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oggi, i discendenti di quell'unità nazionale (postcomunisti e democristiani) che nel 1978 avevano decretato la fermezza e la chiusura verso qualsiasi trattativa con le BR, senza batter ciglio accettano di scambiare dei prigionieri politici per ottenere la libertà di Mastrogiacomo.
si dovrebbe avere allora il coraggio di ammettere l'errore fatto nei confronti di Moro (visto che molti politici di allora sono ancora in attività)?
oppure dobbiamo dedurre che il principio "non si tratta con i terroristi" è valido solo se poi ritornano sul suolo italiano?
per la serie "se sono terroristi afghani cosa me ne frega se tornano a fare stragi, purchè rimangano lì"...

2007-03-20 00:50:37 · 20 risposte · inviata da gianni 3 in Politica e governo Politica e governo - Altro

Hidaric...
Salserom...
forse non avete capito o probabilmente non volete capire il senso della domanda.
Il sequestro di Moro non ha fatto altro che spingere verso il compromesso storico e non il contrario. Ma il problema è un altro: se all'epoca tizio e caio non volevano trattare coi terroristi perchè oggi tizietto e caietto (figli di tizio e caio) possono liberamente trattare e decidere di liberarli?
hanno sbagliato i padri (quindi urgono le scuse9 o sbaglianoi figli?

2007-03-20 01:21:25 · update #1

HIDA...se proprio oggi volevi fare la persona acculturata hai sbagliato i grosso. io credo di saperne molto (e di gran lunga molto più di te evidentemente) sul periodo degli anni di piombo, sulle brigate rosse, sul moro e sul compromesso storico dal momento che per ANNI (non perchè ho sentito dire) l'ho studiato. non solo per passione, ma anche all'università (laureato in scienze politiche indirizzo storico) con una tesi sulle brigate rosse, il sequestro moro e la stampa (storia contemporanea e storia dei movimenti e partiti politici).
sei capitato proprio male. quindi cerca di sparare meno ca22ate prima di documentarti e togliti quei paraocchi che ti ritrovi.

PS: giustappunto nella stessa mattinata in cui moro viene imprigionato il parlamento vota la fiducia al primo governo di solidarietà nazionale con l'appoggio dell'intero PCI (16 marzo 1978).
altro che fine del compromesso storico.
l'età non è una discriminante dell'ignorante. tu ne sei un'esempio.

2007-03-20 02:07:14 · update #2

guarda, non so perchè mi ostino a perdere tempo con te.
mi contesti di contraddirmi per nascondere il fatto che tu continui a sostenere tesi contrastanti.
te lo semplificherei, ma la stanchezza e la certezza della tua incomprensione mi spinge a mandarti a cag...controllare quello che dici in qualche libro. sai quegli oggetti in carta, rilegati che spesso sono impolverati sugli scaffali.
spegni la tv e accendi il cervello.

ps: hai ragione, la laurea certamente non è sinonimo di cultura nè tantomeno d'intelligenza per questo sono convinto che tu ne abbia a bizzeffe.

2007-03-20 02:47:24 · update #3

su queto non ci sono dubbi, ma io non ho mai detto che il sequestro sia stato la causa scatenante del compromesso storico. se ti ho fatto capire questo ti chiedo scusa e capisco il perchè di tanto insistere, ma non era mia intenzione dire una cosa talmente tanto lontana dalla realtà.

purtroppo la disputa a preso la tangente e ci siamo persi di vista il problema posto nella domanda.

2007-03-20 03:29:39 · update #4

20 risposte

Ti vorrei solo fare ragionare su un punto.
la morte di Moro, per quanto mi e' sembrato di capire, ha fatto danni proprio al vecchio PCI e all'ala piu' sinistra della DC. Moro stava per avvicinare il PCI alla parte di centro sinistra della DC con il famoso compromesso storico.

Quindi, se Moro non e' tornato vivo a casa, puoi ringraziare proprio coloro a cui questa cosa non avrebbe fatto comodo.
Un nome : Andreotti..

