Cari figlioli,
mi chiedevo perchè molte volte, non si riesce ad esprimere in modo sufficientemente universale un concetto.
Alcuni concetti sembrano relegati ad una ristretta cerchia di persone ed invece sono condivisibili da tutti o almeno da quasi tutti.
Se parlo di Verità ed Amore c'è chi lo identifica con Dio e chi no, ma tutti capiscono (almeno spero) a cosa mi riferisco.
Se parlo di Dio i credenti si schierano e gli atei si astengono ( nel migliore dei casi).
Se parlo di scienza succede il contrario.
Ma perchè?
Non cerchiamo in fondo tutti la stessa cosa?
Le definizioni sono alla base della settarietà culturale e religiosa?
Ricordatevi che il Maestro non era cristiano e Einstein non era ateo.
Cercate la Verità attraverso tutti i mezzi che avete a disposizione e non fermatevi di fronte a parole che non sono altro che un mezzo imperfetto attraverso il quale poter comunicare.
Ascoltate con il cuore, che sia ateo o credente!
Che la Verità e l'Amore vi aprano il cuore.
2007-03-19
23:45:15
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16 risposte
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inviata da
Anonymous
in
Società e culture
➔ Società e culture - Altro
Ciao Gringo, l'ulcera devo averla già da un pezzo :))
2007-03-19
23:53:24 ·
update #1
Fara non intimorirti, anche perchè la mia conoscenza (con la "c" minuscola) non è poi così grande. :)
2007-03-19
23:54:54 ·
update #2
Ecco Gnuranta, credo che hai dato un ottimo esempio di quel che ho detto.
2007-03-20
00:58:49 ·
update #3
Caro Bsaett, non staro a polemizzare, perche le polemiche sono sterili e non portano da nessuna parte. Ti sintetizzo il mio concetto di Verità:
E' Verità tutto ciò che non cade in contraddizione.
Come la penso l'ho esposto più dettagliatamente in precedenti domande e non starò a ripetermi.
In base al mio presupposto, tu non stai esponendo una Verità.
Se io posso affermare una cosa e tu l'esatto contrario ed ambedue sono vere, significa anche che ambedue sono false e quindi la verità non esiste.
Cosa che posso facilmente smentire dicendoti di dare un calcio ad una pietra: essa è Vera ed esiste.
Ambedue dando un calcio ad una pietra possiamo verificare la sua Verità!
Il resto è relativismo nichilista che sinceramente trovo chiuso in se stesso, sterile e senza che indichi altra via che l'umano egoismo.
Naturalmente tutte le opinioni sono rispettabili, anche se con la tua non sono assolutamente d'accordo.
Per quanto riguardo Hitler, che la sua verità non fosse Verità
2007-03-20
08:26:02 ·
update #4
è ampiamente dimostrato dai risultati che ha ottenuto e che hanno ampiamente evidenziato la sua contraddizione. Quindi perchè citarlo?
2007-03-20
08:27:16 ·
update #5
Lino, puoi aver ragione, il problema è riuscire a far universalmente capire il tuo particolare. Tu ci riesci?
Io lo spero, ma dai riscontri mi sembra di no. Poi posso benissimo sbagliarmi, ma ..................................
2007-03-20
08:31:04 ·
update #6
Giuseph, io credo che tale linea esista ed io la sto portando avanti, non servono miracoli, basta la volontà.
Se fallisco, forse qualcuno migliore di me potrà riuscire.
2007-03-20
08:33:57 ·
update #7
Cara agatuzza, non credo in quello che dici, altrimenti non farei quello che faccio.
2007-03-20
08:36:17 ·
update #8
Caro Zio, ma io mica son qui a fare proselitismo, lo sai che sono un somaro nel deserto! E i somari sono testardi, mai come i muli però!
2007-03-20
08:37:34 ·
update #9
Michelle abbiamo dei concetti diversi riguardo a cosa sia una domanda!
2007-03-20
08:38:37 ·
update #10
Cara figliola J. D. sono d'accordo con le tue elucubrazioni. Il che mi fa dubitare di essere in errore. :)))))))
2007-03-20
08:42:18 ·
update #11
Grazie Folgore, pace e bene fratello.
