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Sento dire da molti che la mancanza di religosità nel mondo lo sta trascinando nell'abisso. Io credo non sia affatto vero. Innanzitutto non credo che questo mondo sia messo peggio di 50 anni fa, ma semplicemente si ha più coscienza di ciò che accade. Resta il fatto che è cmq messo piuttosto male. Ma io credo che il vero problema di questo mondo sia la mancanza di empatia perchè se tutti (me compreso) ne avessimo di più si risolverebbero molti problemi. E credo che l'empatia non sia un valore religioso in quanto coniato da filosofi e psicologi. Che ne pensate?

2007-03-18 23:14:32 · 10 risposte · inviata da Tranen 3 in Società e culture Religione e spiritualità

Un pdf interessante a riguardo
http://www.unambro.it/html/pdf/Lectio_prof_Luciano_Berti.PDF

2007-03-18 23:15:37 · update #1

x ben: io non penso che l'empatia sia in contrasto con la religione, alcune religioni anzi ne fanno uno dei punti cardine (nella teoria, accontentiamoci di quella)

2007-03-19 02:36:02 · update #2

10 risposte

Empatia è sentire gli altri, identificarsi negli altri, non nei prepotenti e sopraffattori perchè questo è un delirio mentale, ma in chi soffre, in chi è debole, in chi è bambino e quindi indifeso, in chi è giovane e sottoposto alla critica spesso invidiosa dei grandi. E' identificarsi nei gay, nei trans, perchè sono anch'essi vittime in questa società che non ha empatia ma antipatia, che non vuole sentirsi uguale agli altri ma superiore, che fa soffrire gli animali perchè si sente superiore, o che fa soffrire le persone perchè si sente superiore. Il male sta tutto qua.

2007-03-18 23:41:16 · answer #1 · answered by Anonymous · 1 2

Empatia è un termine usato comunemente da sociologi, psicologi, filosofi e pensatori, per me è un valore che non può nè definirsi decisamente religioso nè definirsi laico. credo sia un valore che tutti dovremmo accrescere.
Un detto popolare dice: "non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te".
Le Sacre Scritture dicono: "Tratta il prossimo tuo come te stesso".

Non è precisamente empatia, ma è la sua base. Hai ragione, comunque. Dovremmo tutti averne molta di più.

2007-03-19 06:00:11 · answer #2 · answered by artigliogatling 1 · 1 0

credo ke questa non sia una novità: "ama il prossimo tuo come te stesso" dice Gesù, ed è questo un invito, oltre che a provare a "comprendere cosa un'altra persona sta provando" (empatia - wikipedia), ad aiutarla, a farsi compagno e amico, ad amarlo. va molto oltre la semplice empatia, ma non si può dire che non l'abbia considerata.
la vera rovina del mondo sta nel ricercare la felicità nel modo sbagliato: invece che cercare di amare e di essere amati(è questo che l'uomo cerca), si cerca altro tentando la felicità.
ciao

2007-03-19 04:53:07 · answer #3 · answered by larry 4 · 1 0

Beh, il fatto che il termine 'empatìa' sia stato coniato da filosofi e psicologi, non ha secondo me nessun significato. Mi spiego: non è dal momento in cui Darwin compone la legge di gravità, che allora finalmente nasce ed esiste la gravità. Qualsiasi cosa esiste da sempre in natura o nella nostra mente, tu ti riferisci probabilmente ad una sua elaborazione concettuale o tecnica, in modo che tutti possano comprendere o spiegarsi finalmente il perchè di certe cose. Questo non entra minimamente in contrasto con la reliigione, coi religiosi sì, ma la religione cristiana ad esempio, insegna che tutta la Creazione è a nostra disposizione, da conoscere, da esplorare, da utilizzare. è chiaro, nei termini di raggiungimento della conoscienza, della 'felicità', cioè, le cose scoperte e conquistate devono essere utili alla nostra crescita ed evoluzione. Al contrario, se anche tu la conosci la parabola dei talenti, Dio rigetta chi non ha saputo o voluto mettere in gioco le sue capacità, i suoi 'talenti', i suoi sogni, i suoi progetti, pur piccoli o grandi che siano, ognuno col proprio sapere. Quindi, ben vengano tutti coloro che ci preparano pranzi nuziali per la nostra crescita culturale e fisica. E comunque, per rispondere, mi scuso, parzialmente alla tua domanda, visto che religione deriva dal latino e significa 'raccolta di formule' (chiaramente formule riguardanti lo spirito dell'uomo), tutto può essere religioso se indirizzato nel risolvere in bene i problemi dell'uomo, anche un testo che parla di empatìa. Ciao.