Concludo dicendo che se Mastrogiacomo fosse stato un politico riformista e con le idee avanti , ...con la forza e l'energia di creare un sistema politico nuovo.(e l'attuale governo fosse stato conservatore)...ora sarebbe decapitato da qualche parte in Afghanistan.

Opinione personale.


PS------------
Scusa, ma ti consiglierei di rileggere le pagine di quel periodo: Moro fu il portavoce del famoso compromesso storico in un periodo in cui il PCI ebbe il massimo dei consensi, proprio per l'avvicinarsi dell'ala democratica a quella comunista.

Il sequestro di Moro distrusse tale progetto...non lo avvicino' affatto....e' una grossa eresia quella che hai scritto...forse per la tua giovane eta'.

x rapsoft: dopo Moro non c'e' stato nessun compromesso storico...anche l'ala piu' radicale della sinistra non era d'accordo..
Il vero avvicinamento era solo quello portato avanti da Moro..morto lui..solo simulacri..
--------------------------
x e tu sei il classico esempio che la cultura universitaria d'oggi non vale un fico..e che l'intelligenza non te la guadagni studiando.
Ti sei appena contraddetto senza accorgertene.
Il parlamento ha votato il giorno in cui Moro e' stato imprigionato..e quindi..?
Chi porto avanti il compromesso storico? Moro...oppure qualcun'altro'?
inoltre caro il mio laureato in "caramelle" perche' ometti di dire come ando' a finire il compromesso storico alla luce di quanto successo? Che ne fu' del consenso popolare in crescita del PCI?
lo fai volutamente o per ignoranza?

Non fare il saputello, una laurea ..specie in scienze politiche..non migliora stati di abbandono cerebrale come quelli che si possono notare dai tuoi ragionamenti..

PPS: bravo!...getta la spugna e' meglio...

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PPS. visto che non credi a me e alla mia ignoranza...vorrei riportarti qui sotto il primo risultato che ho trovato inserendo la parola "compromesso storico" nel motore di ricerca yahoo.
Leggi bene...e invito anche rapsoft a farlo..
Il senso di cio' che voglio farvi notare e' nelle ultime righe..quando si parla di un "compromesso storico" riuscito solo parzialmente...ma ben lontano da quello che doveva essere originariamente.

Quando parlavo di simulacro di compromesso storico intendevo questo.

Il compromesso storico è una linea politica strategica teorizzata ed attuata a partire dal 1973 dal segretario del Partito Comunista Italiano Enrico Berlinguer, con lo scopo di mettere al riparo la democrazia italiana da pericoli di involuzione autoritaria e dagli attacchi verificatisi negli anni della cosiddetta strategia della tensione, pericoli messi in evidenza dal golpe cileno, avvenuto nello stesso anno.

Il compromesso storico auspicava una collaborazione organica fra tutti i partiti con la maggior rappresentatività popolare (Democrazia Cristiana, Partito Comunista Italiano, Partito Socialista Italiano), in modo da coagulare il massimo consenso possibile intorno alle istituzioni democratiche e, attraverso l'attuazione di una politica riformista, prevenire il riemergere di tentazioni autoritarie. Questa strategia si realizzò parzialmente mediante l'appoggio esterno assicurato dal PCI al governo monocolore di Solidarietà Nazionale, costituito da Giulio Andreotti nel 1978


Mi vuoi ancora dire che il sequestro Moro fu la causa scatenante del compromesso...oppure mi vuoi dire che quello che ne e' venuto fuori in seguito al sequestro e' un bel "CONTENTINO"?


PPS: ok l'importante e' esserci chiariti.

2007-03-20 01:03:50 · answer #1 · answered by Anonymous · 7 1

Secondo me non si tratta di errore. Ma di omicidio volontario. Come potevano salvarlo se tra di loro c'erano i "mandanti"?

Purtroppo Moro era un uomo vero, un politico per passione. Ed era troppo scomodo sia a sx che a dx... "Quel compromesso storico non era da fare..."

Ma scusa... cosa c'entra questo governo? No gli darai la colpa per aver salvato una persona?!!

