.....sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sarà sciolto anche in cielo."
Che ne pensate?
2007-03-21
01:54:48
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12 risposte
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inviata da
ombra mattutina
7
in
Società e culture
➔ Religione e spiritualità
pesciolina, non angustiarti, la vita non è ancora finita, e non ci si riferisce certo solo ad amori ed amicizie.
2007-03-21
07:24:51 ·
update #1
andytoft... apostolo deriva dal greco e significa 'mandato'. Apostolo è chiunque si senta investito dallo Spirito Santo e veda qual'è il suo compito in questa vita e non solo preti ed ecclesiastici (loro eventualmente saranno ministri, ma non certo per questo privilegiati agli occhi di Dio). Tutti noi siamo in qualche modo 'mandati' a compiere la Parola del Padre. Nessun uomo su questa terra, essendo comunque peccatore ti può, carta bollata alla mano, conferire il titolo di apostolo.
2007-03-21
07:35:14 ·
update #2
missionario...hai detto bene, 'ciò che Dio ha unito', non l'uomo. Malgrado tutto l'uomo è soggetto ad errori, cattiverie e cecità, sia tra laici che tra religiosi, ricordi? siamo tutti peccatori. Sei tu e nessun altro che deve giudicare se ti senti legato per o a qualcosa da Dio. Nessuno può entrare nella tua mente a giudicare una cosa così intima e profonda, Va da sè che se lo fai per altre ragioni discoste dalla Parola, devi essere consapevole delle conseguenze.
2007-03-21
07:41:25 ·
update #3
HK... ho il sentore che tu abbia un po' svicolato dalla domanda, anche perchè a questo punto ci si potrebbe attaccare a qualsiasi passo. Mi fà comunque piacere che tu abbia ribadito, attraverso le parole di Pietro, che l'unico giudice è Dio e nes-sun al-tro: Chiaro per tutti?
2007-03-21
07:45:16 ·
update #4
Maria...mi spiace ma non sono d'accordo. 1° sacerdoti lo siamo tutti perchè la parola vuol dire ìdotati di sacro', quelli che tu indendi sono i 'ministri', che non avendo nessun particolare 'bonus' sono 'esattamente' uguali agli altri. Il ministro di Dio ha il compito di spiegare più chiaramente e favorire la comprensione della Parola, non quella di istituire leggi, divieti, ne di giudicare nessuno, tantomeno attraverso l'istituzione non certo antica della confessione.
2007-03-21
07:50:52 ·
update #5
Boh! Devo risponderti qualcosa di intelleggibile?
2007-03-21
07:53:11 ·
update #6
Vale... è un po' confuso, ma ho capito ciò che hai detto, grazie.
2007-03-21
07:55:27 ·
update #7
Martin... anche tu hai un po' svicolato, sarai comunque d'accordo che Gesù considerasse l'Ecclessia, la reale comunità di credenti in Dio. Ricordi? Chi non è contro di noi, è con noi! Secondo te Ghandi era contro di lui? E quel tizio nel profondo delle foreste del Borneo che a mala pena sa per sentito dire che esistono degli uomini dal colore bianco? E' chiaro che per 'chiesa' si intenda tutto questo, non certo un insieme di lughi costruiti, di regole e commi che peraltro continuano a cambiare nel tempo. Se c'è una cosa malvista da Gesù è proprio il 'limite', la 'frontiera', l'essere legiferanti della sua Parola, riducendola, vecchio vizio degli uomini di potere (qualsiasi), a grette e rozze norme, castigi e divieti che vanno ad aggravare i problemi del 'SUO' popolo, e che 'eventualmente' appartiene solo a LUI, non quello della cosidetta chiesa. E' chiaro che essendo umani un minimo di regole del comune vivere ci devono essere, ma essendo fratelli sono da discutere assieme.
