Siiiiiiiiiiii Lavinia è una delle mie song preferite.....la porto sempre con me nel mp3......bravi davvero
2007-03-21 09:15:46
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answer #1
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answered by Federica 2
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Ciao, ti invio questo articolo che ho scovato in internet. Buona giornata
The Veils è un altro gruppo inglese sulla scia del pop-rock chitarristico dei Radiohead di dieci anni fa o più recentemente Coldplay.
I quattro sono essenzialmente votati a uno spleen melodico pieno e terso, che poggia su sonorità oscure e sull'interpretazione vocale enfatica e tagliente del cantante.
La veste grafica molto curata privilegia algide estetiche monocrome gothic e noir, che appartennero a leggende New Wave Bauhaus e Joy Division.
Il versante musicale conferma le allusioni-ossessioni ricorrenti per l'Inghilterra del pop, ovvero le espressioni drammatiche, decadenti e dandy. Modificandosi la forma negli anni, son fermi i contenuti.
Di quest'album di esordio "The Runaway Found", sono edite due differenti versioni, una per Sinnamon l'altra per Rough Trade, variando la scaletta dei brani e sostituendone un paio.
Sul brano d'ingresso, anche singolo, "The Leavers Dance", sembra di udire i Pulp coverizzati da Smashing Pumpkins: è in effetti imitazione più cupa e languidamente morbosa di una perla pulpiana epoca "His'n'Hers" che tanto ci emozionò.
Il contrasto tra oscurità Nero Pece e pallore latteo spettrale di copertina (album e singoli) aleggia fino a coagularsi su musica e liriche del gruppo.
Sono mura di cinta tutto intorno, ove si dibattono forze disperate, sordi solipsismi.
La sensazione di tragedia immanente perdura nell'affilata "The Tide That Left And Never Came Back" e in "Lavinia", che annovera una sezione d'archi (come nella placida inerte attesa "The Nowhere Man").
La performance di Andrews rimanda spesso ai vocalismi irascibili da megera di Billy Corgan.
L'epica e ruvida "More Heat Than Light", altro singolo, centra il bersaglio con un incipit sperduto in lontananza e efficaci rimesti, dolenti ricordi di certi assi dell'era brit-pop (Whipping Boy, Delicatessen).
Convince anche la fulgida danza nichilista "Talk Down The Girl" strascicata tra riverberi chitarristici romantici e narrazione percossa.
Perplime l'assenza, sulla versione Rough Trade, del brano "... & One Of Us Must Go" (poi B-side di "The Wild Son"): un'inquieta e fantasmatica ballad slanciata alla Yorke, probabilmente la cosa migliore dell'album.
La maturità può essere a portata di mano, ma Andrews e soci debbono dominarsi, non farsi incitare da emotività senza compensi, qui troppo onerosamente esibite.
2007-03-22 04:58:57
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answer #2
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answered by blu_sex 6
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