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…ecco che gli apparve in sogno un angelo e gli disse: “ Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo”. (Mt 1, 20)
Giuseppe, il giusto, ha intuito in Maria il segreto, che sì è compiuto in lei, divenuta grembo per la venuta del Figlio di Dio, e non vuole svelarlo. Sente pure che deve farsi da parte, per lui non c’è più posto accanto alla giovane donna che doveva essere sua e che ora appartiene interamente allo Spirito Santo, che l’ha resa ma-dre. Decide dunque di “rimandarla in segreto”, non vuole andare per vie legali,che finirebbero per proclama-re Maria adultera sottoponendola, di conseguenza, alla lapidazione. Giuseppe è angosciato, preso da molti dubbi, ma quella notte, in sogno, un angelo del Signore lo chiama Figlio di Davide. E gli affida la custodia di questo figlio a cui darà il nome. Sarà lui, infatti, il falegname di Nazaret, a garantire l’anagrafe umana del Figlio di Dio

2007-03-18 08:08:41 · 22 risposte · inviata da Anonymous in Società e culture Religione e spiritualità

Il suo non è compito facile. L’umile artigiano di un piccolo villaggio della Galilea vede la sua vita sconvolta dall’ intervento divino. Avvolto dal mistero, prende sempre più coscienza della sua inadeguatezza. Vorrebbe sottrarsi a questo nuovo destino. Come conciliare il ritmo lento e povero del lavoro di bottega con l’irrompere del divino nella sua casa? Come guardare a questo figlio non suo, come farlo crescere, come es-sergli padre senza averlo generato? Come gestire la semplicità del quotidiano con questa nuova sacra realtà? Ma è proprio il quotidiano che diventa la casa del senso. E’ lì che avviene il miracolo dell’incarnazione.
Spesso, “anche noi - afferma il teologo K. Rahner- siamo chiamati ad essere i custodi di una realtà sacra in noi stessi, nella nostra vita, nel nostro lavoro.

2007-03-18 08:09:35 · update #1

Apparentemente accadono attorno a noi cose irrilevanti, che non sembrano avere a che fare con la storia santa del regno di Dio e della salvezza del mondo. Apparentemente non facciamo che stringere i tenui legami e le relazioni della vita, delle nostre conoscenze, della nostra professione, ma è proprio in queste cose che Dio ci chiama ad essere i custodi di ciò che è sacro, di ciò che è grande, della grazia di Dio dentro di noi e attorno a noi”

2007-03-18 08:09:54 · update #2

Giuseppe è con Maria e Maria è con il Padre, e il Padre con noi, perché finalmente ci sia aperta la strada a Dio, le cui opere superano la nostra ragione, perché la sua luce non venga spenta dalla nostra lampada e la sua parola dal nostro rumore, perché l’uomo cessi e venga il regno di Dio e perché la sua volontà si compia, perché noi troviamo la nostra origine con profonda gioia. ( P. Claudel)
Ciao e buona vita

