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Devo analizzare il sonetto di Shakespeare 'Shall I compare thee'(Dovrò paragonarti ad un giorno d'estate) in italiano per un compito in classe di letteratura.Ho assolutamente bisogno di un link per l'analisi,ho cercato anche su Studenti ma nulla!
E' un'emergenza!Aiutatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!

2007-03-20 04:23:58 · 2 risposte · inviata da Anonymous in Scuola ed educazione Scuole primarie e secondarie

2 risposte

Ho trovato questa analisi, dovrebbe essere proprio ciò che cerchi.
ho digitato la frase : analisi del sonetto dovrò paragonarti ad un giorno d'estate
e mi è apparso questo link intitolato:la bellezza,il tempo e l' amore (in formato pdf)


http://www.bassafriulana.org/cultura/ass-culturali/ad_undecimum/annuari/annuario02/testipdf/La%20bellezza,%20il%20tempo%20e%20l%27amore_01.pdf

2007-03-20 04:49:14 · answer #1 · answered by cucciolo 7 · 0 0

In versione ridotta e rivista, questo è il commento presente al link che hanno riportato qui sopra
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Il sonetto 18 è un ottimo esempio di come l’autore abbia spinto alle estreme conseguenze le rigide norme che regolavano la composizione poetica in questa forma metrica, rompendo la tradizione, Shakespeare dedica questo componimento ad un uomo (da lui denominato “fair youth”, può essere identificato con Henry Wriothesley o W.Herbert), che non viene mai chiamato per nome.
L’originalità del sonetto Shakespereano emerge anche a livello strutturale: abbandonando lo schema proposto da Wyatt, l’autore divide il testo in tre quartine seguite da un distico finale.
L’amato viene paragonato ad una giornata estiva, la cui bellezza è inferiore. La strofa si apre con una domanda retorica, che crea un immediato coinvolgimento a livello emotivo. Shakespeare enfatizza la caducità delle bellezze estive attraverso una contrapposizione tra termini appartenenti al campo semantico dell’estate (“darling buds of May, summer’s lease”) e termini che invece si riferiscono a quello del declino (“rough winds, shake, too short”)
Metafora che caratterizza i primi due versi è quella del sole, che tuttavia, rispetto allo splendore dell’amato, talvolta è “dimm’d” (v.6). Interessante notare come l’autore faccia dei precisi riferimenti alla visione del mondo elisabettiana (teoria delle corrispondenze: ”eyes of heaven”, “gold complexion”), per poi ribaltarli attraverso l’adozione dell’aggettivo “dimm’d” .
Viene quindi introdotta una riflessione sul potere distruttivo del tempo (v.7). I termini appartenenti all’area semantica del declino (“dimm’d, declines, untrimm’d”) sono posti in posizione metrica forte (fine di verso).
Introduce il tema dell’arte come strumento per superare il declino determinato dal trascorrere del tempo; grazie alla poesia (eternal lines v.12) la bellezza dell’amato (“fair thou owest, thou wander” vv.10-11) sarà preservata per sempre (adozione di forme verbali coniugate al futuro “shall”, vv.1-9-11)
Presenza, in posizione metrica forte, di un termine che si collega al campo semantico della nascita (“growest”, v.12): l’arte poetica compartecipa della capacità creatrice della natura
Ribadisce il concetto presentato alla strofa precedente:
-anafora di “so long”: enfatizza, anche a livello emotivo, il concetto di durata
-campo semantico della crescita (“gives life” v.13)
- il v.14 si distingue dagli altri perché è strutturato in forma di chiasmo; a livello metrico, è l’unico verso a presentare una cesura interna (un rallentamento del ritmo, che pone in evidenza anche il contenuto in esso espresso). La tecnica letteraria adottata è particolarmente efficace, perché il v.14 riassume il senso globale della poesia; la ripetizione, all’interno dello stesso verso, del termine “this”, sottolinea ancora una volta il concetto centrale, cioè la capacità preservatrice della poesia.

2007-03-20 12:05:21 · answer #2 · answered by kay_z17 2 · 5 0

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