Di chi bisogna fidarsi?

Question

"increduli: i più creduloni" (Blaise Pascal, Pensieri - Brano 210)
1-Nella sua concisione, questo brano paradosso riguarda una realtà abbastanza diffusa.
Uomini hanno proclamato la loro incredulità nei confronti di Dio, mentre non esitano a consultare astrologi per quanto riguarda il loro avvenire!
Nel nostro mondo, pur così materialista, molti sono pronti a fidarsi ciecamente di "guru" che esercitano un' influenza pesante e nefasta.
2-Altri uomini dichiarano di credere in Dio e preferiscono fidarsi a dottrine e pensieri umani, a volte stravanganti, piuttosto che delle affermazioni di Dio che si è rivelato nella sua parola.
Nel secondo caso, chi dichiara di credere in Dio, può fare parte della cattegoria dei creduloni?

Answer 1

E' un discorso molto complesso..il credere in dio è individuale è un bisogno psicologico che ha una persona..chi crede ciecamente a qualsiasi cosa gli dica la sua religione allora potrebbe essere un credulone..

Answer 2

Io mi fido soltanto di quel poco di intelligenza che ho e che mi permette di distinguere il vero dal falso. Non mi pongo il problema di Dio, perché renderebbe troppo complicata la mia esistenza e la mia fede vacillerebbe lo stesso, per cui sarebbe inutile. Idem per astrologia, chiromanzia ed altre varie amenità, che sono veramente acchiappacitrulli.

Answer 3

Io ti risponderò semplicemente: il tema è complesso.

Mi fido solo della mia voce etica interiore. In genere se seguo le mie intuizioni e so ascoltare riesco ad agire in modo giusto. Non ascolto astrologi né indovini, ma ti assicuro che se credo in Dio non è perché me lo ha detto qualche 'imbonitore'.
La mia fede è stata una conquista. Dio è -come si lege nei salmi- la mia roccia e dunque sono un 'credulone' per molti che non credono, si vantano della loro ragione e del loro ateismo ma ... leggono l'oroscopo e sono condizionati da mille 'riti' personali prima di agire.

Answer 4

Per distinguere il vero dal falso abbiamo un solo strumento: la nostra ragione logica.

Answer 5

E' una questione abbastanza semplice:
Dio ha ispirato un libro, la Bibbia, che testimonia della Sua esistenza, delle Sue opere, del perchè e del percome di certi fatti e addirittura la nascita del creato stesso (che gli scienziati stanno lentamente confermando).
Questo libro non si contraddice e segue un filo comune nonostante Dio si sia servito di almeno una quarantina di scrittori che sono vissuti in tempi diversi e nelle circosante più disparate.
A ogni fatto c'è un perchè: la gente diffida della Bibbia perchè non la conosce o la vede come antiquata, così si rivolge agli astrologi perchè gli resta il bisogno di credere a Lui, e non sapendo come soddisfarlo per bene, cerca di farlo alla bell'e meglio tentando di rimpiazzarLo con altre cose. La causa di questo atteggiamento è spesso una visione distorta di ciò che è Dio e della Sua Parola, e l'unica colpa che queste persone hanno è di non controllare seriamente come stanno le cose.
Il secondo caso è più grave: qui la gente si afferma credente, conosce un pò della Bibbia e nonostante questo preferisce affidarsi a concetti del tutto estranei a essa. Alcune volte, però, anche le persone di questo caso credono in certe cose contrarie alla Bibbia perchè gliele si sono presentante in maniera fuoriviante e sono in buona fede: come prima, la loro unica pecca è di non controllare personalmente come stanno le cose.
Per quanto queste "pecche" sembrino secondarie, è invece importante porvi rimedio, altrimenti si diventa pienamente responsabili dei propri sbagli.
Parlo per i casi che ho conosciuto finora, senza volermi ergere a giudice di nessuno.

Answer 6

La fede, qualsiasi fede, ha come presupposto una certa dose di credulità. Questo non è necessariamente un dato negativo dato che, in ogni forma di abbandono, è necessaria una certa fiducia.