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Continuando a trattare l'omosessualità come una malattia o una devianza mentale, la chiesa ha messo in piedi comunità di recupero per omosessuali; in tali incontri si legge il vangelo, riuscendo ( secondo loro) a far tornare il "diverso " di nuovo una pecorella da rinchiudere nel recinto con il resto del gregge.Secondo voi se la chiesa continua a creare tali istituzoni si potrà mai pensare ad una accettazione dell'omosessualità da parte della comunità cristiana?

In un articolo sul tema che appare su “Rocca” (agosto 1981) Luigi Ciotti afferma: “La comunità cristiana non è ancora preparata ad accogliere nel suo interno gli omosessuali rispettando il loro modo di vita. Ci sono ancora troppi pregiudizi. Ma credo che, specialmente oggi, la realtà omosessuale sia una grossa provocazione per la Chiesa. Essa ci interroga, ci pone in discussione. Per vivere il Vangelo è fondamentale fare posto a tutti, mettere sempre l’uomo al primo posto, evitare discriminazioni. Dieci anni fa il Sinodo mondiale dei vescovi ricordava che l’azione per la giustizia è essenziale per la missione della Chiesa nel mondo. Fare posto a tutti nella Chiesa – e di preferenza a chi fa fatica – è un atto di giustizia e la giustizia non si fa solo con le parole.”

2007-03-22 22:36:04 · 6 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

6 risposte

eccoci, ci mancavano pure le comunità religiose a cercare di redimerci.
Quando capiranno che non siamo malati sarà troppo tardi.
Di sicuro ci sarebbe da farle inaugurare da molti ecclesiastici e da parecchie persone del clero. Li si che c'è un bel proliferare di omosessualità, ma soprattutto di sesso omosessuale.

E tutto questo grazie all'8 per mille? Credono di risolvere cosa? Io se aprono le comunità e uno mi vuole far entrare inizio a far nomi del clero e poi vediamo.
Cominciamo a tagliarli le gambe a questi perbenisti esaltati.

Cristo è stato messo in croce una seconda volta, e anche questa volta tradito dalla sua chiesa. Prima Pietro, ora la figura che lo rappresenta (Ratzi).

2007-03-24 07:45:40 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 0

io propongo di aprire comunità di recupero per il clero e per i bigotti,dal Papa in giu' fino all'ultima suora.il problema non è l'accettazione ma il rispetto e il libero arbitrio,cose che la chiesa cattolica disprezza ed ostacola,perchè con loro nelle coscenze dei credenti,lei non esisterebbe piu'.

2007-03-23 01:19:09 · answer #2 · answered by mspexit 4 · 1 0

non siamo tutti figli di Dio........ ma che rompono a fare sti preti.....dovrebbero aver la possibilità di sposarsi. Allora si che potrebbero veramente parlare di famiglia, capire i problemi dei figli.

E' come l'università e il lavoro
università = studi teologigi
lavoro= vita

è meglio tentare di spiegare un lavoro avendolo studiato o avendo fatto un po' del lavoro?

2007-03-22 22:45:43 · answer #3 · answered by kroywen1977 3 · 1 0

sarà per preti gay---
visto che molti!
la chiesa dovrebbe occuparsi di ben altre cose---

2007-03-22 22:40:07 · answer #4 · answered by keinze 7 · 1 0

problemi delle comunità se restano chiuse!

2007-03-22 23:00:34 · answer #5 · answered by acquaazzurra 5 · 0 0

ti rispondo con la mia domanda:http://it.answers.yahoo.com/question/index;_ylt=AnjstPVkZoZJggS_RUrOEH3wDQx.?qid=20070322121106AARvFa5

2007-03-22 22:43:18 · answer #6 · answered by Thalasse 5 · 0 0

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