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A partire dalla Riforma protestante sono venute emergendo, in Europa occidentale, varie forme di ateismo. Anzi, è forse possibile dire che proprio a partire dalla Riforma, l'ateismo è andato via via perfezionandosi, dopo la grande esperienza socio-religiosa del Medioevo (specie dell'alto Medioevo). Tanto è vero che se il protestantesimo ha messo in crisi il valore della chiesa "visibile", l'Illuminismo ha addirittura oscurato la "divinità" del Cristo, mentre il Positivismo e il Materialismo sono persino arrivati a negare l'esistenza di Dio.
Da questa "progressione ateistica" la chiesa cattolica ha tratto la conclusione che, dopo aver negato Dio, l'uomo ha negato se stesso, dando così origine alle varie forme di nichilismo, irrazionalismo ecc. In realtà le due negazioni non sono affatto in un rapporto di causa/effetto: l'uomo nega se stesso non tanto perché nega Dio, quanto perché si autoafferma in maniera individualistica. Siete d'accordo con questa riflessione?

2007-03-20 06:17:51 · 6 risposte · inviata da Underwater 1 in Società e culture Religione e spiritualità

x DrEvol
Io non ho assolutamente parlato dell'ateismo come filosofia. Comunque stai attento, perché nel momento stesso in cui tu ti metti a separare il vero dal falso fai filosofia.

2007-03-21 05:36:03 · update #1

6 risposte

Il passaggio verso l’epoca moderna è segnato grandi eventi come dici te, la Riforma protestante, con il distacco da Roma in Germania e in Ighilterra nascono divisioni religiose; con la scoperta dell’America ha portato la divisione tra cattolici e protestanti, presenti prevalentemente nell’America . Poi vi è stata una estensione anche ad est, della Russia in tutta l’Asia senza in questo caso causare molto. Considerando la rivoluzione francese x l' illuminismo, tutta la politica degli stati vien basata sul volere dei cittadini, mentre Dio e la religione non sono più convinzioni e Dio sembra appartenere soltanto al sentimento.Più che riflettere su questo bisogneresti considerasti la sfida “esterna”, quella che sembra provenire dall’islam: il terrorismo di origine islamico e anche la presenza fra noi di molti immigrati, ( da non confondere con i terroristi ) fanno sentire “vicina”, la minaccia di una diversità religiosa che prima non appariva. Da questo énato un risveglio dell’identità cristiana, a livello popolare ma anche di una parte significativa dei laici credenti che rafforza il nuovo interesse religioso già in atto e gli dà una più precisa caratterizzazione identitaria. Oggi il problema é questo, ieri era quello che tu dici ma é stato superato da questo nuova identità che scotta davvero!

2007-03-20 07:04:31 · answer #1 · answered by Anonymous · 0 0

Guarda che la riforma protestante ha semplicemente portato al popolo la conoscenza del Vangelo puro e semplice, che il cattolicesimo aveva sempre negato, contrariamente a quanto dice la Bibbia, che raccomanda caldamente la lettura e la meditazione delle scritture.
Vuoi un elenco di tutte le tradizioni cattoliche che vanno contro la Bibbia, e che hanno fatto sì che molta gente che identificava la chiesa cattolica con Dio si scandalizzasse di lei e si allontanasse anche da Lui?
Contattami pure dal mio profilo.

2007-03-20 13:51:13 · answer #2 · answered by HK 6 · 1 0

Se non ci fosse per la chiesa protestante molti sarebbero diventati semplicemente atei.
Grazie Lutero.E grazie a Dio che ce lo ha mandato.

2007-03-20 13:24:28 · answer #3 · answered by wm 5 · 1 0

In parte sono d' accordo.
L'uomo si autoafferma per opporsi a Dio!

2007-03-20 17:45:39 · answer #4 · answered by ? 7 · 0 0

L’ateismo non e’ una filosofia

La maggior parte delle persone che si definiscono atee cadono nell'errore di formularsi appartenenti ad un gruppo particolare di filosofia. Ma l'ateismo non e' una filosofia e quindi tanto meno una religione. Essere atei e' una CONSEGUENZA del ragionamento logico. Mi spiego.

