Ciao! Guarda, ti presento alcune considerazioni personali che, in gran parte, sono risultato di esperienza in ambito di associazioni che si occupano dei diritti delle donne e di centro anti-violenza sulle donne.
Chiariamo, innanzitutto, che è ritengo estremamente scorretto impedire a qualcuno di portare i simboli religiosi che desidera, per carità! Su questo non si transige.
Il problema (che in parte ho vissuto in primo piano, per i motivi di cui sopra) non è tanto sul diritto di portare un simbolo religioso-culturale, quanto, propriamente, sul velo islamico in sè.
Purtroppo, il velo è quasi sempre...anzi, consentimi, sempre imposto alle donne.
Anche quando affermano che si tratta di una loro libera scelta, guarda, non è vero.
Nella maggior parte dei casi si tratta di una imposizione diretta e spesso violenta, perchè se poi vai a vedere la famiglia che ha alle spalle scopri che se non se lo mette il padre la piglia a schiaffi o la madre non le parla, le amiche col velo (magari le uniche che le lasciano frequentare) non la frquentano più, nel quartiere dove vive la guardano male... e questo nei casi più "soft", perchè in certe altre situazioni scopri minacce di morte (ricordo una ragazza che non era contenta di metterlo e voleva provare a non farlo, ed era stata incatenata dal padre in casa...dimmi tu), botte, emarginazione e così via...
Quando non si tratta di una imposizione diretta, si tratta comunque di una ragazza che viene fuori da una famiglia dove, però, fin da piccola, le hanno tartassato il cervello dicendole che se non se lo mette è una donnaccia, che le occidentali sono prostitute, che se non se lo mette poi gli uomini la violentano...
C'è anche da tener conto un'altra cosa: alle donne islamiche non è permesso di non sposarsi e, al contempo, è proibito sposare un uomo che non appartiene alla loro religione.
Nella maggior parte dei casi, soprattutto nel caso dei gruppi che immigrano in Europa, e fanno comunità stretta, è davvero dura trovare un uomo che ti sposi se non dimostri di essere una buona islamica estremamente osservante e, quindi, se non porti il velo.
Il velo è, per loro, garanzia di verginità è pudore e una donna, per essere "accettabile" dev'essere pura, casta e stare in casa.
Di conseguenza, anche chi accetta di metterlo passivamente o, addirittura, chi dichiara di averlo scelto in libertà, raramente compie una scelta in oggettiva libertà di pensiero, perchè, e mi dispiace dirlo, ma è esperienza piena e diretta, è difficile che una donna islamica sappia cos'è la libertà.
Tu devi paragonare la loro condizione di vita e le loro aspettative di vita alla condizione di una donna del medioevo: non ti è concesso niente, sei accettata solo in quanto moglie e solo se fai la brava, non vai in giro troppo (sai che devono chiedere il permesso al marito anche per uscire a far la spesa? No, dico, chiedere il PERMESSO...), sei fedele, ubbidiente, fai tanti figli e ti mantieni timorosamente vergognosa.
Il velo garantisce, almeno apparentemente, tutto questo, per loro.
Da un punto di vista prettamente fisico e oggettivo, inoltre, il velo impedisce di praticare molti sport anche importanti per la salute e rappresenta una scelta ideologica di rinuncia a tutta una serie di cose anche semplici come uscire al cinema con le amiche, andare a ballare (che non significa andare per forza a fare le "*****", ma semplicemente divertirsi in libertà in una serata serena), uscire la sera a bere un aperitivo (che può benissimo essere analcolico, eh), conoscere gente nuova...
Io non credo che una bambina di 12 anni, ma nemmeno una ragazzina di 18-20, che non ha mai vissuto tutto ciò che la vita le potrebbe offrire (se fosse un uomo o non volesse portare il velo o comportarsi da integralista islamica ) possa davvero, liberamente, in maturità e coscienza, decidere di dedicarsi ad uno stile di vita del genere, positivo o negativo che sia, ma comunque difficile.
E' una scleta di mille privazioni che richiederebbe una maturità ben diversa.
Ultima considerazione: grazie a questa legge, molte ragazze che erano costrette a portare il velo sono riuscite a trovare il modo di ribellarsi alla famiglia.
Per questo, sono favorevole a questa legge: ripeto, non per il concetto del simbolo religioso in sé, ma proprio, nella fattispece, perchè si parla del velo.
Ciao!
2007-03-22 05:32:18
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answer #1
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answered by Anonymous
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Chiacchiere inutili, perchè le ragioni di tanta liberalità sono altre. Un esempio?
Se fossero i maschi a dover portare il velo? Se gli tagliassero un pezzo d'uccello? Se li chiudessero in casa?
Risposta: scoppierebbe una rivolta mondiale. Invece sono donne per cui se sono schiave va benissimo.
Hanno la patata cucita, sono imbacuccate e non hanno espressione nel viso. Fate tanto casino per la pena di morte, ma per le donne possono pure interrarle e lapidarle a furor di popolo che non muovete un dito. Le ragazze rapite e costrette a botte e torture a prostituirsi se tornano in patria le cacciano o le ammazzano perchè ormai sono disonorate. Fate qualcosa per questo? Mai, perchè sono donne.
Morale: a scuola il velo non si porta, nè quello sui capelli, altrimenti le alunne potrebbero indossare il cappello, nè quelle con gli occhi coperti, altrimenti le ragazze possono andare col passamontagna. La legge è uguale per tutti. Poi fuori possono mettere il velo sui capelli ma non coprirsi il viso. Sapete che in Italia ci sono donne che portano il burca?
2007-03-22 11:27:53
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answer #8
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answered by Anonymous
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