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Le missioni cercano di togliere dalla fame, dal degrado sanitario e urbanistico popoli lacerati da guerre e sottosviluppo, ma è lecito modificare il loro credo imponendo il nostro (parlo del cristianesimo / cattolicesimo) e abolire alcuni dei loro stili di vita?

La cultura base di un popolo è una ricchezza senza prezzo.

Hanno insegnato a popoli tribali il senso del pudore, abituati da centinaia d'anni a girare nudi e senza vergogna.
Hanno boicottato la religione o il paganesimo di alcuni popoli inserendo la religione cattolica.
Gli esempi possono continuare, ma posso fermarmi qui.

Sono stato in una di queste missioni in India, ho partecipato attivamente ad alcuni dei loro progetti, ma il dubbio mi assaliva.

Il bene che queste missioni portano è grande, ma è giusto instaurare i nostri principi di civiltà e religione?

2007-03-19 00:19:50 · 28 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

28 risposte

è estremamente sbagliato andare con il pane in una mano e la bibbia in un'altra. ciò che sarebbe giusto è portare solo aiuti umanitari e non anche trascendentali. ti diranno che "non di solo pane vive l'uomo" e che in realtà loro sono venuti ad annunciare "la buona novella" e che "l'evangelizzazione del prossimo è uno dei fondamenti del cristianesimo". in realtà spesso sia "abusa" (magari anche in buona fede x carità) dell'ignoranza del prossimo cioè se uno viene a parlarti di paradiso, di beatitudine eterna etc.. è normale che uno voglia crederci perchè i disperati si aggarappano a tutto. Che poi questo porti "la speranza" o la "menzogna" beh francamente non te lo so dire. è altresì sbagliato andare in un paese con altre culture e cercare di imporre la propria. fortunatamente non sempre ciò avviene. Ciao

x ste fra = essere poveri non significa essere stupidi però:
-se si è poveri non si ha una istruzione adeguata
-se non si ha una istruzione adeguata non si è intellettualmente liberi

2007-03-19 00:37:33 · answer #1 · answered by Tranen 3 · 4 2

I missionari, questo lo fanno per salvare la gente.
Esiste ancora gente che sacrifica i propri figli pensando di ottenere qualcosa. Esiste gente che tortura pensando di fare del bene. Si esiste. I missionari cristiani oggi questo lavoro lo fanno con tantissima delicatezza, molto rispetto, tanta umanità, non fanno ricatti psicologici " (causa-effetto)" che in realtà si tratta di una minaccia come ho visto dalle nostre parti, non fanno nessun terrorismo psicologico o fisico, aiutano, curano, danno da mangiare, e cosa molto importante, fanno un offerta religiosa che tutti possono rifiutare, e venire ancora rispettati. Niente a che vedere con sette. Io ho parlato con amici africani i quali mi hanno descritto il tutto, ed erano stra felici, perché se arrivavano gli altri, quelli che portano un altro "profeta" sarebbero stati a dir poco costretti a dire di si, senza rispetto e dignità.
Hallo? Non possiamo paragonare le due cose. Il giorno e la notte.
Inoltre purtroppo e' vero non sono molto bene appoggiati dalle diverse chiese cristiane. Non molto bene. Diciamolo. E' tutto questione di denaro. Ed i cristiani non ne hanno molto in Africa. E ciò non e' giusto.
Inoltre ripeto ti danno il diritto di dire di no , e sei ancora rispettato veramente. l ragazzo africano me lo ha confermato perche mangiavano anche quelli che non volevano credere. E curano tutti. Dopo di che vengono pure ammazzati, dai troppi criminali.

La risposta alla tua domanda, sta nella tua ultima frase.
Se il bene che portano e' grande, tu che ne dici, specialmente come ti ho spiegato se ti danno la possibilità di dire " no grazie" ed essere rispettato ancora?
Attualmente non tutte le religioni rispettano i diritti umani, e la dignità. Non tutte. Esistono alcune che sono dannose alla salute. In tutti i sensi.E portano solo confusione, con arroganza e prepotenza.Non e' il caso dei missionari cristiani. Con loro puoi rimanere ateo, ed io questo lo dirò sempre finché vivo, perché questo e' molto tanto tantissimo.
E noi lo abbiamo capito.
Ho sentito e letto testimonianze di donne di alcuni villaggi islamizzati e non ti dico quanto e' orribile, lo stato in cui si sono trovate. Praticamente ridotte a meno di come erano.A nulla. NOn puoi paragonare il giorno e la notte.Non si può fare un fascio, il verde con il secco,e non mi dispiace, per questo.Non e' tutto oro, non e' tutto bruciato!!!!
Ciao:)

Ultima cosa: il cristiano ha imparato a valutare anche chi non crede.Questo non vale per tutti i portatori di "profeti" credimi.

