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Dato che nel vangelo sono contenuti i testi dimostranti le gesta di Gesù, mi chiedo, nel caso dovesse essere ritenuto falso, cosa utilizzerebbero per dimostrare il vero (?). Probabilmente si affiderebbero alla "fede" o ai "dogmi" ecclesiastici, ma vorrei una risposta concreta e dimostrabile. Cosa ne pensate?

2007-03-20 03:42:45 · 35 risposte · inviata da Dk|Drain 2 in Società e culture Religione e spiritualità

Premetto una cosa: Non sto ponendo una domanda screditativa ed arrogante nei confronti della chiesa o di Dio, semplicemente sono cuorioso di sapere una possibile visione di un mondo senza vangelo. Dato che non sono nemmeno molto ferrato nell'argomento, sfrutto l'occasione per imparare qualcosa di nuovo :D
Quindi vi chiedo se gentilmente non mi accusate (come qualcuno intrinsecamente ha gia fatto) di aver offeso i credenti o i praticanti

2007-03-20 04:25:06 · update #1

Da cio che ho trovato su internet la religione ha sempre dato per scontato che Dio (in questo caso non di Gesù) sia esistito per davvero, senza porre significati o indicazioni per arrivare ad un idea concreta di cio che lui è. Ma dalle mie informazioni, Dio è essenza e non consistenza (e non Gesù che è il figlio di Dio quindi "Generato" dall'essenza divina); Essendo appunto, essenza, come può l'uomo (soggetto empirico e cosciente) dimostrare la veridicità dell'esistenza di Dio (entità metempirica ed inconsistente)?

2007-03-20 04:39:51 · update #2

Per Fabio: Probabilmente è vero cio che dici in quell'esempio ma tenendo conto del momento in se, per cio che sta succedendo, la mia scoperta non sarebbe utile ne in quel momento, ne in quel contesto, quindi il tuo esempio è alquanto illogico perchè non mi porrei mai domande filosofiche in casi specifici come quello. Il bambino cade solo in quel momento e solo in quel caso, tenendo conto del tuo esempio, quindi se lo aiuto faccio una cosa giusta solo per lui e solo nel contesto momentaneo dell'azione, non nella continuità degli eventi. Se invece scopro l'esistenza incontestabile dell'anima, direi che la mia scoperta puo perdurare nel tempo aiutando li studi futuri, probabilmente di filosofia. Non centra niente col vangelo ma è per farti capire che dal mio punto di vista, il tuo esempio non è inerente con cio che hai detto su gesù. (comunque non è una critica ma un opinione)

2007-03-20 15:57:41 · update #3

Per Daphne: Attenzione a dire "se almeno Dio esistesse darebbe un senso a tutto"... implichi che 1) Dio non esiste e 2) che la nostra vita è senza senso. Cio puo fare rilevare che allora l'umanità si è creata l'immagine di questa divinità solo per coprire la sua insensatezza esistenziale...

2007-03-20 16:06:35 · update #4

Per Castigamatti: La religione difatti da per scontato l'esistenza di un Dio superiore e creatore se no non si darebbe spiegazione alla Genesi, quindi non dimostra la sua esistenza ma le sue gesta

2007-03-20 16:18:28 · update #5

35 risposte

Per rispondere alla prima parte della tua domanda ti potrei dire che se togliessimo il Vangelo alla chiesa, la chiesa stessa non esisterebbe, perchè non avrebbe nemmeno il 'motore', la ragione per nascere e crescere. Per la seconda parte potrei controdomandarti: la risposta ce l'hai sotto gli occhi sia storicamente che ai nostri giorni. Fermo restando che non è detto che un popolo che abbia una religione, si conformi al 100% ad essa, siamo però in presenza di un grande condizionamento, o insegnamento, giudica tu, a non fare tutto il contrario di quello che propugna, mentre, hai visto, hai constatato, cosa succedeva e cosa ancora succede nei paesi cosidetti atei? La presenza del credere in un Dio non la trovi una cosa che se non altro frena la gente dal fare tutto ciò che vuole seguendo la sola legge degli istinti o della politica del dittatore di turno o ricadere ancora in situazioni tribali, regionali, ecc.? Di questi esempi ne è pieno il mondo. Persino in Italia.................

2007-03-22 16:33:31 · answer #1 · answered by ombra mattutina 7 · 0 0

Se togliessimo il Vangelo toglieremmo l'essenza stessa della fede Cristiana, quindi non potrebbe esistere la nostra fede, in quanto essa ci è stata rivelata in Cristo e tramandata nella Tradizione. Grazie a Dio, gli archeologi confermano la storicità dei vangeli e della Tradizione.
I Dogmi sono delle semplici "sottolineature" di verità di fede e anche essi hanno diversi livelli, solo alcuni sono immutabili e definitivi, non tutti.