2007-03-20
08:43:10 ·
update #12
Hai ragione Maral, hai capito perfettamente il senso della mia domanda. Chissà, forse un linguaggio universale non è stato trovato perchè nessuno ha mai cercato abbastanza?
Non mi scoraggio e continuo a cercare, intanto cerco di usare quello che conosco meglio che posso.
2007-03-20
09:12:17 ·
update #13
Bsaett, il discorso è lungo e la domanda inadatta a svolgerlo.
Ti risponderò solo che l'alba esiste anche se il cieco non la vede. In ogni caso può sperimentarne gli effetti con gli altri sensi.
Il problema è l'interpretazione, non la Verità dell'alba.
L'esempio della pietra è semplice in modo che possa essere capito, ma funziona così anche in meccanica quantistica, nella quale la Verità assume una forma che definirei dinamica, ma non meno vera.
Se Hitler avesse vinto avrebbe avuto ragione?
Certamente sì! Avrebbe dimostrato la superiorità della sua nazione ed in un certo modo anche quella della sua "razza" ariana.
Per quanto sterile e temporanea quella superiorità sarebbe stata incontrovertibile.
Altri assunti non li avrebbe dimostrati vincendo la guerra, ma quello sì.
2007-03-21
07:49:38 ·
update #14
Per quanto riguarda l'amica in comune, la Verità penso che non siamo riusciti a capirla nessuno e probabilmente nemmeno lei.E' difficile analizzare un sistema quando ne sei parte ed è impossibile trarre conclusioni e Verità fino a che non hai ottenuto risultati.
Comunque tutto quello che è successo è senz'altro Verità!
Tutte le interpretazioni personali sono dubbie e bisognose di verifica e lunga meditazione.
Attenzione a non confondere il giudizio con la Verità, sono due concetti molto spesso profondamente in contraddizione.
2007-03-21
08:00:01 ·
update #15
Bsaett, ti scrivero sul forum la mia replica, qui diventa improponibile.
Comunque il principio di indeterminazione di Heisemberg non afferma affatto quanto dici.
2007-03-22
06:20:23 ·
update #16
Semplice, perchè il "concetto universale" non esiste !
Tu parli di Verità, con la V maiuscola, ma chi decide quale è la verità ? Tu ?
Se parliamo di religione, la verità di un ateo è diversa da quella di un credente. Quale delle due è la Verità ?
Se parliamo di religione la verità di un cristiano è diversa da quella di un musulmano. Quale delle due è la verità ?
E perchè poi non dovremmo considerare la verità degli Ortodossi, in fondo ortodossia dovrebbe indicare la vera religione, eppure la Chiesa Romana non è d'accordo sul punto.
Ancora, per noi cristiani Gesù è un Dio, figlio di Dio. Per i musulmani è semplicemente un profeta, come Maometto, anzi anche un po' meno importante, comunque è solo un uomo. Infatti i musulmani ci accusano (purtroppo a ragione) di essere politeisti. Dove sta la Verità ?
La Verità non esiste, specialmente quella universale. Non la cercate, perchè non esiste. Ognuno ha la sua verità particolare, ogni gruppo ha diversi modi di vedere, di vivere, di mangiare.
Esiste invece la tolleranza, la comprensione, l'empatia, il voler capire la posizione altrui, le credenze altrui, e discuterne, e poi cercare un punto di contatto e un compromesso. Il vivere cercando di capire che anche il diverso ha diritto di dire la sua opinione. La Verità universale è solo un modo per imporre la propria verità. Niente altro. Hitler parlava di verità universale. E' questa la Verità che volete ?
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Scusa, non volevo sembrarti polemico, ma credo fermamente in quello che dico, per esperienza. Non dico che io ho ragione, ma il punto è proprio questo. Nessuno può dire di avere ragione, oppure possono dirlo tutti.
Per Hitler, se mi dici che i fatti SUCCESSIVI hanno dimostrato che aveva torto, confermi la mia idea. Se Hitler avesse vinto la guerra, secondo quello che dici tu, adesso staremmo pensando che Hitler avesse ragione. Quindi la sua verità sarebbe stata la Verità ! Mi sembra chiaro.
