ci sono due scuole di pensiero:una si basa sul fatto che i cano siano discendenti dei lupi e usa la logica del capobranco-la più diffusa-che usa degli approcci di prevaricazione.l altra crede che il cane è una razza a parte e non bisogna mai entrarci in conflitto attraverso comportamenti violenti ma premiare in caso di comportamento positivo e essere indifferenti ai comportamenti da non accettareper indurre il cane a muoversi verso il padrone da sè senza esserne costretto con "violenza"o comunque per paura.ecco perchè alcuni libri consigliano di usare lo stesso linguaggio del cane per creare la gerarchia del capobranco e altri si approcciano con autorevolezza sfruttando le peculiarità umane-come l accesso primario ai cibi -come attrattivo per indurre il cane a avvicinarsi a noi.diciamo che la teoria dei "lupi"è la più conosciuta ma anche sorpassata rispetto ad altri mezzi di approccio,anche se non è detto che alcune regole base se messe in atto sono sempre molto efficaci per stabilire un rapporto,comunque è un pò come per i bimbi:si può reprimerli insegnandogli che un azione cattiva può scatenare la violenza dei superiori,o insegnargli a vivere nella consapevolezza delle conseguenze-conosciute -delle loro azioni.
2007-03-23 11:22:39
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answer #1
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answered by Anonymous
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Io ti posso dire di evitare tutti quei libri ke ti dicono di utilizzare strattoni al guinzaglio o roba del genere
ti consiglio inoltre di visitare questi due siti
www.waggingweb.com
www.dallapartedelcane.it
come libri vanno benissimo quelli della Fennel, ti consiglio anke Bruce Fogle, Nicholas Dodman, Turid Rugaas, Alexa Capra, Valeria Rossi e Lorella Notari (citando alcuni degli autori di libri sui cani ke ho)
2007-03-23 13:12:21
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answer #2
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answered by Anonymous
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Capisco il tuo problema... Ti consiglio la regola dei cinque minuti... in effetti, ci sono molte teorie ma , secondo me, la migliore è quella espressa nei libri di Jan Fennel "Ascolta il tuo cane" e "Sai comunicane". Sono utilissimi e, secondo me, sarebbe la risposta giusta. C'è di tutto e di più, io li ho letti e il rapporto con la mia cucciola è profondamente migliorato! Buona fortuna!
2007-03-23 12:37:12
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answer #3
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answered by ♥goldenina_4ever♥ 2
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Non sono un allevatore di cani ma ho studiato etologia. Forse ti può essere utile tenere a mente questi principi generali per l'apprendimento associativo (quello del cane di Pavlov...)
- l'intervallo tra risposta e stimolo deve essere breve (da pochi secondi a qualche minuto) (cioè non punire il tuo cane per una cosa che ha fatto un'ora prima perchè non è capace di associare la punizione al fatto in questione)
- l'apprendimento è tanto più veloce quanto rinforzo è maggiore
- diminuisci o elimina il rinforzo se non avviene la risposta desiderata (cioè non premiare lo stesso il tuo cane se non fa come gli dici)
e preciso che non c'è bisogno di usare una punizione per estinguere comportamenti indesiderati negli animali ma basta semplicemente NON PREMIARE quel comportamento (quindi non ti accanire col cane anche se ti fa arrabbiare)
Inoltre ricordati che è inutile parlare col cane, tipo facendo discorsi filosofici (benchè ci piaccia tanto che ci ascolti), in quanto si stima che i comandi appresi da un cane consistono circa di una cinquantina o poco più di parole (di cui è importante soprattutto il tono)
Ciao e spero di esserti stato un minimo utile
2007-03-23 10:59:25
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answer #4
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answered by eopteryx 3
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la cosa peggiore è sicuramente quella di "mischiare" i metodi di educazione, non per nulla quando ci si iscrive ad un corso di educazione cinofila è importante siano presenti tutti i membri del nucleo familiare così che poi tutti adottino con il cane gli stessi atteggiamenti.
Secondo la mia esperienza dipende molto dal tipo di cane, se hai un cane aggressivo e temerario forse qualche strattone con no non gli farà male se invece come me hai un pauroso Golden è sicuramente meglio usare tanta pazienza e biscottinid i premio incentivando il comportamento giusto.
2007-03-23 10:42:36
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answer #5
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answered by Chicco T 3
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be'...ogni cane ha il suo particolare carattere quindi il manuale della perfetta educazione credo non esista.sta all'abilità e alla sensibilità del padrone capire il proprio cucciolo,rendersi conto se è un tipo che sgridandolo riconosce l'autorità (e allora il no secco è d'aiuto) o se invece è il tipo che più lo sgridi più si incaponisce a fare quello che gli è proibito pur di attirare l'attenzione. (e allora ignorandolo si ottiene di più) provare,provare,provare...e soprattutto osservare le reazioni...i cani sono come noi,vanno presi per il loro verso...ciao!
2007-03-23 10:35:35
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answer #6
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answered by tiffany1980 6
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leggi troppo.
2007-03-24 05:19:09
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answer #7
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answered by Anonymous
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Normalmente chi scrive i manuali ha avuto esperienze diverse e con razze diverse, ma un manuale va usato seguito solo a grandi linee, piu' che altro bisogna vedere come' il nostro cucciolo e cosa e' funziona con lui.
Ho allevato molti cani (9) e dalle razze piu' disparate per anni: Samoiedo, Labrador, Yorkshire nano, Pastore tedesco, e bastardini.
Al ritorno a casa non gli ho MAI ignorati (non so perche' nel tuo manuale dice di ignorarli)
In altre occasioni si, gli ho dovuti ignorare, ma casi eccezionalissimi.
Con i miei ha sempre funzionato il no secco in qualunque situazione, e' molto comodo perche' puoi interrompere un comportamento indesiderato anche da lontano , lo strattone al guinzaglio va benissimo (strattone si fa per dire, normalmente si educano i cuccioli, quindi non sara' mai forte), ma il guinzaglio l' ho usato solo nelle passeggiate.
Ricorda, piu' tempo dedicherai al tuo cane, piu' cose li insegnerai, piu' ne sarai gratificata.
Se ti servono altri consigli contatami quando vuoi.
Ciao
2007-03-23 11:05:24
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answer #8
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answered by Susy 5
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ognuno dice ciò che pensa
2007-03-23 10:43:47
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answer #9
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answered by kc 4
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