2007-03-20 06:06:41 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 0

Neppure il Vangelo dimostra l'esistenza di Dio. La fede non deve ricevere "prove".. altrimenti non sarebbe fede, ma semplice osservazione della verità. E se fosse così, non sarebbe una prova.

2007-03-20 03:48:09 · answer #3 · answered by Federico Nuzzo 6 · 3 0

I Vangeli non dimostrano affatto l'esistenza di Gesù, ma sono soltanto le cronache di 'profeti ispirati', la fede fa il resto. É più probante una prova storica dell'esistenza di Gesù, ce ne sono di indirette. Ma dal mio punto di vista, di ateo razionalista, non è tanto importante l'esistenza o meno di Gesù, quanto dimostrare la sua 'divinità' e qui casca l'asino, perché è indimostrabile, come è impossibile dimostrare l'esistenza di Dio. Queste strade sono percorribili solamente da chi ha veramente fede.

2007-03-20 04:59:55 · answer #4 · answered by Underwater 1 · 2 0

Numerosi filosofi e/o dottori della chiesa ci hanno provato con risultati a dire il vero non molto soddisfacenti. Il loro problema era confrontarsi con gli atei e convertirli perciò necessitavano di argomentazioni non basate sulla fede. Per esempio Santo Anselmo diceva che tutti hanno l'idea di dio, anche gli atei perciò dio esiste perchè ne abbiamo idea innata rifacendosi un po'a Platone. Il suo grande errore è confondere il piano reale con il piano delle idee. Tuttavia già san tommaso lo ha sceditato poco tempo dopo portando cinque nuove argomentazioni che secondo lui dimostravano l'esistenza di dio che adesso non ricordo. Poi c'è stato Blaise Pascal che essendo anche matematico e appassionato di calcolo delle probabilità propone la scommessa. Cioè scommettiamo se dio esiste o no. Ovviamente se tu vivi credendo in dio e poi esiste sei salvo. Se lui invece non esiste hai sprecato la vita. Se tu vivi non credendo in dio e lui esiste sei dannato. Ma se non esiste ti sei goduto la vita. Tuttavia è evidente che conviene scommettere sull'esistenza di dio. Perchè nel caso peggiore se dio non esiste avrai sprecato la tua vita terrena, ma se al contrario tu sei dissennato ma dio esiste soffrirai per l'eternità. Anche Cartesio fornisce tre prove dell'esistenza di Dio, se non ricordo male molto simili (una dovrebbe essere la stessa) di Tommaso. Più avanti nel tempo ci si rende conto che dimostrare inequivocabilmente che dio esiste è impossibile, vale solo la fede. Kirkegaard elogia la vita religiosa che è l'unica che dà pace all'uomo deridendo la vita di chi si interessa solo al lavoro ed alla carriera e ai beni terreni e deridendo chi si concede troppo ai piaceri della vita usando il personaggio di don giovanni descrivendolo come un uomo insoddisfatto e obbligato a passare da una donna all'altra perchè non prova emozioni. Poi arriva Nietzsche, dio muore. Ed è un dramma per l'uomo. Alla fine, secondo me, le posizioni più ragionevoli sono quelle dei filosofi che si arrendono, capiscono che non si può dimostrare che dio esiste ma nemmeno si può affermare il contrario, solo la fede ci aiuta a credere in dio o meno. Ma non possiamo convincere la gente ad avere fede. E comunque se mi è concessa una frecciatina la chiesa ha già rinunciato da un pezzo all'uso del vangelo. Cioè da quando hanno eletto papa Ratzinger.

2007-03-20 04:03:44 · answer #5 · answered by andytofting3 4 · 2 0

..........Gesu' e' vivo oggi.Io saro' sempre con voi(queste sono Sue parole dette alla Sua chiesa).Prova a cercare Gesu' con sincerita'e vedrai con che sollecitudine si mostrera' .....
Un suggerimento per la ricerca: Dove e' il tuo cuore li e' il tuo tesoro!

2007-03-22 17:41:43 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 0

Facciamo un pò di ordine.
Questo è ciò che si desume da una lettera di Galilei, se non ci credete leggetela voi stessi. E' la lettera che ha inviato a Benedetto Castelli il 21 dicembre 1613.
In quella lettera Galileo riflette sulle Sacre Scritture. Il problema è l'interpretazione: crede che non siano i testi sacri a sbagliare, ma chi li interpreta. Per comprendere il significato di quello che leggiamo, bisogna tenere conto a cosa si vuole arrivare e al pubblico di lettori.
In questo caso, la Bibbia e il Vangelo servono a spiegare agli uomini come "salvare la propria anima".
Senza di questa i cristiani si crederebbero persi.