Se uno mi dice: "Io credo nell'esistenza di un essere intelligente a forma di ragno che vive oltre le galassie conosciute e che si revela nei miei sogni," la mia facolta' critica mi sollecita a investigare se quello che questa persona dice abbia un barlume di verita'. Come faccio a saperlo? Uso due mezzi: l'evidenza dei sensi e la ragione logica. Se la conseguenza di questi mezzi e' la conclusione che, a parte il sentimento di fede nei suoi sogni e nella sua vivida immaginazione, non esiste motivo per ritenere questa creatura reale e vera, io sono "ateo" ossia non credente in questa asserzione.

C'e' un'infinita' di assurdita' che la mente umana puo' immaginare e sognare, ma uno non crea una classificazione speciale per ogni cosa assurda in cui non crede. Solo quando ci riferiamo alla miscredenza in Dio abbiamo creato la classificazione "ateismo" a cui il gruppo di persone atee appartiene.

La non-credenza nelle fate, non ha creato un gruppo di persone classificate anti-fatismiche; la non credenza negli asini volanti, non ha creato una categoria di persone speciali, solo la non credenza in Dio ha confuso le persone nel credere che l'ateismo sia in effetti una categoria o una filosofia.

La filosofia che meglio si contrappone alle religioni e' la filosofia della razionalita', di cui l'ateismo ne' e' semplicemente una conclusione logica, ma non dominante. Che uno creda o non creda in qualcosa, e' solo una questione di scoprire se c'e' l'evidenza e la logica che sostiene una conclusione o un'altra. E' come dover decidere se una persona ha commesso un reato o no; non si puo' condannare qualcuno senza evedenza, semplicemente dicendo, "Io credo che sia colpevole perche' Dio mi ha parlato e io ho fede in Lui."

Il vero problema dell'umanita' resta nel concetto di moralita'.
Siccome lo scopo della filossofia e' di porgere all'uomo un metodo per operare efficaciemente nella vita, l'uomo di qualsiasi tempo e di qualsiasi societa' deve necessariamente seguire dei precetti filosofici. Le religioni sono filosofie mistiche primitive. Hanno tutte le loro radici nella mancanza di scienza e quindi nella superstizione. Con la superstizione, le societa' primitive videro gli eventi naturali come forze onnipotenti, magiche, oltre la loro comprensione, e quindi di natura supernaturale.

Per le religioni, i precetti morali per condurre la nostra vita vennero dettati dall'essere supernaturale. In questo modo, si affermo' la moralita' dell'autorita' divina. Chi se ne avvantaggio' furono le classi militari e imperiali in congiunzione con i poteri mistici del clero. Vincere una guerra non richiedeva soltanto la forza militare di un impero su di un altro, ma soprattutto l'intercessione della volonta' divina dedicata a proteggere l'imperatore seguendo i riti culturalmente imposti ed accettati da ogni societa' antica.

La prevelanza delle filosofie basate sulla fede nel sopranaturale fu talmente prevalente che per migliaia di anni tutta l'etica fu abbinata alla religione e non alla razionalita' della logica. Per millenni, non credere nel sopranaturale era un'anomalia, quasi un'assurdita'; rifiutarsi di onorare le divinita' della cultura in cui uno era nato comportava un'offesa non solo alla divinita' ma alla stessa autorita' dell'imperatore e della religione. Per questo motivo, l'ateismo fu condannato, disprezzato, e ritenuto immorale, e quindi da perseguitare, e debellare in tutte le religioni antiche.

Il progresso scientifico, filosofico e intellettuale in genere, a partire dall'Illuminismo del 17mo secolo ha dato una svolta definitiva alla filosofia, e quindi l'etica, dell'umanita'. Dobbiamo all'imporsi della ragione logica sulla superstizione religiosa, idee fondamentali come i diritti individuali e il concetto che la moralita' di una persona non e' data da Dio ma dalla sua capacita' di ragionare.

2007-03-20 15:27:51 · answer #5 · answered by DrEvol 7 · 0 0

Sì. Credo, almeno.

2007-03-20 13:21:54 · answer #6 · answered by R X 5 · 0 0

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