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non me lo ricordo + !

2007-03-21 13:25:11 · 8 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Sociologia

8 risposte

Cacofonia, letteralmente dal greco, è "suono brutto".

Cacofonico, che produce un brutto suono.

Buone cose, e buona serata.
.

2007-03-21 13:29:14 · answer #1 · answered by Ariel 6 · 3 0

a volte è confusa la parola col termine ATONALE, cioè che non rispetta i principi della TONALITà.. perciò la cacofonia è qualcosa che non ha a che fare con la musica orecchiabile o gradevole all' ascolto..

2007-03-21 20:39:58 · answer #2 · answered by Anonymous · 1 0

Si dice cacofonico un suono (anche una parola è un suono) che ha o che si scontra con un altro producendo un effetto o un'impressione poco piacevole, sgradevole.

2007-03-21 20:33:24 · answer #3 · answered by alfredo 3 · 1 0

che ha un suono brutto.... parole che vicine hanno un brutto suono a me mi (che non è pi considerato un errore)risulta essere un pò cacofonico.

2007-03-21 20:29:35 · answer #4 · answered by Luna 2 · 1 0

E' il contrario di "eufonico".

2007-03-21 20:50:20 · answer #5 · answered by Luciano D. 7 · 0 0

rumore sgradevole

2007-03-21 20:47:05 · answer #6 · answered by Gabriele B 3 · 0 0

Cacofonia (dal greco kakophonia - kakos, cattivo + phoni, voce, suono) si riferisce ad un suono che risulta sgradevole all'udito per la successione disarmonica delle note di strumenti musicali o il ripetersi di sillabe uguali o simili in un discorso. Per esempio: "Questa corriera va a Ancona". La cacofonia viene spesso utilizzata in ambito di calembours linguistici o, ancora più spesso, negli scioglilingua. In questo caso, una cacofonia diventa voluta e ricercata per ottenere qualche particolare effetto sonoro che a volte, paradossalmente, perde il suo carattere cacofonico "cattivo" per diventare addirittura eufonico.
L'eufonia, infatti è l'opposto della cacofonia, e si riferisce a una tipologia di suono (vocale, strumentale e comunque musicale) piacevole. È possibile addirittura che la cacofonia venga ricercata e divenga fattore poetico quando utilizzata per evidenziare linguisticamente le parole e i loro legami. Un'analogia può essere fatta con l'arte figurativa dove forme e colori avvicinati in modo stridente pongono in evidenza aspetti artistici che altrimenti passerebbero inosservati. Poiché ogni lingua possiede le proprie cacofonie ricordiamo, come esempio non italiano, alcuni versi di Jean de La Fontaine:

«A ces mots le Corbeau ne se sent pas de joie;
Et pour montrer sa belle voix,
Il ouvre un large bec, laisse tomber sa proie.»
(Jean de La Fontaine, "Le corbeau et le renard")

Dove le rime finali riproducono cacofonicamente - e quindi mettono in risalto - lo sgraziato verso del corvo contrappuntando, per di più, le parole di apprezzamento della sua voce interessatamente pronunciate dalla volpe.

Può accadere che, durante una chiacchierata o un discorso, chi parla si accorga di avere appena pronunciato, involontariamente una frase cacofonica; non gli rimane che scusarsi con chi ascolta; una maniera elegante e colta per farlo è di aggiungere, sorridendo: absit injuria verbis. E da un infortunio linguistico si ottiene un vantaggio di immagine.

La cacofonia - in ambito musicale - non va confusa con il termine dissonanza - termine più legato al mondo della musica - che ha un significato abbastanza simile, ma è il risultato della combinazione di suoni che danno una sensazione di disomogeneità e di discordanza, al contrario della consonanza che richiama la gradevolezza dell'effetto di suoni o colori che si fondono bene tra loro

... ehm spero k sia completa la risp
ciaooooo

2007-03-21 20:31:10 · answer #7 · answered by rohanna5_90 2 · 2 2

Forse è lo sgradevole rumore che uno fa quando va al bagno???

2007-03-21 20:38:54 · answer #8 · answered by Anonymous · 0 2

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