Il discorso e' questo.Tu stai male,male arriva uno e ti da tutto cio' che puo' fare per te un altro essere umano, e ti dice, "guarda non devi per forza farti del male per avere qualcosa dalla vita"(ancora uccidono animali e NON li mangiano erche sono sacrificati, e loro muoiono di fame.Non e' assurdo?)
Allora fanno tutto e poi ti fanno un offerta,tutto qui'. Si e' giusto cosi come lo fanno non avere paura.

2007-03-19 13:25:31 · answer #2 · answered by wm 5 · 2 0

Ciao! La tua domanda è davvero bella, perchè difficile e apre dei dubbi assolutamente leciti a cui è altrettanto difficile rispondere!
A mio parere, se vogliamo riferirci alle missioni evangeliche nel terzo mondo, io ritengo che molte agiscano in modo estremamente scorretto, perchè impongono, accanto all'aiuto economico e medico-sanitario, un credo abissalmente diverso e, al contempo, carcano di sradicare le radici culturali presenti.
Ad esempio, esistono delle missioni che sono dei veri e propri "conventi vaganti" dove, se vuoi la tua brava tazza di riso, devi anche entrare, pregare, confessarti e assistere alla messa.
Tuttavia, attualmente esistono anche molte missioni che cercano semplicemente di diffondere il Vangelo, unendo un grande rispetto per le situazioni culturali presenti e meritano solamente una lode perchè, se non impongono nulla, infondo non fanno nulla di male.
Dunque, che agiscano correttamente o meno, dipende dal modo in cui è impostata la missione.
Più in generale, mi permetto di osservare questo: io non sono cattolica, ma appartengo a una fede di matrice sciamanica per la quale alcuni valori del cattolicesimo sono assai discutibili, se non errati, come, visto che lo citavi, l'idea del peccato insito nel sesso e nella nudità: per noi nudo significa "come gli Dei t'hanno fatto" e sesso è amore e scintilla di vita. Va però detto che esistono ormai, quasi universalmente riconosciuti, dei principi di morali che , a mio parere, è difficile non cercare di trasmettere a chi non li possiede.
Mi riferisco, naturalmente, ad argomenti pesanti come l'omicidio o le mutilazioni (procedure rituali in certe religioni) o la schiavitù (in molti paesi adottata verso una categoria di persone con la "scusa" di una serie di dogmi religiosi).
Non so se sia giusto o meno e sinceramente non me lo chiedo neanche, ma contro certe cruente barbarie non posso fare a meno di muovermi.
Sarà la tua fede, sarà la tua tradizione, sarà quel che vuoi, ma se tu imponi a due bambini l'anno di essere violentati per poi accoltellarli ritualmente sull'altare del dio fuoco (succede in Africa centrale), io cerco di combattere questo aspetto della tua fede; se imponi ad una vedova di bruciarsi VIVA nel rogo accanto al cadavere del marito, io combatto questo aspetto della tua società...e così via...
Sotto questo aspetto va riconosciuto che, oggettivamente, il cattolicesimo, insieme a molti suoi errori,non è però portatore di valori morali che violano fondamentali diritti umani, primo fra tutti il diritto alla vita: di conseguenza, è necessario ammettere che presso certe culture la conoscenza del Vangelo ha portato ad un attutimento o alla scomparsa di certe tradizioni ingiuste, violente e persino crudeli. Questo, a mio parere, è cosa buona, ma non lo dico per rispetto verso il cattolicesimo, perchè, ripeto, non sono una cattolica e nemmeno cristiana, lo dico per rispetto verso la vita che in certe zone del mondo, anche per motivi religiosi e superstiziosi, viene a mancare completamente.
In questo, la diffusione della fede cristiana, spesso è di aiuto.

2007-03-19 09:06:13 · answer #3 · answered by cora_mco 3 · 3 1

Angola, salesiani di Don Bosco:
sistema ondjango per attivare le comunità di base.
Preghiere in lingua locale (nella nostra città di 5 milioni di abitanti una piccola minoranza parla le lingue locali)
Attività che difendono la cultura locale dall'aggressione della globalizzazione e dal suo neocolonialismo economico.
Brasile, salesiani di don Bosco:
se non ci fossero stati i salesiani gli Yanomami sarebbero estinti. Ti invito a cercare notizie su internet e avdere qualche foto, dove il sacrdote sta amministrando un sacramento in una celebrazione eucaristica.
Non sono d'accordo su quanto espresso, trovandomi però d'accordo su quanto fatto da espressioni cristiane (cattoliche e protestanti) nel periodo coloniale
Ciao e buona vita

rasha una volta postavi intelligentemente, non condividevo ma eri onesta, cosa ti succede? Io in Africa ci vivo, ma che cavolate dici?
"inculcare", siete davvero razzisti, cari signori e signore che avete usato questo termine e che pontificate dalla cara e comoda Italia, ma credete che essere povero significhi essere stupido? fate esperienza e poi parlate per cortesia...

2007-03-19 08:51:54 · answer #4 · answered by Anonymous · 3 1

Allora... Sicuramente questo fatto è successo (ma non solo con le missioni... Basta pensare cosa si sta combinando sul piano commerciale aprendo impianti in varia parti del mondo con la scusa di aiutare lo sviluppo economico...).

