Anche io ne ho una da circa un anno, e ci ha messo circa 7/8 mesi per fare i fiori, anche se getta di continuo nuove foglie. L'ho collocata vicino ad una finestre sul davanzale (interno) del termosifone, e sembra che stia bene perchè ha fatto un sacco di fiori. All'inizio ho usato un nutriente specifico, ma poi mi sono stufata e le do solo acqua, ma invece di annaffiarla la spruzzo sia sulle radici che sulle foglie. Non so se sia il metodo corretto, ma essa è garrula e felice.
PS anche io ho il pollice poco verde......
2007-03-22 01:52:53
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answer #1
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answered by pigrona101 2
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Le orchidee non sono piante difficili da coltivare; sanno adattarsi facilmente alle condizioni ambientali che le offriamo.
La prima e più importante cosa da fare per cominciare a coltivare un’ orchidea è conoscerne il nome; di solito,nel vaso è presente il cartellino, nel quale viene indicato il nome della pianta e alcune sommarie regole di coltivazione; qualora questo non dovesse esserci, sarà utile chiedere informazioni a chi ci sta vendendo la pianta.
Ora, per veder fiorire e vegetare bene la vostra pianta, dovrete creare un equilibrio tra i tre più importanti fattori per una corretta coltivazione: luminosità , umidità e temperatura.
LUMINOSITA’
La luminosità , come già detto, insieme all’ umidità e temperatura, costituisce uno dei più importanti fattori.
Le orchidee,in generale ne necessitano molta; alcune gradiscono esposizioni in pieno sole o mezz’ombra (Vanda, Cattleya, Cymbidium), altre non tollerano i raggi diretti del sole, pur amando ambienti assai luminosi (Epidendrum, , Dendrobium), altre ancora gradiscono un po’ meno luce (Paphiopedilum, Phalaenopsis).
Può capitare che in casa non ci si abbastanza luce per coltivare in maniera adeguata alcune orchidee. In questo caso ricorrere all’ illuminazione artificiale è l’unica soluzione per raggiungere risultati ottimali. Diversi sono i tipi di lampada e diversi i metodi utilizzati. Ogni coltivatore usa alcune lampade piuttosto che altre. Esistono tubi al neon, lampade a vapori di sodio e mercurio, specifiche per la coltivazione delle piante.
à praticamente impossibile dare delle regole precise da seguire quando si parla di illuminazione artificiale; l’esperienza e la sperimentazione sono le strade da seguire per poter mettere a punto il proprio ed efficiente sistema di illuminazione.
UMIDITA’
Tutte le orchidee hanno bisogno di un alto tasso di umidità ambientale; per mantenerla costante si usano dei piccoli stratagemmi, quali posizionare i vasi su vassoi, bassi e larghi, riempiti di argilla espansa mantenuta bagnata; frequenti nebulizzazioni aiutano a mantenere buoni livelli di umidità e al tempo stesso idratano la pianta senza bagnare necessariamente il substrato. In estate questo aiuta ad abbassare leggermente la temperatura.
I valori medi d’umidità ’, per la stragrande maggioranza delle orchidee, sono i seguenti:
Autunno - Inverno 50% giorno - 70% notte
Primavera - Estate 60% giorno - 80% notte
Orchidee da clima freddo
+8°C min. invernale notturna
+22°C max. estiva diurna
Orchidee da clima temperato
+13°C min. invernale notturna
+25°C max. estiva diurna
Orchidee da clima caldo
+ 18°C min. invernale notturna
+ 28°C max. estiva diurna
ANNAFFIATURE E CONCIMAZIONI
La maggior parte delle orchidee è epifita ed è proprio per questo che vengono coltivate in bark, un composto leggero, arieggiato e poroso che riproduce adeguatamente le condizioni ideali. Alcune orchidee come Phalaenopsis e Paphiopedilum necessitano di una costante ma leggera umidità del composto in cui sono invasate; altre invece come Cattleya, Oncidium,... richiedono che il substrato si asciughi leggermente tra un’annaffiatura e l’altra. Per innaffiare sarebbe ideale utilizzare acqua piovana o da osmosi inversa, in mancanza si può ricorrere ad acqua riposata almeno 1 o 2 giorni in modo che il cloro possa evaporare ed il calcare depositarsi; l’ideale è farla decantare in secchi, all’aperto. Le piante vanno innaffiate usando molta acqua, in modo da bagnare tutto il composto, ma attenzione: questa non deve mai ristagnare nel sottovaso. Il concime va somministrato in quantità di 0,5 – 1,0 grammi per litro a seconda della specie; i concimi più diffusi e adatti sono i granulari solubili in acqua. Le tre tipologie maggiormente utilizzate sono il “20.20.20”,”30.10.10” e il ”10.30.20”. Il primo è il cosiddetto “bilanciato” e viene somministrato ogni circa 15 giorni durante tutto l’anno, per le piante che non vanno a riposo. Il secondo è impiegato durante la ripresa vegetativa primaverile,mentre il terzo si utilizza nel periodo immediatamente precedente alla fioritura, visto l’alta percentuale di fosforo che esso contiene.
2007-03-22 14:23:37
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answer #2
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answered by Anonymous
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Siccome ci sono svariati tipi di orchidee e non so quale hai, clicca qui, ci sono le foto e quindi potrai scegliere la tua orchidea e seguirne i consigli. Baci
http://www.giardinaggio.it/appartamento/singolepiante/orchidee/paginizorchidee.asp
2007-03-22 10:15:34
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answer #3
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answered by lella 6
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Io ne ho una da circa un anno e mezzo...ci ha impiegato circa un anno per rifare i fiori. Dopo aver cercato diverse collocazioni, finalmente ho trovato il posto adatto: il bagno. E' luminoso, sempre caldo e con un po' di umidità (causata dal vapore della doccia. Se hai una veranda è ancora meglio. So che ci sono dei fertilizzanti adatti alle orchidee, li trovi anche al supermercato, ma io non ne ho mai usati..solo acqua. Non ne avevo mai possedute quindi sono andata un po' a fortuna anch'io, ma ha funzionato.
Ciao
2007-03-22 08:39:34
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answer #4
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answered by Isabella P 4
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