E questo vale per tutto. Sono i vincitori di una guerra che fanno la Verità, sono i potenti che fanno la Verità, come fanno le notizie, come fanno gli eventi. Tutto è imposto dall'alto, ed è quello che vale per tutti, più o meno, in un dato ambito (una città, una nazione, un continente), laddove quella Verità, quella notizia, quell'evento non vale in un ambito diverso, perchè esiste un'altra verità.
Tu mi citi la pietra, ma non mi pare un esempio. Quella è realtà materiale, siamo a livello molto basso, dovremmo discutere di "quanti" per dimostrare che la pietra esiste realmente e in che forma, fermo restando che per una persona che, sfortunatamente, non ha i "cinque sensi", la pietra NON ESISTE, e quella è la SUA verità che nessuno può togliergli. Gli puoi dire che per la collettività la pietra esiste, ma per lui NON esiste, e non c'è verso di farla esistere per lui. Quindi, il fastto che la pietra esiste è solo una convenzione dovuta al fatto che la maggioranza la vede e ritiene che esista.
Che ne dici di un cieco ? La tua Verità sui colori dell'alba è più verità della sua che non la vede nemmeno l'alba ? E perchè la tua verità è migliore della sua ? Perchè tu, forte del fatto che sono molti, tanti come te, cioè non ciechi, gliela IMPONI. Se fossimo tutti ciechi, l'alba non la vedremmo, quindi la verità sarebbe che l'alba NON esiste.
Ah, adesso che ho capito chi sei, vorrei fare un'ulteriore aggiunta. Abbiamo una amica molto malata in comune. Su dieci persone ho riscontrato 10 verità diverse su di lei. Quale è la Verità ? La mia ? La sua ? La tua ? Quella dei tre ? Quella di qualcun altro ?
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Mi sembra che sfuggi alla questione. L'alba esiste anche se il cieco non la vede, ma se fossimo tutti ciechi nessuno la avrebbe mai vista, quindi nessuno potrebbe dire al cieco che c'è un'alba anche se lui non la vede.
I fatti, la verità, non esistono, esistono solo le interpretazioni dei fatti, niente altro, e per lo più sono molto fallaci, a seconda dell'osservatore. Ma non vorrai mica discutere qui di relatività ? Spero proprio di no.
Per la pietra continuo a non essere d'accordo, ma se proprio ci dobbiamo limitare a dire che una pietra esiste, come esiste il tavolo e la sedia, bé... è veramente molto poco come Verità, mi aspettavo qualcosa di più che discutere di pietre e cose materiali. Sei tu che discuti di Verità e Amore universali e poi finisci sulla pietra. Molto poco, decisamente.
Per Hitler mi hai dato ragione. La verità è quella che ha imposto il vincitore della guerra. Hitler la ha persa, quindi ha torto, gli americani hanno vinto, quindi hanno ragione.
Mi sembra che ti sto convincendo. Ancora un poco e poi te ne accorgerai da solo !
P.S. Per la quantistica, comunque, giusto per precisare e per non confondere gli altri, gli oggetti sono spiegati atrraverso onde di probabilità, cioè gli oggetti possono essere misurati solo sotto forma di probabilità dei loro valori, il che significa che non c'è alcuna certezza, nessuna accuratezza delle misure, quindi nessuna Verità assoluta ! Basta leggere il principio di indeterminazione di Heisenberg.
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Hai ragione, quello che ho riportato io in relazione al principio di indeterminazione è solo l'opinione di parte degli esperti (credo si chiami interpretazione di Copenaghen).
Bohr sosteneva questa interpretazione ma Einstein non era d'accordo, affermando che tutto nasceva da eventi deterministici. Purtroppo, la sua teoria delle variabili nascoste non è mai stata dimostrata da nessuno, per cui, sembra, l'interpretazione di Bohr, in base alla quale a un livello base l'universo fisico non esiste in forma deterministica, ma piuttosto come una collezione di mere probabilità, risulta valida tutt'ora.
