Suprema divinità del pantheon greco. Il suo nome e il suo culto hanno riscontro in parecchi popoli della comune stirpe indoeuropea, come i Romani (Iuppiter), gli Indiani (Dyauspitar), gli Illiri (Deipatyros) e i Germani (Tyr). All'origine personificazione dell'elemento luminoso (tale appunto è il significato implicito del nome), nell'ambito greco Zeus, in progresso di tempo e per effetto dell'ordinamento gerarchico nel campo religioso attuato soprattutto dai poeti epici, divenne il nume supremo, il padre e il sovrano temuto dall'infinita varietà di dei e il regolatore onnipresente delle alterne vicende del mondo fisico e delle attività dei mortali. Lo si venerava ovunque nell'Ellade e nelle colonie, ma particolarmente a Dodona, a Olimpia, a Creta, ove sarebbe nato, in Tessaglia e in Arcadia. Sedi a lui sacre erano le cime dei monti, dell'Ida nella Troade e in Creta, del Liceo, del Pelio, dell'Imetto, dell'Eta, ecc. e, principalmente, dell'Olimpo, dall'alto del quale, celato da nubi perpetue, vigilava sulla vita degli uomini e regolava i fenomeni atmosferici. Insieme con il potere dei fulmini, dei tuoni, delle tempeste e delle piogge, aveva la tutela delle istituzioni e dell'ordine sociale delle comunità umane. Patrono delle famiglie, delle associazioni gentilizie (Phrátrios), delle assemblee, dei mercati, delle città (Poliéus), dello Stato nei suoi diversi regimi, dell'unità nazionale delle genti greche (Panellenios), era garante dell'ordinato svolgimento della vita civile come ispiratore e consigliere dei governanti, re o capi politici, difensore della libertà e dell'integrità del popolo (Eleuthérios e Soter), custode della lealtà dei patti, dei giuramenti (Hórkios), del rispetto dell'ospitalità (Xénios) e dell'osservanza inflessibile della giustizia. Presiedeva inoltre ai giochi ginnici, olimpici e nemei, e a numerosi oracoli, fra cui quelli di Dodona, di Olimpia e dell'oasi di Siwa. La smisurata potenza aveva come solo limite la legge ineluttabile del Fato, della quale appariva sottomesso esecutore. La complessa e preminente divinità di Zeus favorì una grande fioritura di miti sulla sua origine e sulle sue vicende. Lo si immaginò figlio di Crono e di Rea, sottratto dalla madre alla crudeltà del padre, che divorava i figli appena nati perché non gli togliessero il potere, e allevato di nascosto in una grotta del monte Ida in Creta dalla ninfa Adrastea con il latte della capra Amaltea, mentre lo strepito dei Cureti danzanti copriva i suoi vagiti. Fattosi adulto, spodestò il padre e si insediò al suo posto sull'Olimpo, che difese vittoriosamente dai Titani e dai Giganti. Sposo di Era, molteplici leggende lo facevano protagonista di fugaci ma prolifiche avventure d'amore con altre dee e con donne mortali. Fra le dee amò Maia, che gli generò Ermete, Latona, da cui ebbe Apollo e Artemide, Mnemosine, che procreò le Muse, Temi, Dione, Demetra, ecc., oltre a numerose oceanine e ninfe. Alle donne mortali si unì sotto sembianze diverse e, spesso, di animale: trasformato in uomo con Semele, come pioggia d'oro con Danae, con l'aspetto del marito con Alcmena, sotto forma di toro con Europa, di cigno con Leda, ecc. Onorato in tutta l'Ellade con molteplici feste solenni (in Atene con le bufonie, con le diasie, con le olimpie), nel corso dei secoli, sulla scorta della rappresentazione abbozzata da Eschilo e da Pindaro, assunse via via un carattere monoteistico, che appare ben definito nell'inno a lui dedicato dallo stoico Cleante. Dai Romani venne assimilato a Giove. Le più antiche raffigurazioni del dio sembra siano da riconoscere in statuette di guerriero dai gesti enfatici e minacciosi, rinvenute presso i grandi centri arcaici del culto, quali i santuari di Dodona e di Olimpia. Zeus appare spesso rappresentato accanto a Era, in occasione delle nozze sacre, e più tardi, a partire dal VI sec. a.C., in lotta con i Giganti, armato di folgore sul carro da combattimento. Numerose rappresentazioni lo ritraggono nel concilio degli dei o nel momento della nascita di Atena; in seguito la sua figura, barbata e stante, si distacca progressivamente dalle altre divinità per assumere atteggiamenti solenni, di potente distacco e di olimpica serenità. Sul finire dell'arcaismo, il bronzetto di Dodona, ora ai Musei di Berlino, sembra preludere alla grande statuaria dell'età classica che raggiunge con Fidia la massima espressione di sovranità, destinata a influenzare tutte le figurazioni successive. In età ellenistica divengono più frequenti le ripetizioni di miti amorosi; quali il ratto di Ganimede e di Europa, mentre si delinea il decadere della fortuna iconografica di Zeus, destinata a trovare, nella sua interpretazione più maestosa, un nuovo vigore e significato nella concezione del Giove romano.
