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Mi spiego, molto spesso sento dire: ma non si può negare questo perchè l'ha detto tale importante figura, questi sono in grado di governare magari senza bisogno di essere eletti perchè sono premi nobel (certo un premio nobel in scienza o filosofia è per forza competentissimo in questioni giuridiche), questi altri sono dei in cattedra quindi le loro opinioni inconfutabili.

Alle superiori pensate che quando ci hanno insegnato il tema argomentativo ci dicevano che si può argomentare confutando una tesi, attraverso dei documenti, attraverso ragionamenti concatenati o riportando il parere di un Auctoritas.

Ora, io trovo questa idea aberrante. Voi cosa ne pensate? Siete sensibili al pensiero delle cosidette auctoritas? Le considerate opinioni magari competenti o il verbo di Dio come vedo spesso in giro?

Ciao.

2007-03-21 02:49:08 · 2 risposte · inviata da Anonymous in Scienze sociali Psicologia

2 risposte

un'auctoritas intelligente spera che le sue teorie non trovino un punto.le lascia aperte in modo che si discutano.é dovere della nostra intelligenza non accettare tutto come già dato,ma investigare e formulare nostre opinioni.questo qualsiasi persona intelligente e non arrogante lo sa apprezzare:)

2007-03-21 03:00:30 · answer #1 · answered by ♥sonia s 6 · 0 0

Fuori dal contesto la parola aucoritas aveva anche un valore nel campo religioso-scientifico. L'auctoritas era quella forma di reverenza e di fiducia che si riponeva nelle sacre scritture, quali strumenti della rivelazione divina: esse non poetvano essere messe in discussione, ma essendo oggetto di fede, rappresentavano oltre che testi religiosi, le fonti più importanti per qualsiasi campo del sapere. In questo senso l'auctoritas era il principio su cui si basava la conoscenza scientifica prima della rivoluzione scientifica.

Nel corso del medioevo l'auctoritas non rimase circoscritta ai testi sacri, ma gradualmente venne estesa and altri grandi autori del mondo classico (sebbene la filosofia scolastica indicasse anche quale valore dare ai passaggi in apparente contraddizione) e poi alla grande maggioranza degli scritti in genere, arrivando così alla ferma convinzione della totale assimilabilità tra una prova empirica e una testimonianza ritenuta credibile. Questo principio è alla base di tutto il sapere medievale e spiega anche la proliferazione di credenze di sapore più superstizioso e magico. I primi accenni alla delegittimazione di questa sorta di (usando un termine dispragiativo) "creduloneria" avvennero a partire dall'umanesimo e dalla riscoperta del mondo classico senza il filtro degli autori medievali.

2007-03-21 10:08:32 · answer #2 · answered by ♥ღ♥MELISSA♥ღ♥ 5 · 0 0

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