I geni possono essere influenzati da condizioni esterne ? Come ?

Question

x dorino : mi serviva una risposta scientifica , non un'opinione . grazie lo stesso

...attenzione non "geni" come persone intellettualmente ben dotate ......
Non riesco a capire come possano avvenire evoluzioni nelle specie ... e come possano essere tramandate visto che il ns fattore genetico è quello e tale rimane ....

Answer 1

Tutto cio che interagisce con noi puo alterare ed influenzare i geni.
In parole povere noi lottiamo per sopravvivere,e trasmettiamo ai nostri figli cio che è utile al proseguimento della specie,o meglio se noi riusciamo a procreare prima di morire significa che il nosto corredo genetico è stato abbastanza "forte"da farci sopravvivere.

Infatti è da sottolineare che non sempre i geni che trasmettiamo sono buoni,ma per fortuna ognuno di noi riceve un corredo genetico un po dall'uno e un po dall'altro genitore.

I geni hanno al loro interno la capacita di reagire ad alterazioni o atacchi esterni grazie a fenomeni di riparazione e di controllo.

Se queste strutture di difesa vengono intaccate (sono piu di una nella catena di "costruzione " del dna) vi è la possibilita di errori mortali per l'organismo (tumori,disfunzioni e malattie).

Non tutte le influenze esterne sono negative,tant'è che alcune sono proprio quelle che ci hanno portato ad un'evoluzione e ad una differenziazione da altri animali.

Un esempio stupido ma calzante è qlo delle giraffe.
In origine avevano il collo corto,poi per un errore genetico ne nacque una col collo lungo.
Questa grazie a cio riusciva a mangiare meglio le foglie di alberi e arbusti alti,che in periodi critici(di siccita o altro..) erano gli unici presenti.
Per cui riusci a riprodursi maggiormente e meglio mentre qle dal collo corto morivano...
L'evoluzione porto alla fine le giraffe ad avere un collo lungo.


Ritornando al discorso :
Ogni cosa esterna influenza i geni,e alla fine tutto si traduce in un'alterata produzione di basi di dna che comporta un'alterata produzione di proteine.

Cio poi si traduce in morte cellulare o trasformazione patologica dei tessuti interessati.

Answer 2

allora, scientificamente i geni possono eccome essere influenzati da condizioni esterne
Per esempio le radiazioni ionizzanti provocano il disaccoppiamento della doppia elica del dna, in più l'esposizione a sostanze cancerogene (di qualsiasi tipo) fa attivare dei geni particolari (gli oncogeni) oppure può inattivare dei geni protettivi (gli oncosoppressori) inducendo mutazioni puntiformi, traslocazioni bilanciate e quant'altro che praticamente alla fine portano ad una neoplasia oppure può essere silente nel portatore ed essere trasmesso alla progenie, pensa per esempio a quello che successe a Cernobyl!
Un altro esempio che posso farti è il fatto per cui più una donna va avanti con l'età, più c'è il rischio che faccia un figlio con una sindrome da aberrazione cromosomica (per es. sindrome di down), perché si accumulano i difetti genetici e c'è sempre più il rischio che possa trasmetterli al figlio.
spero di essere stata chiara

Answer 3

L'ambiente esterno interagisce in molti modi con i geni di un organismo. Considera che ogni gene viene espresso in maniera differenziale (sia qualitativamente che quantitativamente) nei diversi citotipi (tipi cellulari) dell'organismo. Molti di questi geni sono espressi costitutivamente (costantemente in quella determinata fase dello sviluppo dell'organismo o durante tutta la sua esistenza) altri invece sono inducibili, ovvero vengono espressi a seguito di stimoli esterni ambientali (che possono essere la presenza di patogeni piuttosto che variazioni di temperatura, stimolazione nervosa etc.). Molte malattie, definite multifattoriali (diabete, sclerosi multipla, schizofrenia per citarne alcuni esempi), sono determinate dalla co-presenza di predisposizione genetica (un fattore ereditario, legato all'informazione genetica) ed esposizione a determinati fattori ambientali.
Per quanto riguarda la comparsa di differenze nelle caratteristiche fenotipiche degli individui appartenenti ad una popolazione, tieni conto che se da un lato l'informazione genetica tende ad essere conservativa, dall'altro esistono fenomeni che determinano la variabilità genetica come la ricombinazione dei geni nella fase di formazione dello ziogote, il cross-over dei cromosomi durante il processo di formazione dei gameti (spermatozoi ed ovuli) detto meiosi e, naturalmente, le mutazioni determinate da fattori mutageni ambientali di natura biologica (virus), chimica (sostanze mutagene come il benzopirene presente nel fumo di sigaretta) o fisica (radiazioni ionizzanti capaci di danneggiare il DNA). Molte di queste mutazioni non determinano alcun effetto apprezzabile nel fenotipo (silenti) altre portano danno cellulare e morte o, in certi casi, contribuiscono alla comparsa di tumori, mentre altre ancora (molto raramente) portano vantaggi a quell'organismo in un determinato ambiente. Le caratteristiche genetiche di un organismo o le mutazioni che interessano anche le cellule germinali possono essere trasmesse alla prole e, a seconda che siano vantaggiose o meno, determinano rispettivamente una migliore sopravvivenza della prole fino all'età fertile dove possono essere ritrasmesse alla generazione successiva, oppure sfavorirla e rendere più improbabile il raggiungimento dell'età fertile ed impedirle di trasmettere ulteriormente quella caratteristica genetica ereditata o frutto di una mutazione. In questo senso si parla di selezione positiva e negativa e di pressione selettiva dell'ambiente su una popolazione di organismi. Ancora non esistono prove sperimentali che il meccanismo di selezione naturale sia la causa dell'origine delle specie, anche se molti elementi lo fanno pensare e lo rendono comunque il modello più plausibile.