2007-03-19 02:28:51 · answer #4 · answered by ombra mattutina 7 · 1 0

Conosco numerose persone che dedicano la loro vita alla solidarietà ed al sostegno dei più deboli e tra questi ce ne sono molti che non lo fanno spinti da motivazioni religiose ma da quel sentimento di empatia che tu citi, sentimenti nobilissimi che tutti dovremmo coltivare.
Però ti confido una cosa. Per motivi familiari sono incappata nel mondo dei malati di malattie neurologiche, quelle, per intenderci, che portano a problemi di paralisi. Ho riaperto una chat che ha la funzione di aiutare queste persone ed i loro familiari. Ogni sera, da ormai quasi un anno, sono lì, ad ascoltare, sostenere, consigliare. L'altra sera qualcuno mi ha detto che sono una carta assorbente di tutti i problemi....infatti loro escono alleggeriti, io appesantita.
Ogni sera, prima di sedermi alla tastiera, devo affrontare un momento di rifiuto, no, questa sera no...leggo un libro, guardo la tv...ma poi sollevo lo sguardo al crocefisso, sospiro...e dico...va bene, lo faccio per amor tuo...
Quello che volevo dirti raccontandoti questa mia vicenda personale è che l'empatia è una cosa bellissima ma fragile perchè legata alla nostra disposizione interiore, se invece è sostenuta dalla fede diventa uno slancio duraturo perchè capisci che diventi strumento per portare l'amore di Dio nel mondo.

2007-03-19 02:08:30 · answer #5 · answered by Donatella B 6 · 1 0

Sai cos è? Penso che tu abbia ragione, lo penso anch'io e ,ripetere tutti i miei ragionamenti che cerco di inculcare a tutt, sarebbe pesante tanto + che oggi ho mal di testa.

Empatia. Sai qual è il casino? Che una persona umana su 19 individui la possiede e quella "sfigata" che se la becca viene anche definitiva ipersensibile e iraconda.. Ma se tutti se ne sbattono di tutto e l'unico problema è che la gente se ne sbatte del problema, avrò il Sacrosanto diritto di prendermela con il Mondo?

Il mondo mi riduce il cervello in caos. Ti capita mai di chiederti se il cretino sei tu? Però che c@volo, io ho i miei principi e continuo così e pazienza quante volte vedrò e proverò sulla mia pelle l'egoismo e la cecità delle persone. Non smetto di nuotare anche se rovesciano il petrolio in mare.. Naaaaaaa.. L'empatia. Rispetto. Reciprocità. Sincerità... Empatia per non avere i limiti imposti da un unico punto di vista... Empatia perchè ti permettere di sentire davvero l'altro, di mettersi nella sua pelle, di comportarsi con lui esattamente come tu vorresti essere trattato.. Esteso a tutto il mondo? Sarebbe un'utopia. Un'utopia tristemente accettata da pochi.. L'incomprensione stimola il male e l'indifferenza ed esiste cosa peggiore dell'indifferenza ? Non penso...

Bha

Bravo.. Mi garba come pensi.