2007-03-20 01:07:19 · answer #2 · answered by salseromuysabroso 5 · 5 0

credo, e mi spiace, che a quel tempo a molti politici andasse bene che Moro fosse messo fuori............per il potere si fa di tutto, anche eliminare una vita

2007-03-20 00:56:01 · answer #3 · answered by paoletta 6 · 4 0

Anzitutto credo che fare speculazioni politiche su questa vicenda sia di cattivo gusto.
Una vita umana è stata salvata. Una persona innocente non è morta. E' questo quello che conta.
Poi analizziamo ciò che dici.
Due epoche differenti. Due persone differenti (un capo di governo e un giornalista). Due contesti politici differenti: uno di politica interna e uno di politica estera. Due forme di terrorismo che niente hanno in comune se non l'etichetta stessa di terrorismo. Più o meno è come paragonare un tacchino ad una arancia.
Se vogliamo fare discorsi sensazionalistici può andar bene, ma se vuoi fare un approfondimento serio proprio no.
Inoltre.
La vicenda Moro si inizia a capirla adesso. E' ormai assodato che ci fu un intervento di depistaggio da parte dei servizi segreti italiani per far si che Moro non fosse trovato. E' noto anche un coinvolgimento della Camorra e addirittura della Banda della Magliana. In più le brigate rosse. Vedi allora come più complicata appare una vicenda che ancora scuote l'anima del nostro paese rispetto ad un rapimento (quello afghano) fatto col solo scopo di trattare la liberazione di guerriglieri.
Negli anni '70 in Italia c'erano connessioni di potere che ancora oggi non ci appaiono chiare.
Moro rischiò molto col "compromesso storico" e pagò con la vita quel rischio. Non lo volevano le Brigate Rosse, non lo volevano i servizi segreti, non lo voleva la mafia.
L'intero caso venne trattato con connivenza dai "poteri forti" e ancora oggi quel "non trattare coi terroristi" appare come un'eccessivo tuffo in avanti di un ipocrisia maligna. Ipocrisia. Non si trattò perchè Moro nessuno lo voleva salvare davvero. Solo la Polizia ebbe un ruolo attivo e propositivo nella ricerca dello statista. La politica e le 'teste' che pensarono quella bella vicenda ancora esistono. Ma non dimentichiamoci che sono Andreotti e Cossiga coloro che all'epoca detenevano il potere di trattare o non trattare e non altri.
E non sai quanto vorrei che l'Italia avesse avuto il coraggio di liberarsi di gente come questa. Sempre a galla con ogni vento. Addirittura Andreotti e stato candidato come presidente della camera, forse non ci rendiamo conto!

Detto questo per salvare una vita di un ostaggio innocente è lecito trattare in ogni caso. Non trasformiamo nell'ennesima gazzarra da bar una bellissima notizia.

2007-03-20 01:16:01 · answer #4 · answered by Malò 6 · 4 1

Io penso che la vicenda di Aldo Moro sia una cosa completamente diversa, era scomodo alla ex DC e per questo motivo è stato lasciato in mano ai brigatisti (si, mettetemi pure pollici versi).
Per quanto riguarda Mastrogiacomo nello specifico, non entro in merito alle trattative, le mediazioni e i mediatori, vorrei solo dire che non capisco tutte queste polemiche, quando Berlusconi ha trattato per la liberazione di altri ostaggi (mi vengono in mente le due cattolicissime volontarie e non si sa con chi ha trattato e quale sia stata la "moneta" di scambio) a nessuno ha creato problemi, adesso sono tutti contrariati dalle trattative per la liberazione di Mastrogiacomo.
Non sarà che a tante persone da semplicemente fastidio che sia un giornalista di Repubblica, ovvero uno "sporco comunista"?
Non è polemica, solo un'impressione.
Ho letto delle cose allucinanti di answeriani che considerano gli inviati come dei nemici.
Personalmente ritengo che qualsiasi cronista (a prescindere dagli ideali politici) si rechi nei Paesi in guerra in cui è coinvolto in qualche modo anche il nostro Paese, per raccogliere le notizie sul posto e fare informazione reale, renda un servizio a tutti noi, perchè se non ci fosse chi rischia la vita non potremmo mai conoscere un minimo di verità obiettiva. Ringraziate chi rischia la pelle per raccontarvi la verità, perchè di chi ci governa non ci potremo mai fidare completamente.

