Sono ateo e per me vuol dire rifiutare l'idea che l'universo abbia un senso. Il rifiuto netto e totale di qualsiasi visione escatologica, a cui contrapporre il più totale determinismo materialista. La convinzione profonda che anche quelle cose - tuttora numerose - che non riusciamo materialisticamente a spiegare siano comunque fenomeni materiali che semplicemente non abbiamo ancora a fondo compreso.
Corollario di questo è il rifiuto per qualsiasi credo religioso, cosa non inconciliabile con una curiosità per lo studio di tali fenomeni dal punto di vista sociale, cultirale e storico, ma evitando accuratamente di credere ai loro "insegnamenti".
2007-03-19 04:58:58
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answer #1
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answered by gio66_it 4
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ateo: avere dei principi e una filosofia pur pensando con la propria testa senza avere qualcuno che dica cosa va bene e cosa no...
2007-03-19 06:17:15
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answer #2
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answered by Anonymous
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non dovere cercare le risposte altrove, se non dentro di me
2007-03-19 04:54:17
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answer #3
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answered by reginaginevra 5
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Infatti ti dico cosa significa per me essere atea, anche se la parola non mi piace proprio per quella sua particella alfa privativa, io non mi sento mancante di qualcosa per il fatto di non credere in un dio qualsiasi e meno che meno in quello dei cattolici. Per me significa semplicemente non aver bisogno di credere in qualcosa o qualcuno di soprannaturale, di divino, per poter dare un senso alla mia vita o per spiegare qualunque cosa. Credo in quello che vedo, ovvero in quello che la scienza può o potrà spiegare.
Ritengo che le religioni siano nate dal bisogno che l'uomo primitivo aveva di trovare delle spiegazioni alla realtà che lo circondava. Come poteva capire come si generano i fulmini o perchè in certi anni le stagioni erano diverse dal solito provocando carestie? Gli esempi potrebbero essere infiniti, allora si è immaginato delle entità soprannaturali che sovrintendevano a tutto quello che accadeva sulla terra e agli esseri umani. Solo che ora non siamo più primitivi, sappiamo a cosa sono dovuti i fulmini, conosciamo l'atomo e le sue più piccole particelle, abbiamo mappato il DNA, conosciamo praticamente il momento preciso in cui è avvenuto il big bang, possiamo ancora credere che nell'alto dei cieli ci sia un vecchio dalla barba bianca che si preoccupa di quello che accade su un misero pianeta dei miliardi che ci sono nell'universo e addirittura di ogni singolo essere umano dei miliardi che popolano questo misero pianeta? Assurdo. Inaccettabile per una mente razionale. Io sono razionale e non mi serve nessun dio.
Ciao!
2007-03-19 05:31:23
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answer #4
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answered by york958 5
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Essere ateo è una scelta di vita.
Essendo credente non so entrare nei particolari, dev'essere comunque il contrario di ciò che sento io riguardo alla religione, ovvio, quindi lascio la parola a chi ne sa di più.
Nei rapporti con le altre persone, se c'è rispetto per il prossimo è come tutti noi, almeno i noi che sono aperti alle diversità di opinione.
In quanto al resto, non so darti dritte, se non di esternare il tuo parere, le tue idee, le tue conoscenze, ricordandoti che il tuo diritto di dire, finisce quando manchi di rispetto al modo di pensare di un'altro.
Si può non condividere, ma non offendere, cosa che purtroppo a volte succede.
Benvenuto e auguri
2007-03-19 06:44:18
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answer #5
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answered by Anonymous
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io sono atea.. che devo dirti, a leggere le risposte anche io dovrei credere in qlcs.. forse, ma non in dio.. però t'assicuro che credo molto in me e questo mi basta..
2007-03-19 06:02:22
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answer #6
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answered by noska68 4
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credo di essere un ateo,e x me significa essere invidioso della pace, delle certezze,della serenita, anke nei momenti +duri, di ki crede!significa cercare di credere con tt le propie forze enn riuscirci,significa aver paura della morte,significa,anke sforzandosi al massimo, nn riuscire a dare un senso alla vita,significa sentirsi soli!avete un grande dono,ve lo invidio!
2007-03-19 05:09:57
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answer #7
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answered by paolo m 4
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E' molto importante non minimizzare l'ateismo perché a volte (se non sempre) comporta un percorso spirituale e interiore molto più travagliato di chi crede.
molte persone credono senza porsi delle domande o comunque senza sapere molte cose e si sa che la religione è un po' la culla dell'ignoranza, senza nulla togliere a chi, pur credendo, lo fa con cognizione di causa.
Personalmente sono arrivata a capire di essere atea dopo un paio di anni di crisi spirituale, sono giunta alla conclusione che non c'è veramente niente che può indurmi a credere in un essere superiore, perché mi piace pensare che tutto ciò che c'è di bello in questo mondo sia frutto dell'uomo, delle sue passioni e delle sue capacità
2007-03-19 05:02:38
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answer #8
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answered by Sara I 3
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Per quanto mi riguarda significa proprio quel che c'è scritto nella tua definizione, spiacente della poca originalità. Credo, positivamente, nell'inesistenza di una divinità. Credo piuttosto che l'idea di questa divinità sia connaturata nell'uomo, che la tira fuori in ogni tempo e in ogni luogo, e si crea il proprio pantheon a seconda dei propri scopi, in forma di Dio o di idoletto privato.
Ovviamente nessun giudizio negativo in questo. Per quanto mi riguarda, in casi come questi la cura sarebbe peggio della malattia.
2007-03-19 05:00:30
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answer #9
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answered by xobocop 3
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ritengo una persona atea sia una persona ke non crede nell'esistenza di un 'essere invisibile' in quanto nn riconosce in lui un elemento sul quale basare la propria vita
2007-03-19 04:56:32
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answer #10
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answered by mRoby@88 3
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