2007-03-18 08:10:23 · update #3

22 risposte

Se me lo permettete vi racconto una storia, che può non sembrare vera, ma che in realtà risponde a tutte le vostre domande.
Sia Maria che Giuseppe avevano fatto, prima di conoscersi, voto di verginità.
Gli uomini che volevano dedicarsi solo a DIo, diventavano nazarei. Per le donne era invece una cosa impossibile. Le ragazze ebraiche dovevano sposarsi per legge ed essere madri, perché da una di loro sarebbe nato il Messia promesso.
Ma Maria, vuole essere solo di Dio e fin da piccolina promette al Signore che amerà Lui solo.
Qualcuno di voi ha detto che Giuseppe era della casa di Davide ed è verissimo, ma anche Maria lo era ed era vergine del Tempio e vergine erede, perciò solo un discedente della casa di Davide poteva esserle dato in sposo.
Lo sposo prescelto da Dio è Giuseppe il quale accetta di sposare Maria non per amore carnale, ma per obbedienza alla volontà di Dio. Amerà Maria certo, ma solo come fratello, padre ed amico. Nessuno le ruba una donna che avrebbe dovuto essere sua, nessuno gli fa dei torti, anzi. Gli viene chiesto di diventare (per il mondo) anagraficamente padre del Figlio di DIo! E quale onore più grande per un povero falegname di Nazareth?
Ovviamente all'inizio lui non sa nulla, come Maria non sapeva che sarebbe diventata La Madre, Lei che aveva rinunciato alla maternità nella speranza di accelerare la venuta del Messia.
Ma l'angelo le annuncia che Lei sarà madre e Madre del Figlio dell'Altissimo.
Perché Maria chiede: "Come è possibile, io non conosco uomo?"
La sua non è mancanza di fede verso l'Onnipotenza di DIo, ma solo timore che Dio non abbia accettato la sua offerta di verginità!
Ma quando l'angelo la rassicura che il Figlio che nascerà da Lei non nascerà per intervento umano, ma solo per Opera dello Spirito Santo, allora capisce e accetta senza più discutere la proposta di Dio e si dichiara Sua serva.
Dio non impone neanche a Lei di diventare la Madre di Gesù, ma chiede il suo permesso e la sua volontaria adesione. Solo dopo che Maria ha detto il suo "Fiat", Gesù s'incarna nel Suo Seno!
Ma Maria non dice a Giuseppe quello che è successo, perché lo Spirito le ha chiesto di lasciare a Lui il compito di giustificarla presso lo sposo.
Inizia così la passione di Giuseppe che quando si accorge che Maria è incinta non sa più che cosa pensare e che cosa fare. Lui che è buono e santo non può denunciarla come adultera, ma non può neanche tenerla con sè. Tenete presente che una denuncia equivaleva a farla lapidare!
Quanto dolore, povero Giuseppe. Lui non crede che Maria lo abbia tradito consapevolmente, e il suo dolore più grande non è verso sé stesso, ma piuttosto pensa al voto mancato di Maria e non sa darsene pace.
Quando in sogno l'angelo l'avviserà che quanto concepito in Maria è opera di Dio, non avrà più un attimo di esitazione e prenderà Maria con se.
Ricordatevi anche che gli ebrei conoscevano bene le Sacre Scritture e anche Giuseppe sa che secondo la profezia il Messia sarebbe nato da una Vergine. Ecco perchè subito comprende che cosa significano le parole dell'angelo e la santità della sua sposa!
Giuseppe non ha mai dubitato che il Figlio di Maria era anche il Suo Dio fatto Uomo per la salvezza degli uomini. Sapeva bene che il peccato di Adamo aveva chiuso le porte del Paradiso e che solo il Salvatore le avrebbe potute riaprire.
Qualcuni di voi ha detto che visto che Maria era senza peccato, per lei non sarebbe occorso il Salvatore! Questo non è esatto! Maria è stata salvata prima, proprio in vista dei meriti della Passione e Morte di Gesù, quindi anche per Lei Gesù è stato il Salvatore! Diciamo allora che l'anima di Maria ha potuto rimanere Immacolata, dopo l'infusione nel suo corpicino in formazione, proprio perché in eterno era previsto che il Verbo si sarebbe incarnato per redimere l'Umanità peccatrice.
Spero di essere stata chiara e di aver risposto a tutti. Mi rendo conto che per chi non crede non è facile accettare la Parola di Dio, ma questo non cambia la Verità.
Non è dicendo che il sole non sorgerà domattina perchè io non ci credo, questo farà cambiare questa realtà. Il sole continuerà a sorgere a dispetto della nostra mancanza di fede e così è per Dio. Lui continuerà ad esserci, ad amarci e ad aspettarci, proprio come ci insegna la parabola del figlol prodigo del vangelo. Sta a noi se vogliamo, di alzarci e dire: "Tornerò dal Padre mio..."

2007-03-18 13:14:05 · answer #1 · answered by Jeanne 3 · 4 1

con i tempi di oggi no penso ke ci sono tanti giuseppe ad accettare le cose, comunque ki e credente ci krede ki e laico puo non crederci ma nessuno si deve offendere gli altri come andreas

2007-03-18 08:22:52 · answer #2 · answered by Anonymous · 3 1

Ciao,
Giuseppe padre "umano" di Gesù, dice poco e fa' molto.
In questo 19 marzo, come non ricordare il mio papà (che molto faceva e poco parlava) o mio nonno (che parlava ancor meno), ma che con in fatti, sapeva darmi un "calore" che ancora oggi ricordo con immenso affetto.

