si può considerare un sintomo di anarchia proporre un rapporto d'amore che si riveli inconsueto, ma non mancante di rispetto?
e' da ritenersi dogmatico e fuorviante invitare le persone di cultura a considerare anche gli eventi non troppo schematizzati dal passato, per cui innovativi, ma non per questo motivo necessariamente sovversivi?
per inconsueto intendo semplicemente che non rientra nello schema tradizionale o culturale divulgato e in qualche modo approvato.. per esempio fra due persone di cultura molto diversa, del tipo Einstein e Marylin Monroe, oppure del tipo un sacerdote che naturalmente rinuncia ai voti ed una esponente politica regale; o anche una coppia di omosex di sesso biologico opposto, oppure quella più discussa di lui\lei ricchissimi e lui\lei poverissimi, ma identici nella spiritualità, del tipo film <>, ecc...
2007-03-23
08:42:24
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5 risposte
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inviata da
rockpopmetal
3
in
Arte e cultura
➔ Filosofia
mi riferisco ad una mentalità che non ipotizza l'anarchia come un processo di crisi e di rielaborazione dei valori ma solo come disgregazione e perdita dei valori e quindi di rifiuto alle situazioni che di per sè sono sintomo di rielaborazione di un principio affermato..
2007-03-23
22:40:55 ·
update #1
Etimologia
La parola anarchia deriva dal greco αναρχία (anarchia), che significa "senza governante" (an- significa "senza", la radice arch- può essere tradotta con "governo o dominio").
In origine la parola veniva usata in senso dispregiativo, per indicare il disordine, il caos, l'assenza di armonia. In tal senso la utilizzava anche William Godwin, oggi ritenuto il primo pensatore anarchico. Gli anarchici però attribuiscono a questo termine un altro significato, cioè quello di un nuovo ordine che si contrappone al caos selvaggio dell'autorità, un tipo di società basato sull'orizzontalità che crea armonia. Il primo a utilizzare la parola anarchia in tal senso fu Pierre-Joseph Proudhon.
da sito wikipedia
2007-03-23
22:52:16 ·
update #2