"La semplice funzionalità di un accessorio come l’ombrello rende difficile conciliare la sua utilizzazione pratica con un’origine che sfiora il mito; eppure, pochi oggetti del nostro vivere quotidiano possono vantare radici così antiche e leggendarie. L’unico elemento certo è la provenienza non occidentale: la Cina, l’India e l’Egitto si proclamano infatti paese-culla del parasole, ciascuno con motivazioni più che valide. Queste "rivendicazioni" ci permettono di aggiungere un altro dato sicuro ad una storia priva di certezze: l’ombrello è, fin dal suo apparire, collegato alla rappresentazione simbolica del potere, quando non, addirittura, attributo della divinità. Fin dal XII secolo a.C., l’ombrello cerimoniale apparteneva alle insegne dell’Imperatore della Cina e tale rimase per circa trentadue secoli, fino alla scomparsa del Celeste Impero. All’incirca nello stesso periodo, i re persiani potevano, unici tra i mortali, ripararsi dal sole per mezzo di un ombrello, sorretto da qualche dignitario; più democraticamente in Egitto si concedeva tale privilegio a tutte le persone di nobile origine.
In questo paese nasce, forse, il mito più bello, la più profonda simbologia legata all’ombrello: la dea Nut era spesso rappresentate in forma di parasole, con il corpo arcuato a coprire la terra, in atto di protezione e di amore. Il forte significato di status symbol come prerogativa regale, o comunque di potere, assunto dall’ombrello, spiega la sua contemporanea comparsa nell’immaginario religioso. Come in Egitto, anche in India viene associato alle dee della fertilità e del raccolto o, in senso più lato, della morte e della rinascita: nella sua quinta reincarnazione, Vishnu aveva riportato dagli Inferi l’ombrello, dispensatore di pioggia. Alla sfera del mito dobbiamo l’introduzione nel mondo occidentale del nostro accessorio, che compare in Grecia legandosi al culto di Dionisio (un dio di probabile origine indiana), ma anche di dee come Pallade e Persefone, che tra i loro fedeli contavano soprattutto donne.
Sono le donne che, nelle feste dedicate a queste divinità, si riparano in loro onore con un parasole, passato nel III secolo a.C. anche nel mondo romano, dove viene descritto dai poeti come delicato e prezioso oggetto in mani femminili. Sembrerebbe quindi di avere delineato una storia completa: da simbolo di potere, umano e divino, a oggetto di lusso e di seduzione. Eppure, tra i tanti valori e segni di civiltà cancellati dalla scomparsa dell’Impero romani, ci fu anche l’ombrello, di cui non rimase traccia nei "secoli bui", se non per la sua sopravvivenza nel culto cattolico, inizialmente come insegna pontificale, poi nell’uso liturgico. Totalmente sconosciuta all’antichità fu perciò la principale funzione utilitaria dell’ombrello, quella di parapioggia. Mantelli, cappucci e cappelli di pelle risolsero il problema della pioggia nel mondo classico ed in quello medievale."
2007-03-22 01:20:50
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answer #1
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answered by BB 3
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Il primo ombrello fu inventato oltre 4500 anni fa, se ne ha prova nell'arte e nei manufatti dell'Egitto, Assiria, Grecia e Cina.
All'inizio gli ombrelli antichi erano concepiti per proteggersi dai raggi del sole. I primi a impermeabilizzare gli ombrelli per ripararsi dalla pioggia furono i cinesi, che applicarono strati di cera e lacca sulla carta dei parasole.
Il termine "ombrello" deriva dalla radice latina "umbra", ombra. In Occidente l'ombrello diventò popolare a partire dal 16° secolo, specialmente nei paesi nordici, particolarmente piovosi. All'inizio fu considerato solo un accessorio femminile, poi il viaggiatore e scrittore persiano Jonas Hanway (1712-86) per trent'anni sfoggiò un ombrello in pubblico, facendolo diventare una moda anche fra gli uomini. A quel tempo i gentiluomini inglesi spesso usavano il termine "Hanway" per riferirsi all'ombrello.
Il primo negozio di ombrelli fu "James Smith and Sons". Il negozio aprì nel 1830 a Londra, in Inghilterra.
I primi ombrelli europei erano fatti di legno o osso di balena, e ricoperti di alpaca o tela oliata. Gli artigiani usavano dei legni duri, come l'ebano, per produrre le impugnature, e per questo lavoro venivano pagati piuttosto bene.
Nel 1851, Samuel Fox inventò la struttura a bacchette di acciaio. Egli fu anche il fondatore della "English Steels Company", e sostenne di avere inventato l'ombrello a bacchette di acciaio per sfruttare i fondi di magazzino dei busti e delle gonne farthingales (ampi vestiti da donna sorretti da una struttura di stecche metalliche).
L'7 agosto 1885, l'inventore afro-americano William C. Carter brevettò un espositore di ombrelli.
Infine, circa un secolo più tardi, ha avuto luogo l'ultima innovazione tecnologica di rilievo: gli ombrelli pieghevoli.
ciao :-) ;-)
2007-03-22 08:20:59
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answer #2
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answered by Anonymous
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non lo so.... ma se mi chiedi :"chi ha inventato il gesto dell'ombrello" ti dicevo che mio nonno ne era sicuraente un discepolo!!!!!!!
2007-03-22 08:25:12
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answer #3
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answered by kroywen1977 3
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Sicuramente un giapponese!!!!!
Però.....da chi l'abbia copiato, non so!!!!
Ciao
PhP
(scusa per la burla)
2007-03-22 09:19:26
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answer #4
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answered by PhP 3
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Ciao Annapì.
l'origine dell'ombrello è assai remota e ogni popolo rivendica la sua invenzione.... era già diffuso presso gli antichi popoli prima della nascita di cristo!
La sua diffusione è avvenuta solamente in epoca "recente" (a partire dal '700), e a causa della sua struttura metallica, talvolta assai pericolosa ha assunto connotazioni negative, da qui la superstizione di nn aprire mai l'ombrello in casa... durante il '900 grazie all'invenzione dei materiali plastici gli ombrelli sono diventati più leggeri e meno pericolosi, ma nonostante ciò la superstizione è rimasta!!
Buon pranzo!
2007-03-22 08:24:16
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answer #5
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answered by Aye 7
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il fratello di quello che ha inventato il manico.
claudio
2007-03-22 10:38:26
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answer #6
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answered by claudiosegale 5
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cina.4000 anni fa
2007-03-22 08:16:29
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answer #7
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answered by ehitucucca 5
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