English Deutsch Français Italiano Español Português 繁體中文 Bahasa Indonesia Tiếng Việt ภาษาไทย
Tutte le categorie

23 risposte

Non è assolutamente vero!!!!
Ci sono persone con sensibilità zero come in tutti i tipi di rapporto...il fatto di generalizzare è una prerogativa di chi non conosce questo ambiente e si immagina tutti i gay della terra sorridenti che si tengono per mano e raccolgono margherite.....
Ma che palle e che tristezza...questi sono dei preconcetti!!!!

2007-03-25 19:41:05 · answer #1 · answered by SUPER 5 · 0 1

Devi contestualizzarlo. Tale mito non viene da una società "femminile", ma da una società maschilista eterosessuale. Il modello eterosessuale (a cui gli eterosessuali possono aderire o meno) è un maschio che più è virile, più è forte, più è limitato mentalmente (pratico, cinico, ecc.), più è anaffettivo...tanto più sarà "degno".
In questa mentalità, dire che un maschio omosessuale è tanto carino, dolce, sensibile, debole, introverso, non è un complimento, ma l'ennesimo tentativo di allontanare il più possibile i maschi gay dal concetto stesso di "maschio", di modo da non poter minacciare l'insicura, traballante e fobica sessualità di alcuni maschi omofobi.
Come dire: "Io non sarò mai così, non mi somiglia."
Secondo te perché le espressioni dell'omosessualità danno tanto fastidio a questi signori? Perché sono disgustati da gay felici (anzi, peggio: fieri!), che magari girano tranquilli per mano coi fidanzati?
Perché li costringe a ragionare, li mette di fronte ad una realtà che gli dice: "Guardate che questi sono maschi normalissimi che fanno una vita normale, proprio come voi."

2007-03-23 15:58:12 · answer #2 · answered by Anonymous · 12 3

tutte le persone che hanno sofferto, per un motivo o per l'altro (un lutto nell'età dello sviluppo, avere subito una violenza, paura di essere omosessuli, fare del male a qualcuno per sbaglio in un incidente stradale ecc. ecc. ecc.) sono vittime di pensieri ossessivi che fanno pensare molto. .Quando in età più matura i probemi si risolvono ci si ritrova con un cervello più strutturato perchè più abituato a pensare pertanto diventano più sensibili alle cose.

Molti film e molta letteratura descrivono le sofferenze degli omosessuali, le quali, si manifestano sopratto nelle fase di autoaccettazione e in passato si manifestavano di più per la drammaticità del contesto sociale.

Un omosessuale cresciuto in un contesto favorevole (cioè in un ambiente in cui la sua omosessualità non è vista come una cosa negativa) è probabile che non sviluppi nessun tipo di sensibilità particolare.

Essere persone "sensibili" non vuol dire piangere inutilmante, offendersi per cose inutili, essere deboli.
....ma vedere le cose con una sensibilità maggiore, poter scorgere ciò che chi non è sensibile non vede o non coglie.

2007-03-24 09:36:31 · answer #3 · answered by O.G. 4 · 3 0

Perché si amplifica il timore del rispecchiamento... vedendo la propria immagine duplicata, gli "altri" spesso fuggono idealmente col cervello: ma non è vero che noi omosessuali siamo più sensibili, siamo perfettamente identici, senza alcuna "alterità" o "privilegio" che ci faccia percepire strani "emotoni" (particella dell'emotività).
Naturalmente, visto che la vessazione è all'ordine del giorno, è possibile che si manifesti più capacità critica, che viene con l'allenamento quotidiano, ma non perché geneticamente predisposti ad essere migliori...ecco, semplicemente, come tutti, abbiamo la possibilità di essere o più comprensivi o più zitelle acide...come tutti...del resto.
E' l'immagine prefissata ed interposta dalla sub-cultura attuale, che deve una volta per tutte infrangersi.

2007-03-23 17:28:18 · answer #4 · answered by capocantiere 3 · 5 2

quanto mi fanno ridere le risposte che danno...
siamo più femminili, sensibili e così via...
ahahahaha che stronzate...
il problema è che si notano solo le checche isteriche.
noleggiatevi un film porno gay e vedete quanto siamo virili.

X lana... se vuoi per te faccio un' eccezione , ti trombo e vedi quanto sono effeminato.... e sensibile....

2007-03-24 20:22:30 · answer #5 · answered by Stefano 2 · 2 1

ah..non lo so..io ne conosco alcuni così s.tr.o.n.z.o.n.i!!! Hai detto bene...è solo uno dei soliti luoghi comuni!!! Come ci sono etero c.a.z.z.o.n.i., ci sono omosessuali c....ioni!!! IH!IH!IH!

2007-03-24 02:58:37 · answer #6 · answered by aishal68zz 6 · 3 2

ma chi la detto?

2007-03-23 18:05:08 · answer #7 · answered by * L@ur3nt * 5 · 4 3

Beh...di tanti pregiudizi infondati negativi teniamoce uno altrettanto infondato ma postivo! No?

2007-03-25 15:46:46 · answer #8 · answered by Anonymous · 1 1

Come hanno detto fefj e tycooko, si tratta in realtà di un modo subdolo per insultare i gay (maschi: quando mai hai sentito dire che le lesbiche sono "sensibili"??) dando loro delle femminucce.
Alla base dell'omofobia c'è, come dice bene tyco, il semplicissimo e becerissimo maschilismo - ereditato da quando eravamo scimmie - che vede l'atto sessuale e in particolare la penetrazione come una affermazione di dominio: chi penetra è il dominante, il vincente, chi viene penetrato è il dominato, il perdente, l'umiliato.
(Basta pensare a tutte le metafore presenti nelle varie lingue che riguardano la penetrazione: "metterlo/prenderlo in quel posto", "essere fottuti", ecc.)
Ecco perché da una parte l'omosessuale maschio è temuto (vedi le battute sul tenere le spalle al muro, mettere le mutande di latta ecc) - in quanto possibile umiliatore del maschio - dall'altra è deriso (come rottinc.., busòne, buco, ecc) perché, come penetrato, è considerato perdente, debole, sottomesso, insomma una donna.
E dunque per insultarlo, in maniera greve o in maniera sottile, gli si dà della donna. E quando si finge ipocritamente di volergli trovare un pregio, gli si trova quello più stereotipicamente femminile, la "sensibilitài".

Il discorso sulle lesbiche invece è diverso, quelle sono soggette a moltissimi altri luoghi comuni, molto diversi, ma sempre - SEMPRE - originati dall'impostazione maschilista della società.

2007-03-24 05:46:47 · answer #9 · answered by il_bue 5 · 2 2

Perchè i luoghi comuni servono a colmare l'attesa donandole una parvenza di senso. Disporre di un mondo codificato ci fa illudere che quelle codificazioni, valicando ogni individualità, rispondano al vero oggettivo. Sono verità di comodo che di vero hanno solo la comodità. Saluti.

2007-03-23 16:16:03 · answer #10 · answered by Pimpi 6 · 2 2

fedest.com, questions and answers