2007-03-21
08:09:13 ·
update #8
Giuseppe...potrei anche essere d'accordo in linea di massima, ci sono cose però che stonano un po'. Discepolo è una derivazione dal latino che è solidamente associata al mondo della scuola, cioè alunno, scolaro, perchè Gesù è il Maestro. Sono d'accordo che tra noi ci devono essere dei 'sapienti', dei 'saggi' che aiutino a districare i problemi umani, peccato che ti sei dimenticato di dire che questi una volta erano scelti ed eletti dal popolo, per i loro meriti di Fede.. Ora invece, il popolo è tagliato fuori, alla mercè di una chiesa che non essendo incarnata nei suoi problemi, non può neanche capirli, può solo disquisirli. E' necessario diventare povero per capire il povero, non servono discorsi e studi approfonditi, non potrai mai capirlo in questo modo. La chiesa come dicevo, si auto alimenta, si eleggono tra loro e legiferano tra loro. Visto che procediamo per 'passi', ti ricordi che è anche detto 'il discepolo non è più grande del Maestro'? Che fà oggi questa chiesa secondo te?
2007-03-21
08:47:31 ·
update #9
HK
La tua risposta mi va bene, ma scusami se continuo a pensare che sia poco legata alla mia domanda.
2007-03-23
04:05:49 ·
update #10
Per tutti
vi ringrazio per le vostre risposte, anche quelle con cui non sono d'accordo, però nessuno di voi si è spinto a legare questa domanda ad una risposta odierna, sui problemi che oggi abbiamo. Tutti, chi più chi meno, siete stati su una spiegazione oggettiva del passo, appunto senza calarlo nella nostra realtà quotidiana.
2007-03-23
04:09:41 ·
update #11
Il passo si riferisce alla diffusione del Vangelo che gli apostoli avrebbero dovuto fare.
Questa autorità non è esclusiva di Pietro, ma condivisa dagli altri aspotoli e da tutti i veri credenti.
Per capire meglio questo passo basta vedere che uso fa, Pietro, dell'autorità che Gesù gli ha dato, dicendo in Atti 10: 42 - 43 "E ci ha comandato di annunziare al popolo e di testimoniare che Egli è colui che è stato da Dio costituito giudice dei vivi e dei morti. Di Lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in Lui riceve il perdono dei peccati mediante il Suo nome."
***per Ben: non ho svicolato la domanda, perchè credo che il significato del passo sia proprio quello: in qualche capitolo prima dello stesso libro di Matteo (il 16 mi pare), si parla anche di Gesù che affida le "chiavi" del Regno a Pietro: è palese che non si tratta delle chiavi per aprire i cancelli del paradiso, visto che in Apocalisse si dice chiaramente che le chiavi del Regno dei Cieli le detiene l'Agnello (Gesù). La figura della chiave è solo un simbolo di autorità, tant'è che si parla di esse anche con Davide, che con il vangelo c'entra poco o niente. In questo caso significano che Pietro ha inaugurato la diffusione del Vangelo (il legare/slegare) perchè è stato il primo a condividere il messaggio con un non credente (il Centurione). E' il Vangelo che in questo caso è la porta del paradiso, perchè è solo credendo al Gesù che il vangelo porta che ci si può andare, e il maligno non può prevalere contro la potenza di questo messaggio e contro la volontà del Signore che il Vangelo sia diffuso il più possibile (cioè ovunque).
Ho fatto un giro un pò largo per essere esauriente, e spero di esserlo stato.***
2007-03-21 02:16:20
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answer #1
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answered by Anonymous
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Dio è l' unico giudice delle nostre azioni e vede e sa tutto, lui saprà dare il giusto compenso per quello che facciamo sulla terra.
2007-03-21 15:03:27
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answer #2
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answered by Lupilucio65, fu lucky luciano 5
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Quale autorità delegò in questo caso Cristo ai discepoli? Il contesto mostra che egli stava parlando di risolvere problemi tra singoli credenti e di mantenere la congregazione pura da malfattori impenitenti. — Matteo 18:15-17.
