Ho aperto una piccola libreria ("pura", cioè vendo solo ed esclusivamente libri , niente scolastici e niente cartoleria) in uno dei peggiori quartieri popolari della periferia romana.
Iniziativa meritoria, soprattutto perchè leggere è ormai, purtroppo, diventata un'abitudine sempre meno diffusa (e soprattutto fra le classi popolari).
Inoltre, ho pure l'ambizione di offrire al quartiere non solo "commercio di libri" ma anche un interessante calendario di inziative più o meno legate a questi (dibattiti con autori ed editori, seminari, rassegne varie etc).
La burocrazia mi tormenta e sono costretto a subire la paurosa concorrenza di iper-mega-supermercati, che ovviamente vendono anche libri ma con sconti e promozioni per me, piccolissimo bottegaio, assolutamente impossibili da praticare.
Insoma, noi piccoli librai siamo a rischio estinzione; e vi assicuro che la nostra già pessima società non potrà guadagnarci nulla di buono...
2007-03-23
06:08:51
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6 risposte
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inviata da
Anonymous
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Società e culture
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