In generale al giorno d'oggi le missioni sono fatte con attenzione alla cultura ospitante (non con l'intento di stravolgere ma con l'intento di capire seppur testimoniando il Vangelo...). Anche perchè ci sarebbe il rischio di incidenti diplomatici non da poco... Poi che magari ci sia l'invasato che cerca di inculcare le idee alla gente... Beh gli imbecilli sono dappertutto...

C'è poi un'altra riflessione da fare. Per quanto triste andando avanti certe culture saranno messe di fronte a un bivio: omologarsi o perire (un po' com'è successo agli indiani d'america). E' la legge del mercato che lo sancisce e al mercato non si comanda.

2007-03-19 08:50:06 · answer #5 · answered by roy_toxic_boy 3 · 2 0

Io sono stata in una missione in Tahilandia qualche anno fa, e mi sono posta il tuo stesso interrogativo.
Come al solito non si può generalizzare, ci sono missioni in cui la conversione è obbligatoria e altre, come quella in cui sono stata io, in cui è una scelta individuale per niente imposta.
Certo, quando i bambini sono strappati dal lavoro minorile e frequentano una scuola cattolica dove dimenticano fame, malattie e privazioni, è facile che abbraccino poi la religione cattolica; e da parte della Chiesa non posso escludere che ci sia un calcolo su questo.
Però, considerando le condizioni in cui queste popolazioni vivono, e i miglioramenti che nella maggior parte dei casi arrivano con i missionari, trovo che quello della conversione, per loro, sia il male minore.
E' certamente meglio che vivano da cattolici, che non che muoiano di fame e stenti da buddisti. Almeno, credo!
E' però, almeno nella mia esperienza, solo un fatto di religioni, e non di cultura di un popolo.
Nella missione in cui sono stata infatti è sì introdotta la dottrina cattolica, ma mischiata con sapienza agli usi e costumi locali, a cui gli stessi missionari sono affezionati e che per nessun motivo farebbero rinnegare alla popolazione del luogo.
Ovviamente questa è stata la mia esperienza, so che in passato non è sempre stato così e che intere popolazioni sono state schiacciate dal cattolicesimo. Ma forse dovremmo guardare avanti invece che indietro e riconoscere che almeno in questo oggi come oggi i missionari svolgono un lavoro importantissimo.

2007-03-19 07:47:56 · answer #6 · answered by Paola 2 · 2 0

Non si chiama civilizzazione
Si chiama evangelizzazione, termine che va a braccetto con "colonialismo"
No, è uno scempio cancellare una cultura.
Ogni cultura dovrebbe essere considerata una fonte di ricchezza per tutto il mondo.
Bisognerebbe imparare dalle altre culture, che hanno punti di vista diversi dai nostri, che vivono in ambienti diversi dai nostri, che conoscono altre piante, altri cibi, altri materiali, altri modi di costruire, di mangiare, di fare
La religione non dovrebbe essere qualcosa che si impone
ma una forza(positiva) che da dentro si espande fuori, e chi vuole la può prendere direttamente da te.
Ammiro i missionari sia religiosi che laici, sono persone meravigliose.
Ma se non rispettano il posto in cui vanno
non portano un reale aiuto, anzi fanno un danno.
Perchè privare una civiltà della propria storia è un po' come ucciderla

2007-03-19 07:41:02 · answer #7 · answered by Pangea 7 · 4 2

secondo me no... ognuno ha le proprie tradizioni!
è giusto insegnargli a bere acqua pulita, o a medicare ferite x esempio!
trovo profondamente ingiusto inculcargli il cattolicesimo!
puo essere utile insegnargli l'inglese o ad usare interent... ma è sbagliato chiedergli di cambiare stile di vita secondo me!

2007-03-19 07:33:31 · answer #8 · answered by Da5p 6 · 4 2

non voglio parlare di civilizzazione perchè non è proprio così...imporre qualcosa non è poi cosi civile...però se io vado in un paese del terzo mondo è normale che ci vada con il mio stile di vita e la mia religione....e che per portargli aiuto porti anche quello che per me sono i valori corretti e li insegni....io credo che la questione sia più...ma siamo sicuri che anche questo non sia uhn ulteriore sottomissione.....possimo insegnargli il latino o il "Padre Nostro"...se però non azzeriamo oi debiti i loro popoli saranno sempre "schiavi" dell'occidente....ciao buongiorno

2007-03-19 07:27:25 · answer #9 · answered by oltreognilimiti78 4 · 3 1

No. Perchè nel passato la cosidetta evangelizzazione è sfociata nel genocidio, nell'inquisizione, nella caccia alle streghe e nella tortura. Sono contrario a qualsiasi forma di condizionamento, capisco che i missionari debbano fare proselitismo ma il rispetto della cutura, degli usi e dei costumi di un popolo è essenziale.

2007-03-19 09:23:16 · answer #10 · answered by Mobo 3 · 2 1

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