Io in realtà la penso diversamente.
Io sono convinto che qualcuno abbia scritto, nell'antichità (parlo di molto prima dei tempi di Abramo) una favola, un qualcosa di lunghissimo e esageratamente contorto, del tipo del Signore degli Anelli. I lettori di questa storia sono stati presi così tanto da risultarne compromessi nella mentalità, iniziando a prendere come vere le vicende narrate in quei volumi così prolissi; hanno in seguito cominciato a osannare e diffondere ciò che era esposto in questi libri. Hanno subito trovato altre persone affascinate e drogate da queste cose, che a loro volta le hanno trasmesse agli altri. Questo per secoli, fino a quando qualcuno, molto ma molto più esaltato degli altri, è uscito fuori dicendo di essere il figlio di Dio. Tutti attorno a lui gli hanno creduto e questo, che si faceva chiamare Gesù, con svariati spettacoli di illusionismo li (appunto) "illudeva" di potere compiere dei miracoli. Sempre più coinvolto nella parte, arrivò perfino a farsi uccidere a causa della sua messinscena. Da questo i cristiani uscirono con le loro idee ancora più rafforzate, non essendo ormai più capaci di ragionare da soli, ma sempre vivendo in funzione di una entità superiore.

Concludo tutto quanto dicendo che io (ormai si è capito) non credo assolutamente nell'esistenza di nessun Dio onnipotente, in quanto non ne ho mai avuto la dimostrazione della sua presenza. Sono ateo fino a prova contraria. Nel momento in cui Dio apparirà e farà qualcosa che davvero mi metterà davanti all'evidenza che lui c'è, esiste, resiste e insiste, allora mi comporterò di conseguenza.

2007-03-21 09:38:18 · answer #7 · answered by thanks 1 · 1 0

nessuna religione è mai riuscita a dimostrare l'esistenza di dio, e il vangelo non la dimostra affatto; non si può affermare che una cosa è vera perchè sta scritta su un libro. occorrono le prove, tant'è vero che ogni religione si basa sui dogmi, ossia su verità indimostrate ed indimostrabili alle quali bisogna credere per l'appunto, con la fede, non certo con la ragione. se del resto la religione cristiana avesse dimostrato di avere ragione, non esisterebbero nè gli atei, nè tutti coloro che professano un altro credo. Tutte le religioni sono del resto accomunate da due cose: tutte affermano. "Ho ragione io" ma nessuna porta le prove di tale ragione.

2007-03-20 04:28:20 · answer #8 · answered by Avatar ® 6 · 1 0

Dio esisteva già nell'Antico Testamento, a parte il fatto che esiste da sempre perchè Egli E'. Ne consegue che non dipende affatto da qualsivoglia evento o scrittura. Per quanto riguarda la datazione della redazione dei vangeli le prove storiografiche concordano nel datarli entro e non oltre il 70 dopo Cristo, non due secoli dopo, ma circa trent'anni dopo la morte del maestro. a tal fine vi indirizzo agli studi di Robinson, Berger e Thiede, per chi ne abbia voglia giusto per propria cultura. Per il Vangelo di Matteo la datazione è il 50 d.C. (papiro Magdalen).

2007-03-20 04:08:41 · answer #9 · answered by Chorus 5 · 2 1

E' significativo quel punto interrogativo che hai piazzato dopo la parola "vero". Anzichè risponderti, ti faccio io una domanda provocatoria: quando mai la religione ha dimostrato l'esistenza di dio? Una cosa è raccontare la vita e le gesta di Gesù, personaggio storico, basate sui vangeli selezionati dalla chiesa stessa in modo che raccontassero quello che lei voleva e vuole, un altro è provare l'esistenza di quel dio come lo intende e lo fa intendere la chiesa stessa.
Mi sembra che proprio questo aspetto essenziale, cioè l'esistenza di questo tipo di dio, sia affidato alla fede e ai dogmi dato che anche i teologi più impegnati ( parlo sia di pagani che di atei che di religiosi ) si sono persi in sterminate diatribe senza risolvere nulla di concreto.

2007-03-20 03:59:41 · answer #10 · answered by Castigamatti 4 · 1 0

non dimostrano piu nulla

2007-03-20 03:47:35 · answer #11 · answered by froncescor 3 · 1 0

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