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Diceva proust che noi viviamo davvero solo durante le REVERIES,..che sono i momenti in cui un piccolo èarticolare, una sensazione,... spesso un odore,.. ti riportano ad un altro periodo della tua vita che hai dimenticato.
Si dimentica perchè non è mentre facciamo le cose che viviamo realmente, ma solo durante il momento in cui una scintilla le riporta a galla nella nostra mente. all'inizio c'è solo la sensazione di aver già vissuto una situazione,...ma se si riesce a capire qual'è...allora un intero mondo si squaderna davanti a noi...

Ci siete mi ariusciti?? Qualche istruzione per l'uso??

2007-03-22 03:54:56 · 3 risposte · inviata da alice 2 in Arte e cultura Filosofia

Mmmmh,...mica male fin qui... x Pasquale: sì, dall'ultima parte della Recherche... merci, je suis satisfaite, continuez s'il vous plait!

2007-03-22 09:41:06 · update #1

3 risposte

Déjà-vu è l'oramai universale locuzione francese che nella nostra lingua suona come "già visto". Il dibattito contemporaneo sulla sua corretta traduzione/interpretazione/comprensione è apertissimo. Tralaltro davvero "affascinante".
Già visto? Già vissuto [Déjà-vecù]?
Una Semplice Variazione si identifica con una Complessa Ri-Valutazione del Significato.
Questo sul piano dello Statuto disciplinare Semantico/linguistico.
Se volessimo trattare del Rapporto tra Analisi Filosofica e Paramnesia Psicologica, il percorso traccerebbe molteplici cunei interpretativi:
_La dottrina del Falso Riconoscimento [paramnesia appunto]
_L'Evocazione o Ri-Evocazione dell'impatto Artistico/Creativo sul flusso emozionale di ogni fruitore [fantasie inconscie, sogni, immagini rielaborate, letture e/o letterature poetico-metafisiche, fiabe, desideri, bisogni sedati...]
_L'inganno Cordiale del Genio-Maligno Cartesiano, nelle Meditazioni Metafisiche, la vita è un Sogno o è Reale? [cogito ergo sum]
_Amnesie Progettuali Pregresse [pianificazioni dimenticate che riemergono improvvisamente]
_Rapporto tra Iperuranio e MondoSubLunare Platonico[Reminiscenza]
Percorso davvero stimolante e questione "attualissima" ed Aperta!

Sul piano del senso comune...penso sia capitata a tutti una "avventura" simile. Quando ci incontriamo io e lo specchio..."riflettiamo insieme"...ci riconosciamo, ci siamo già visti...poi l'immagine "consuetamente familiare" lascia il posto a ciò che "evidentemente" mi appartiene ma che poche volte riesco a scorgere...Lo sguardo va oltre la forma e "banalmente" proietta uno streaming di ricordi e di "attese" per il futuro...tutto in tutto...Mondi che si disvelano e pensieri che si incappucciano sotto la neve...Poi..."drin-drin" c'è sempre un sibilo sonoro che ricorda che la Realtà ci aspetta...fuori...come ogni giorno. E si comincia con nuovo spirito una nuova "Avventura"... :-)
Grande :-)

2007-03-22 08:27:06 · answer #1 · answered by Pasquale P 2 · 1 0

Noi non ricordiamo tutte le esperienze che facciamo ma solo quelle che abbiamo investito emozionalmente, per questo alcune cose si ricordano e altre no. Spesso un odore, un suono, una sensazione ci riportano a tempi lontani, spesso dell'infanzia e non sappiamo spiegarci perchè proprio quel giorno è rimasto nella memoria, perchè quell'odore, quella sfumatura del cielo, in realtà pur non essendone consapevoli, quando stavamo sentendo quell'odore, guardando quel cielo, ci siamo emozionati per qualche cosa. Il fatto in sè ce lo siamo dimenticati, ma la traccia dell'emozione che ha prodotto, associata ad uno stimolo sensoriale è rimasta e basta uno stimolo simile per farla riaffiorare anche a distanza di anni con una dirompenza inattesa

2007-03-22 12:19:02 · answer #2 · answered by Anonymous · 0 0

Sfrutto un meccanismo codificato prima dallo stesso P. nella Recherche, poi da Jung.
Si chiama metodo dell'immaginazione attiva...si percepisce con "i sensi della mente" , una sorta di realtà virtuale personale...una serie di cassetti della memoria, un appartamento-memoria riccamente arredato, un appiglio insomma...e ci si lascia trasportare da una mappa mentale che cresce spontaneamente, senza forzatura alcuna.
Le prime volte può sembrare ridicolo o inutile...ma lentamente le associazioni balzano fuori spontaneamente,
Datti un punto di partenza...e segui l'area che quel punto-idea-fatto-ricordo-odore che sia, investe nella tua vita...
E' una sorta di meravigliosa auto-ipnosi.
Pare che sia il meccanismo che molti specialisti (chimici-matematici-fisici) sfruttano per completare idee che allo stato cosciente non riescono ad afferrare completamente.
M. Yuourcenar, nel meraviglioso "Ad occhi aperti", parla dell'immaginazione attiva come strumento di creatività letteraria...la cosiddetta "scrittura automatica"...e se lo dice lei, con lo stile visionario che la contraddistingue...
Ciao!!!

2007-03-22 12:05:25 · answer #3 · answered by capocantiere 3 · 0 0

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