In questioni che implicavano gravi violazioni della legge di Dio, uomini responsabili nella congregazione avrebbero dovuto emettere un giudizio e decidere se un trasgressore doveva essere “legato” (considerato colpevole) oppure “sciolto” (assolto). Significava questo che il cielo avrebbe seguito le decisioni di esseri umani? No. Come indica lo studioso biblico Robert Young, qualsiasi decisione presa dai discepoli avrebbe seguito la decisione del cielo, non l’avrebbe preceduta. Secondo lui il versetto 18 dovrebbe dire, letteralmente: Ciò che legherete sulla terra “sarà ciò che è (già ) stato legato” in cielo.
In effetti, è irragionevole pensare che le decisioni di un essere umano imperfetto possano essere vincolanti per coloro che sono nei tribunali celesti. à molto più ragionevole dire che i rappresentanti nominati di Cristo avrebbero seguito le sue istruzioni per mantenere pura la sua congregazione. Avrebbero fatto questo prendendo decisioni basate sui princìpi già stabiliti in cielo. Gesù stesso li avrebbe guidati nel farlo. — Matteo 18:20.
2007-03-21 12:35:16
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answer #3
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answered by Out 5
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Queste parole Gesù le dice agli apostoli e vuol dire che tutto quello che perdoneranno in terra sarà perdonato anche in cielo e quindi da Dio.
Queste parole sono rivolte anche ai sacerdoti, visto che sono i successori degli apostoli e si riferiscono principalmente al sacramento della confessione.
2007-03-21 09:28:11
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answer #4
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answered by Maria Maddalena 4
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Che questo passo estrapolato dal suo contesto può avere qualunque significato. In realtà qui Cristo si riferisce agli apostoli. E dunque dovrebbe essere un monito che i sacerdoti di adesso dovrebbero tenere a mente e seguire.
2007-03-21 09:09:33
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answer #5
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answered by andytofting3 4
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E' Vangelo, Amen.
2007-03-21 14:57:22
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answer #6
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answered by kollwitz71 6
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Penso che si tratta di un legame profondo fra la terra e il cielo. Tra le volontà di Dio e le scelte dell'uomo. Ogni nostra azione, se cerca di realizzare, il piano di Dio su di noi e su gli altri dona pace e tranquillità. quella vera che incontra e fa. incontrare. Vuoi la pace del cielo di Dio, vivi sulla terra nella ricerca e attesa di Dio, quella speranza che e gia' in te.
Perchè credo; perche Dio ti segue ti attende ti vuole un "Grande bene". Non ti abbandona, ti tiene per mano, ti solleva ti aiuta.
Dafne
2007-03-21 14:54:56
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answer #7
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answered by Anonymous
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La Chiesa costituisce un Corpo Mistico con Cristo. Noi credenti siamo tutti uniti, con gli stessi sentimenti, in Gesù. Perciò chi è con Gesù è con la Chiesa: c’è un’unità inscindibile.
Tutti i fratelli che si uniranno alla comunità dei credenti saranno uniti anche in Cielo dopo la morte terrena. Tra i credenti e le anime sante del Paradiso c’è una comunione dei santi. I santi ci assistono e intercedono per noi presso Dio. Si realizza un’unità anche con tutto il Paradiso.
Perciò tutti coloro che si uniranno a noi credenti – dice il Signore – nella Lode al Creatore continueranno con noi a far parte di una sola famiglia anche in Paradiso.
2007-03-21 10:25:02
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answer #8
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answered by Mario 5
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tutto quello che faremo sulla terra lo rifaremo in cielo davanti agli occhi Dio quindi dobbiamo pensarci prima di fare azioni brutte!
2007-03-21 09:55:47
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answer #9
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answered by Anonymous
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che mi fa un po' paura perchè dato che nn ho legami sulla terra vorrà dire che neanche in cielo troverò quel senso di completezza che vorrei...
2007-03-21 09:03:33
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answer #10
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answered by pesciolina 4
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