E certo l'empatia non c'entra nulla con la religione. Nulla. Anzi si c'entre con il Sermone della montagna e tante cose belle, ma diciamo che essere religioso non comporta essere empatico.. Anzi di solito è spesso e volentieri il contrario. Perchè un debole che ha trovato il suo riparo sicuro dovrebbe volersi cimentare in qualcunaltro??
Già..

Buona vita!

2007-03-18 23:31:20 · answer #6 · answered by Anonymous · 1 0

In effetti, per un credente, l'empatia dovrebbe essere al primo posto, perché solo così si può amare il prossimo. Ma non sempre la riscontro in chi crede, anzi spesso l'empatia è sostituita dall'arroganza e dalla presunzione che solo chi crede sia nel giusto.

2007-03-19 16:24:22 · answer #7 · answered by Underwater 1 · 0 0

concordo con te...e anke con alcune delle altre risposte... credo però ke 50 anni fa,anke se lo scenario nn era molto dissimile,non fossimo arrivati a un tale livello...
ci troviamo di fronte a un individualismo di massa che ci fa vivere da separati in casa... sembra che l'umanità abbia perso la coscienza di gruppo, ciascuno si sente un'isola ed è in effetti un'isola, visto che i modelli proposti dalla mentalità comune, e concretizzati praticam da tutti, sono quelli dell'edonismo e del disimpegno..

ciascuno coltiva il suo orticello e pensa a sè, anche xkè ci hanno messo come zavorra centinaia di presunti "bisogni" e siamo troppo presi dal realizzare ciascuno la sua piccola felicità per accorgerci che nel tragitto stiamo pestando i piedi a qcuno...o abbiamo affianco qcuno che rantola, nella totale indifferenza degli altri...
e qsta mentalità si esprime in tutti i livelli e situazioni, dai più importanti ai più stupidi..
dal ragazzo che è troppo preso dallo studio o dal giocare alla playstation x ricordare ke un suo amico sta male ad ha bisogno di qcuno che lo ascolti davvero...alle scelte di politica internazionale..
sicuram se ci educassimo a metterci nei panni degli altri il ricorso alla nostra aggressività, in tutti campi, sarebbe sicuram più moderato.. le cose nn sarebbero lo stesso perfette, xkè ci vuole un grande lavoro su se stessi x riuscirci...ma sicuram qsto diventerebbe un mondo più vivibile...

cmq credo che per realizzare qsta utopia o cmq per ricordare alle xsone l'importanza dell'empatia nn ci sia bisogno necessariam della religione...basterebbe anche una presa di coscienza prettam umanista e laica...
tuttavia tutte le religioni propongono l'empatia come stile di vita, perciò credo che una rinascita della religiosità, intesa però nn come formalismo, ma come reale e genuina conversione del cuore e cambiamento di vita, nn guasterebbe affatto allo scopo...

2007-03-19 05:48:09 · answer #8 · answered by magnolia scarlatta 2 · 0 0

Credo che il nostro vero problema sia l'egoismo, quindi scarseggia il rispetto reciproco e praticamente siamo sempre in "guerra" con qualcuno.

2007-03-19 02:21:15 · answer #9 · answered by White eagle 2 · 0 0

Penso che hai ragione, non concordo solo col fatto che il mondo non è peggio di 50 anni fa, oggi c'è un ulteriore degrado dei valori umani, non solo religiosi, portato dal consumismo e dall'ammodernamento della nostra società.
Certamente avessimo più empatia, ci metteremmo ogni tanto nei panni degli altri, riusciremmo di più a capire le loro problematiche e anche le loro gioie, ci sentiremmo portati ad aiutarli o a felicitarci con loro.
Riusciremmo a fare uno scambio di idee aperte senza cercare di imporre la nostra opinione
e magari capiremmo che se un'altra persona "non crede" o "crede" non è perchè sta sbagliando, ma semplicemente perchè la pensa in modo diverso da noi.
Che bello sarebbe condividere senza, metaforicamente parlando, sbranarsi

2007-03-19 01:41:02 · answer #10 · answered by Anonymous · 0 0

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