pace come operare per la giustizia rientra nelle condizioni che l’uomo ha la responsabilita’ di creare come espressione concreta della sua fede e della credibilita’ della sua testimonianza.
Riporto una frase di "D. Bonhoeffer":
“Fare ed osare non una cosa qualsiasi, ma il giusto.
Non ondeggiare nelle possibilita’, ma afferrare coraggiosamente il reale non nella fuga dei pensieri, solo nell’azione e’ la liberta’.
Lascia il pavido esitare ed entra nella tempesta degli eventi sostenuto solo dal comandamento di Dio e dalla tua fede e la liberta’ accogliera’ giubilando il tuo spirito”.
("D. Bonhoeffer", pastore protestante e teologo, vicinissimo alla fede cattolica. La sua opposizione al Nazismo lo ha portato al carcere e ad essere ucciso per la sua fede nel 1945)
Temendo che questo "lenzuolo" non lo legga nessuno, ti auguro una serena notte.
Ciao
Fra
2007-03-24 12:58:07
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answer #1
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answered by FraS 4
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La pace è amare incondizionatamente il nostro prossimo.
Incondizionatamente sì, ma senza forzare.
Gesù Cristo predicava nelle città, ma se in una di esse non lo ascoltavano, proseguiva semplicemente il suo cammino.
2007-03-24 17:37:06
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answer #2
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answered by Anonymous
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La Pace … un dono che può e deve scaturire dal cuore di tutti. Il sogno dei popoli in tutti i tempi. Sarebbe bello potersi finalmente dare la mano e camminare insieme con la gioia che sgorga dal più profondo dell'animo. Mi viene da pensare che l'uomo ha un'indole malvagia e una naturale inclinazione a tentare di raggiungere o accrescere il potere calpestando qualsiasi sentimento e schiacciando la propria parte migliore. Forse con la coscienza delle sofferenze e del dolore che provoca la guerra, con l'aiuto di donne e uomini pieni di amore e speranza si potrà , forse, in un futuro creare un mondo migliore. Il pessimismo però si impone di fronte a ciò che è successo in passato e sta accadendo nel presente.La speranza di un mondo di pace, però è giusto che venga coltivata.
2007-03-24 17:40:31
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answer #3
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answered by Roberta 4
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averla nel cuore,perdonare chi ti ha offeso,altrimenti il rancore ti logora e ti lega di più a chi ti ha fatto male,poi è una attitudine di cuore,la pace dobbiamo imparare a tenerla e non a farcela rubare. Pace a tutti.
2007-03-24 18:15:28
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answer #4
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answered by Sil.Rho. Dio è immensamente ok! 7
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quando si sta bene con se stessi,stare bene con gli altri poi non è un problema......... è PACE.
2007-03-24 18:04:10
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answer #5
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answered by nuky r 1
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per me è anche stare in pace con Dio,evitare le liti ,che non buttino bombe ecc.
2007-03-24 19:50:21
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answer #6
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answered by Sunday 7
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E' chiaro che la pace è una situazione di serenità, in cui non vi sono guerre o conflitti. Il problema è come raggiungerla. Io penso che in un futuro la pace si possa realizzare pienamente, ma ciò richiede una crescita degli uomini. Finchè non si supereranno i conflitti interni (odio, egoismo, ecc) la pace non si potrà raggiungere.
2007-03-24 19:23:07
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answer #7
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answered by Ambro 2
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per me' la pace e' quando c'e' la salute il lavoro la serenita' in famiglia , l'armonia ,la comprensione ,,sentire solo cose buone e vedere il sorriso,, anche nei visi di quelli che ci vogliono male
2007-03-24 19:11:54
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answer #8
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answered by Anonymous
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la pace e quella intesa di comunione , anche se diversa formazione , credo e confessione, ma rispetto dell'essere tutti fratelli sul pianeta terra........
2007-03-24 18:33:16
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answer #9
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answered by Innocenza d 2
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Provate a leggere qui:
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_12946.html
ma leggetelo davvero, fino alla fine.
Ci renderemo conto che siamo TUTTI imbrogliati da un Potere che vuole il Potere ad ogni costo, ma che se ci uniamo almeno in questo sogno di Pace, senza disperare che possa mai verificarsi perchè l'uomo è cattivo, sono convinto che le cose muteranno.
La Pace inizia da dentro noi stessi, specie quando si comprende che è inutile schierarsi PRO o CONTRO, perchè questo fa il gioco dei Signori del Potere.
Ci mettono l'uno contro l'altro per dividerci e cinvincerci che la guerra è necessaria.
Non lo è, e non lo è mai stata. E' stata solo creata apposta, con scuse ben deliberate, apposta.
Uniamo ci a non volere guerre!
Grazie a chi avrà fatto lo sforzo di leggere, e di CAPIRE ciò che ha letto.
2007-03-24 18:30:36
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answer #10
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answered by roberto 3
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