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Il lonfo non vaterca né gluisce, e molto raramente barigatta, ma quando soffia il bego a bisce bisce sdilenca un poco, e gnagio s'archipatta.

2007-03-19 00:13:46 · 5 risposte · inviata da .......................... 5 in Arte e cultura Arte e cultura - Altro

E' frusco il lonfo! E' pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!

Se cionfi ti sbiduglia e t'arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.

Eppure il vecchio lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa lègica busìa, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui zuto
t'alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.

2007-03-19 00:15:22 · update #1

5 risposte

Turpe trifo trifolato
questo Torfo strelamuto.
Delicato e un po' sbacciuto
si stiraffa nel cornuto.
Si trapagna a stritollare
trivo treno a sballottare.
Murco vero accignolato
te lo trippo addormentato.
Ritaplato a denti smuffi
rovi e borde a tristi truffi.
Si sollazza e si starnazza
del ver ama la tropazza.

Il Torfo sfende e si difende
spumazza e si spupazza
vede il nero anche nel blu
te lo strascini dove vuoi tu.

2007-03-19 00:26:02 · answer #1 · answered by superannette 5 · 1 0

Il giorno ad urlapicchio

Ci son dei giorni smègi e lombidiosi
col cielo dagro e un fònzero gongruto
ci son meriggi gnàlidi e budriosi
che plògidan sul mondo infrangelluto,

ma oggi è un giorno a zìmpagi e zirlecchi
un giorno tutto gnacchi e timparlini,
le nuvole buzzìllano, i bernecchi
ludèrchiano coi fèrnagi tra i pini;

è un giorno per le vànvere, un festicchio
un giorno carmidioso e prodigiero,
è il giorno a cantilegi, ad urlapicchio
in cui m'hai detto "t'amo per davvero".

2007-03-19 07:30:07 · answer #2 · answered by claudia c 5 · 2 0

scusa ma io... non mi illumino di immenso... mi puoi spiegare il tutto?!?! :-)

2007-03-19 07:30:51 · answer #3 · answered by Dolcevita 2 · 0 0

E' una poesia di Fosco Maraini, dalla sua raccolta "Gnosi delle fanfole", non so se ricordo l'editore (credo, Baldini e Castoldi).
Sono poesie di quella che lui chiama "Metasemantica": anzichè avere oggetti e concetti, e trovare per essi suoni (nomi), la metasemantica inventa suoni (lonfo, sbiduglia, vaterca...) e lascia che ciascuno attribuisca loro il significato che crede.
Questa è la spiegazione che dà l'autore.
E' una raccoltina deliziosa.

2007-03-19 07:26:42 · answer #4 · answered by gualtierov2000 2 · 0 0

....non ho capito l'ultima parola!

2007-03-19 07:24:07 · answer #5 · answered by pollianna 4 · 0 0

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