2007-03-20 03:38:29 · answer #5 · answered by BuBuSettete 5 · 2 0

Moro era vivo e la scorta era stata massacrata. Che si faceva? Si trattava con i terroristi e ci si fregava di quei poveri servitori dello stato ammazzati sulla strada?
Eppoi, Moro, mentre quelli della sua generazione morivano in guerra in Albania, Africa, Russia...lui dov'era durante il secondo conflitto mondiale? Imboscato in un aeroporto a 3 Km da casa sua...Lui la guerra l'ha fatta qualche anno dopo...si può anche morire per una causa o no? E lui l'ha fatto con dignità, compostamente e cristianamente, Oppure i politici devono solo mandare gli altri a morire?

2007-03-20 01:54:27 · answer #6 · answered by Anonymous · 2 0

Domanda veramente interessante. Dal mio punto di vista penso che i due casi comunque non sono paragonabili perche' si collocano in due periodi storici totalmente diversi.
Gli anni in cui e' avvenuto il sequestro moro erano anni di biombo in italia e lo scontro era sia sul campo pratico sia su quello ideologico.
Inoltre col senno di poi la morte di Moro, anche se fu' il momento di massimo "successo" delle BR allo stesso tempo fu' il passo che ne decreto' la fine.
Ci sono delle tesi che sostengono che la morte di Moro quasi quasi giovo' al governo di allora per sferrare un attacco molto forte contro le br, che fino al caso Moro venivano considerate da parte di alcuni gruppi di intelletuali come "amici" che sbagliavano e quasi quasi giustificate.

I sequesti che si verificano in questi paesi in conflitto invece sono sentiti da parte dell'opinione pubblica invece come un qualcosa di diverso (siamo dopo l'11 settembre) e lo stato sente quasi il dovere di porvi rimedio, anche perche' ci si sente un po' in colpa per lo scoppio di questi conflitti.

Ciaoooooo

2007-03-20 01:20:34 · answer #7 · answered by Anonymous · 2 0

beh Aldo Moro era più scomodo, è stato deliberatamente ucciso o lasciato morire....
Chiedi ad Andreotti e a Cossiga
la nostra storia della repubblica è piena di cose curiose, stane e shockanti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Demagnetize
http://it.wikipedia.org/wiki/Piano_Solo
http://it.wikipedia.org/wiki/Strategia_della_tensione
http://it.wikipedia.org/wiki/Golpe_Borghese

La Vita nonostante abbia un altissimo valore non è possibile metterla sulla bilancia

2007-03-20 01:12:28 · answer #8 · answered by Sattanik 4 · 2 0

Da noi al sud si dice che quando ammazzano qualcuno la probabilità che al funerale ci siano gli assassini è altissima!
Basti pensare alla falsità di personaggi come Violante che oggi santificano Borsellino e in passato furono gli artefici del suo affossamento professionale! Per Moro è stata la stessa cosa, oggi tutti ne parlano benissimo ma all'epoca egli seguiva un percorso non condiviso da tutti e ritengo che non ci fu , allora, la vera volontà di salvarlo.

2007-03-20 01:09:19 · answer #9 · answered by stelua 3 · 2 0

i principi non contano niente in politica. i due casi poi sono
completamente diversi fra di loro. Aldo Moro non lo voleva indietro nessuno, a parte la famiglia forse, invece questo
giornalista è un personaggio innocuo, quindi perchè no.
t'immagini le critiche al governo se non avesse accettato
il ricatto: "e perché il governo non ha fatto niente?!!!!"

2007-03-20 01:03:14 · answer #10 · answered by mud&honey 1 · 1 0

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