2007-03-23 11:06:19
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answer #1
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answered by Anonymous
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Zeus (in greco Ζεύς) è una figura della mitologia greca, era figlio di Crono e di Rea
Zeus nacque a Creta, secondo Omero era il figlio primogenito, mentre Esiodo lo indica come terzogenito; venne nascosto dalla madre in una grotta del monte Ditte, in quanto Crono era solito mangiare i propri figli, per evitare l'avverarsi della profezia che lo voleva destituito da un proprio figlio. Fu nutrito dalla capra Amaltea e custodito dai Cureti, che fecero in modo che i suoi vagiti non potessero essere uditi. Divenuto adulto, detronizzò il padre, con l'aiuto della madre Rea, nel corso di una guerra durata dieci anni. A lui si allearono i Giganti e gli Ecatonchiri.
Divise con un sorteggio il regno del padre tra i fratelli: Ade ottenne il mondo sotterraneo, Poseidone le acque interne e del mare, mentre Zeus ebbe il potere sul cielo. Tutti e tre erano interessati alla Terra e all'Olimpo .
La prima sposa di Zeus fu Metide. Appena rimase incinta, Urano e Gea avvisarono Zeus che, se fosse nato un maschio, questo avrebbe detronizzato il padre. Zeus ingoiò immediatamente Metide, ma il figlio di lei nacque comunque: fu la dea Atena. La seconda sposa fu Temi. La terza moglie fu Eurinome. Successivamente Zeus si unì a sua sorella, Demetra, che diede al mondo Persefone. Quindi fu la volta di Mnemosine, che diede alla luce le Muse, quindi toccò a Leto, da cui nacquero Apollo e Artemide. Alla fine fu Era a divenire moglie di Zeus. Questo è l'ordine dei matrimoni di Zeus come ci è stato tramandato da Esiodo.
In origine Zeus era il dio dei fenomeni atmosferici, che ripuliva il cielo o lo copriva di nuvole, dispensava la pioggia e scagliava i fulmini.
Zeus non era un dio creatore, ma un dio padre (pater familias), capo e protettore della famiglia degli uomini.
La figura di Zeus si identifica in molte altre mitologie: Giove presso i romani, il Dyaus Pitar degli ariani che scesero nell'India, il Thor germanico, il Deypatyros degli illirici. Come ha osservato Ralph Waldo Emerson nel suo saggio Le opere e i giorni, Zeus e i suoi sinonimi sopraelencati rimandano al latino dies e comunque all'idea del giorno e della luce del sole.
2007-03-23 09:48:44
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answer #2
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answered by Anonymous
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ti ho trovato qualcosa ma se vuoi domani posso mandarti qualche altra cosa.
Se cerchi in internet sotto Zeus su un motore di ricerca vedrai trovi tutto quello che cerchi.
Zeus (in greco: nominativo: Ζεύς Zeús, genitivo: Διός Diós), è il re dei dii, del righello del supporto Olympus e del dio del cielo e del tuono, in mitologia greca. I suoi simboli sono il thunderbolt, toro, aquila e la quercia. Oltre che la sua eredità indoeuropea, lo Zeus classico inoltre deriva determinate caratteristiche iconographic dalle colture del Medio Oriente antico, quale lo scepter. Zeus è previsto dagli artisti greci particolarmente in due pose: levarsi in piedi, progredente in avanti un thunderbolt livellato nel suo destro alzato e messo nel majesty.
Il figlio di Cronus e di Rhea, era il più giovane dei suoi fratelli germani. È stato sposato a Hera nella maggior parte delle tradizioni, anche se all'oracolo di Dodona il suo consort era Dione: secondo il Iliad, è il padre di Aphrodite da Dione. Di conseguenza, è conosciuto per i suoi escapades erotic, compreso un rapporto pederastic, con Ganymede. I suoi trysts hanno provocato molti prole famosa, compresi Athena, Apollo e Artemis, Hermes, Persephone (da Demeter), Dionysus, Perseus, Heracles, Helen, Minos ed i Muses (da Mnemosyne); da Hera si dice solitamente per generare Ares, Hebe e Hephaestus
Ciao e fammi sapere come è andata.
2007-03-23 09:46:45
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answer #3
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answered by serena.panerati 2
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