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So poco di lui, vorrei saper qualcosa in più per spiegarlo a dei bambini che dovrò accompagnare all'associazione "Don Tonino Bello".

2007-03-19 02:39:04 · 5 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

Domani verrano accompagnati perciò chiuderò la domanda entro stasera. Grazie a tutti

2007-03-19 02:40:16 · update #1

5 risposte

Don Tonino Bello e' nato ad Alessano (Lecce) il 18 marzo 1935. Ordinato sacerdote nel 1957 e nel 1982 divenne Vescovo di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi, condividendo la sua abitazione con alcune famiglie di sfrattati.
Lui, contagiava i giovani e chiunque incontrava, con il suo grande amore per la vita e per Cristo, con semplicità e umiltà, con coerenza e allegria.

Il Vescovo che amava la "Chiesa del grembiule", ovvero la Chiesa semplice, facile, povera, sperimentò ben presto la difficoltà di farsi capire su questa lunghezza d'onda evangelica, sulla quale una parte del clero, stentava a sintonizzarsi. Ma non fece difficoltà a comunicare con i giovani, che tanto amava, i quali capirono immediatamente quanto e come, questo piccolo uomo, stava cambiando le coscienze della gente.

I poveri poi erano il fulcro dell'attenzione di don Tonino, tanto che li aveva messi sullo stemma all'ingresso del vescovado e ben presto furono al centro di un progetto pastorale che coinvolse tutta la sua diocesi. Ma non solo, la povertà che lui predicava alla sua Chiesa non era retorica, astratta. Era una povertà che lui
stesso incarnava, nello stile di vita di ogni giorno e rappresentava la misura di ogni sua azione. Si pensi che non teneva per sé nemmeno la congrua di vescovo, che donava ai poveri, agli ultimi a chi aveva bisogno, e alle volte anche a certi strozzini che stavano rovinando le famiglie.

Per questo e per altre iniziative fu attaccato molto ferocemente da certe frange della Chiesa e del mondo laico, ma lui, impassibile, rimase là a disposizione di tutti, accanto agli operai delle Acciaierie Pugliesi che rischiavano il licenziamento, agli immigrati e alle persone colpite duramente dalla guerra, ai giovani, in perenne ricerca di sé stessi, al quale parlava, parlava tanto, e al quale, nel giorno del suo compleanno, ormai stremato dalla malattia che lo aveva colpito, lasciò un bellissimo messaggio che e' citato per intero:

"Ragazzi, vi faccio anch'io tanti auguri. Tanti auguri di speranza, tanti auguri di gioia, tanti auguri di buona salute, tanti auguri perché a voi ragazzi e ragazze fioriscano tutti i sogni. Tanti auguri perché nei vostri occhi ci sia sempre la trasparenza dei laghi e non si offuschino mai per le tristezze della vita che sempre ci sommergono. Vedrete come fra poco la fioritura della primavera spirituale inonderà il mondo, perché andiamo verso momenti splendidi della storia. Non andiamo verso la catastrofe, ricordatevelo. Quindi gioite! Il Signore vi renda felici nel cuore, le vostre amicizie siano sincere. Non barattate mai l'onestà con un pugno di lenticchie. Vorrei dirvi tante cose, soprattutto vorrei augurarvi la pace della sera, quella che possiamo sentire anche adesso, se noi recidessimo un po' dei nostri impegni così vorticosi, delle nostre corse affannate.
Coraggio! Vogliate bene a Gesù Cristo, amate con tutto il cuore, prendete il Vangelo tra le mani, cercate di tradurre in pratica quello che Gesù vi dice con semplicità di spirito.
Poi amate i poveri. Amate i poveri perché è da loro che viene la salvezza. Non arricchitevi, è sempre perdente colui che vince al gioco della borsa.
Vi abbraccio, tutti, uno ad uno, e, vi vorrei dire, guardandovi negli occhi: TI VOGLIO BENE". don Tonino Bello

Ricordo una sua frequente frase: "Non temete!"

Ciao
Fra

2007-03-19 04:33:36 · answer #1 · answered by FraS 4 · 3 0

E' stato un gran vescovo di una diocesi del nord barese Molfetta-Terlizzi-Ruvo-Giovinazzo. Ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente e posso assicurarti che è stata una persona eccezionale. Tutti gli volevano bene. Con il suo modo di fare era capace di farti nascere una forza d'animo indescrivibile. Ricordo che anche sul punto di morte scriveva alla sua diocesi parole di conforto e calore.....

2007-03-19 03:07:15 · answer #2 · answered by gattone123 3 · 4 0

era un grande uomo di Dio,sono bellissimi anche i suoi scritti
:)

2007-03-19 07:36:53 · answer #3 · answered by aliénor 6 · 3 0

I poveri della sua diocesi se non sbaglio li ospitava nel vescovado e se non c'era più posto li faceva anche dormire dentro la sua macchina...

2007-03-19 03:08:30 · answer #4 · answered by Anonymous · 3 0

Antonio Bello (Alessano, Lecce, 18 marzo 1935 - Molfetta, Bari, 20 aprile 1993), conosciuto come Don Tonino Bello.
Nasce ad Alessano (LE) il 18 marzo 1935.
Viene ordinato sacerdote l'8 dicembre 1957 e poi vescovo il 30 ottobre 1982. Il 21 novembre 1982 diviene vescovo della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi.

Nel 1985 venne indicato dalla presidenza della Conferenza Episcopale Italiana a succedere a Monsignor Luigi Bettazzi, vescovo di Ivrea, nel ruolo di guida di Pax Christi, il Movimento Cattolico Internazionale per la Pace.

2007-03-19 02:43:42 · answer #5 · answered by Anonymous · 2 1

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