Answer 4

Se ti riferisci alla selezione naturale, essa agisce a livello del fenotipo di un organismo e quindi solo indirettamente sul genotipo. Questo perchè nn c'è una corrispondeza univoca tra parti del corpo di un organismo e geni (cioè non esiste il gene dell'orecchio destro!). La selezione agisce sul nostro patrimonio genetico solo quando una determinata combinazione di geni o a volte anche un gene singolo produce dei cambiamenti fenotipici che risultano vantaggiosi o svantaggiosi in quelle determinate condizioni ambientali. Ovviamente la selezione non è l'unico processo evolutivo ma per "condizioni esterne" ho inteso i fattori ambientali e quindi le pressioni selettive che agiscono sugli organismi. Spero di esserti stato utile.Ciao

Answer 5

la teoria dell evoluzione è un esempio che fa al caso tuo,darwin diceva che all inizio la giraffa,aveva il collo corto,poi ha modificato i suoi geni,col passare dei secoli,e ha allungato il collo x arrivare a mangiare le foglie dell albero in altro
oppure,ti sei mai chiesta xè gli africani hanno la pelle scura,il naso e labbra grandi ecc...mentre gli scandinavi hanno la pelle bianca latte,capelli biondi ecc...i geni si sono modifiacti in base all ambiente esterno e al territorio

Answer 6

condizioni esterne possono essere agenti mutageni che modificano la struttura del DNA e sono ad esempio le radiazioni ultraviolette, i raggi x.
Oppure possono essere agenti cancerogeni come il fumo di sigaretta, oppure teratogeni e modificano il feto..
Se queste mutazioni avvengono a livello dei gameti può essere trasmessa alle generazioni future, tra l'altro le mutazioni sono il presupposto per l'EVOLUZIONE...

Answer 7

le condizioni esterne non influenzano direttamente i geni, ma l'organismo che li porta. Se un determinato gene rende l'organismo maggiormente adatto all'ambiente in cui vive gli organismi con quel gene faranno magigor prole rispetto agli individui che non hanno quel gene. di conseguenza il numero di individui nella popolazione che hanno quel gene aumenta con il tempo a discapito di coloro che non hanno quel gene. in questo modo il gene si propaga nella popolazione.

Al contrario se un gene non da vantaggi, ma anzi da svantaggi, l'individuo che porta quel gene farà meno prole e con il tempo la sua discendenza si estinguerà in quanto non competitiva e con essa il gene stesso.

Se un gene non porta ne vantaggi ne svantaggi la sua sopravvivenza nella popolazione è del tutto casuale.


Spero di essere stato sufficientemente chiaro; mi rendo conto che il tema non è banale.

Answer 8

certo
è una principale variazione
dei geni

Answer 9

secondo me 1000 e + fattori influenzano, temperatura, umidità, acidità ambientale, altre forme microbiche coesistenti, ma credo che ciò lo sai, xchè chiedi?

Answer 10

Tutto dipende da cosa intendi per influenzare......il nostro corredo genetico credo che possa essere influnzato da condizionamenti ambientali, ma non dar luogo a modificazioni di grossa portata, io sono molto più vicino alla teoria di Darwin che all'altra, cioè quella delle evoluzione delle specie per adattamento all'ambiente esterno, io credo che l'evuluzione proceda attraverso balzi, cioè evidenti variazioni genetiche che possono portare ad una netta supremazia nell'ambiete in cui ci si trova, e questo comporta la supremazia sui propri simili e quindi il perpetuamento della specie evoluta, ache se la possibilità di modificazioni genetiche dovute all'ambiente esterno non è del tutto campata in aria,infatti se pensi che in sesso della maggior parte dei rettili e senlto in base alla temperatura delle uova, questo ci da pensare che almeno in fase di innesto qlc possa accadere.......

ma forse tu intendevi geni nel senso di persone dotate ti uno straordinario intelletto?bhe...al massimo rifai la domanda