Come vedi, neanchè discutendo di "massimi sistemi" si riesce a trovare una Verità universale.
Comunque hai ragione. La discussione è diventata sterile. Tra poco mi sa che mi cacceranno da Answers.
Saluti a tutti.
2007-03-20 07:14:14
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answer #1
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answered by Anonymous
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Ciao predicatore,
Se parli del tuo particolare hai parlato dell'universale.
2007-03-20 13:21:57
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answer #2
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answered by Lino41 6
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ognuno ha la sua interpretazione... e' normale.. e non si puo' pretendere che tutti capiscono alla stessa maniera.. ma dai su'... che t'importa.
ultimamente non sei molto presente qui... neanche io.. a presto predi..
ciao ciao
2007-03-20 11:31:43
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answer #3
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answered by Anonymous
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non trovo che sia difficile parlare a tutti,ma piuttosto magari e difficile accettare la risposte che no troviamo gradevoli,mentre secondo me anche ciò che non gradiamo è invece una fonte di discussione e scambio di opinioni!
2007-03-20 06:56:11
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answer #4
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answered by oly_1809 4
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Questa non è una domanda. E' una predica. Non sarebbe meglio inserirla nel tuo blog?
2007-03-20 06:56:10
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answer #5
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answered by Michelle 3
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Credo che sia molto semplice parlare a tutti, basta usare un linguaggio comprensibile e non selettivo.
Se e' il cuore ad ascoltare il linguaggio deve essere quello dell'amore.
Quindi la responsabilita' non e' solo di chi ascolta, che rifiuta un determinato argomento, ma anche di chi l'argomento lo espone in un certo modo.
2007-03-20 17:00:28
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answer #6
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answered by sandy66 5
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L'impossibilità di parlare a tutti sta ovviamente in un'ambito del discorso che è quello che usa le parole come concetti esplicativi e questo perché ognuno dà alle stesse parole significati anche molto diversi. Per esempio "Amore" a scendere nel dettaglio può voler dire tante cose diverse o anche niente, dipende dal contesto, da chi ne parla, da come si usa la parola stessa, da chi ascolta, dal vissuto di ognuno ecc. ecc.. Le parole purtroppo o per fortuna non sono univoche, non sono simboli matematici. Noi lanciamo le parole al vento come buoni o cattivi seminatori, ma chissà poi dove vanno a finire. Risuoneranno nel cuore di qualcuno o si disperderanno come foglie morte? Chissà! Parlare è sperare che qualcuno ci senta, volere anche che ci senta proprio per quello che intendevamo dire è una pretesa enorme. E' necessario già essere in sintonia in modo da capire anche i ritmi, i silenzi gli sguardi, i gesti. Pensa che a volte io stesso, quando risento i miei discorsi non ci capisco niente e stupito chiedo: ma davvero ho detto questo? Figuriamoci poi quando li scrivo e li rileggo!
2007-03-20 16:03:00
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answer #7
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answered by etcetera 7
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Il cammino verso la verità è lungo, aspro e periglioso. La cosa che mi consola è che se abbiamo la fortuna di trovarla questa verità, essa è uguale per tutti, atei e credenti, perché la verità è UNA. Io sono nuovo di Answer, ma trovo le tue domande molto belle e intriganti. Complimenti Predicatore, ti saluto con amicizia.
2007-03-20 11:41:02
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answer #8
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answered by Underwater 1
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Il Cristo parlava a tutti, ma non tutti capivano o volevano capire, e non tutti erano degni di capire, perciò non mi stupisco che qualcuno rimane trincerato sulle sue recondite opinioni, certo però una linea in cui vi si può dibattere tutti, atei e non, sarebbe auspicabile, certo ognuno dovrebbe dimostrare qualcosa, per gli atei è più facile non dimostrare niente, per i credenti è più difficile dimostrare,
Ma se io dicessi che non solo ho conosciuto Dio, ma anche Gesù, Maria, e so pure chi è il Messia, e il Padre Eterno mi è testimone,
chi mi crederebbe? Nessuno neppure i credenti! Gli atei mi direbbero almeno di dimostrarlo, e i credenti non credendomi, perderebbero la fede, che forse non hanno mai avuto alcuni in verità ,
forse l'unico modo per provarlo consisterebbe in un miracolo, eppure anche con un miracolo sia atei sia credenti non crederebbero, non tanto nelle loro posizioni ma piuttosto al miracolo. Ci vorrebbe un miracolo perpetuo, infinito, eterno, per spazzare via tutta l'immondizia che intralcia le menti! Di atei e credenti. In verità qualcuno disse:” volete il miracolo... ma non avrete niente…”
Già ...generazione malvagia.
Egr. Le guerre non le decidono i potenti (vedasi hitler), ma chi le vince le decide Il Signore degli Eserciti, optando per il male minore, in attesa che venga sulla terra a stabilire il Regno Celeste per sempre!
E questa è una verità Celeste!
ps. non penso vi sia persona migliore...
2007-03-20 08:58:53
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answer #9
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answered by Anonymous
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Egregio Predicatore, il punto primo di cui ciascuno di noi dovrebbe rendersi conto, è che non è vero che siamo tutti uguali, ci mancherebbe altro.
Prima di tutto ci dividiamo in atei e credenti.
Ognuno per conto proprio e in base alla libertà di pensiero e di scelta è arrivato alle sue personali conclusioni su questo tema sul quale nessun altro nè può nè deve interferire se non vuol ledere e far violenza o sottomettere chi non la pensa come lui.
Perciò chi è ateo ha diritto ad essere e restare tale altrettanto come chi è credente.
La comunicazione fra i due gruppi è impossibile ( se si considera che le persone siano dotate di intelligenza ) sotto qualsiasi punto di vista 1) perchè nè gli uni nè gli altri hanno carte in mano per dimostrare all'altro gruppo che sbaglia
2) ( è questo molto più importante)perchè cercare di convincere l'altro della verità della propria scelta significa dirgli "tu sei scemo a non aver capito certe cose" e questo è sopruso, violenza alla libertà dell'altro e offesa nei suoi confronti 3) perchè persone giunte ( per loro scelta e ragionamento) a conclusioni diverse non hanno più lo stesso PUNTO DI RIFERIMENTO per cui qualsiasi parola si usi per esprimersi assume un significato diverso per gli uni o per gli altri per cui la comprensione e la risoluzione comune di problemi è assolutamente impossibile.
La prima cosa da appurare fra persone che parlano fra loro è quale sia il punto di riferimento del nostro interlocutore . ( Questo non vale solo per gli atei ma anche per coloro che si definiscono credenti e appartengono ad altre fedi.
Si può perfino dire " Io credo in Dio " ma si deve appurare se le caratteristiche dell'Enntità in cui uno crede siano le stesse di quelle in cui credi tu e si può scoprire che non è così.
Allora se il punto di riferimento è lo stesso per entrambi gli interlocutori si può parlare altrimenti ciao e amici come prima, ognuno segue la sua strada.
Continuare a voler avere ragione sia gli uni che gli altri è solo una inutile perdita di tempo e energie.
Ma visto che entrambi i gruppi a loro modo tendono a sentirsi superiori all'altro ciò che si deve fare ( e questo è un diritto da parte di entrambi i gruppi ) di mettere a posto il gruppo opposto dicendogli " con me non ti comporti così".
Non sei nè superiore nè inferiore a me ma a me devi parlare con lo stesso rispetto con cui io parlo a te.
, siamo esseri umani alla pari.
L'amore viene dopo il rispetto ed è un'altra cosa ma prima dobbiamo conoscere il "diverso", considerarlo diverso e, se vogliamo usare la parola amare, amarlo ma come lui vuole essere amato ( cioè senza rompergli le p..le) cosa che nemmeno il credente vuole si faccia nei suoi confronti.
Credo che questo modo di ragionare valga sia tra credenti e atei che , nell'ambito degli stessi credenti, fra apprtenenti a gruppi religiosi diversi.
2007-03-20 07:50:53
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answer #10
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answered by salsa 1
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