Penso a Giuseppe come il papà che tutti dovremmo, vorremmo avere (o essere).
Penso al piccolo -grande ruolo affidatomi: non fo avuto per ora la fortuna di avere figli "carnali" ...
ma quanti figlioli "spirituali mi sono stati affidati?! E sono mai stato all'altezza di un tale ruolo!

Come ruolo di educatore e animatore, un po' (molto) mi fai identificare in Giuseppe, come esempio da imitare:
non padre caranale, ma, lui, ottimo "padre", del nostro Gesù, senza esitare nel rimproverarlo, senza rinunciare al suo ruolo di papà: essere di "buon esempio" al filglio nel lavovo quotidiano; ne sarò mai all'altezza?

(oh, ragazzi, ma questa sera, quanti spunti di riflesione mi fate avere! grazie)

Mi ricorda molto una cosa: "Obbedienza":
- di Giusepppe a Dio Padre, accettando Maria, amandola, e amando il suo Figlio,
- di Gesù, come figlio, che gli ha obbedito e amato.
- di noi che forse manchiamo un po' nell'Obbedeinza ai nostri papà, al nostro Dio.
Ciao
Fra

2007-03-19 11:46:05 · answer #3 · answered by FraS 4 · 1 0

Giuseppe era un uomo di fede e conosceva le scritture e le antiche profezie, sapeva che dalla tribù di Davide sarebbe nato il Messia, ma era anche un uomo pervaso dal dubbio, non bastava il suo amore per Maria, ma Dio gli manda in sogno un angelo e la sua fede diventa realtà, non ha più bisogno di credere ha la certezza della sua missione.
Giuseppe sa che accettando avrebbe comunque sempre avuto il sostegno dall'altro nella sua impresa di padre terreno, e che buon padre è stato! Aver riconosciuto la divinità di Gesù non gli ha impedito di crescere un figlio dandogli l'educazione e l'istruzione che ogni bambino avrebbe ricevuto dal padre.

In un certo qual modo penso ci siano molti Giuseppe al mondo
Uomini che sposano donne con figli e li crescono come propri amandoli in egual modo ai loro pur riconoscendo diversità biologiche e caratteriali e sperano di essere riconosciuti da loro come buoni padri.
Qui la fede potrebbe non contare, ma è pur sempre un atto d'amore, e l'amore è un atto di fede che viene da Dio, che lo si accetti e lo si riconosca come tale, oppure no.

2007-03-19 03:45:33 · answer #4 · answered by Anonymous · 2 1

Nella mia quotidianità mi e' capitato di osservare e vedere problematiche rischiose,risolversi velocemente grazie ad azioni improvvise e paradossalmente semplici.
ll Signore si serve proprio di poco,basta fidarsi di Lui,basta dire il nostro sì sincero e fiducioso e poi e' Lui che agisce in noi,per noi, con noi.
Giuseppe come Abramo (Rom. 4,13...) "sperò contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli come gli era stato detto:"Così sarà la tua discendenza."

Le nostre povere esperienze di fedeltà ci rendono diffidenti.
In ogni incontro temiamo che l' altro cerchi di occupare qualcosa di nostro.Ci difendiamo in molti modi tralasciando l' essenziale:Il Regno di Dio desidera persone che sperando nel Signore,sono disposte a seguirlo su vie imprevedibili e fanno della propria vita una risposta di continua fiducia a Lui.
Dove non può l' uomo,là può Dio.
Ciao.

2007-03-19 02:44:46 · answer #5 · answered by Mimì 7 · 1 0

San Giuseppe ci insegna l'umiltà....quale esperienza grande e sconvolgente ha vissuto il povero falegname! Essere vicino a Gesù, suo Dio e suo figlio e vicino a Maria, sua sposa e sua madre, la Regina dei Cieli.
Grazie Gesù per averci dato Maria e Giuseppe, nostri potenti intercessori.

2007-03-18 09:40:32 · answer #6 · answered by Anonymous · 2 1

Leggendo le parole di Rahner mi è venuto in mente il passo del Vangelo in cui Gesù dice "voi siete il sale della terra", spesso si pensa di dover fare chissà quale gesto eclatante per essere sale, invece Giuseppe è sale della terra ed esempio di credente proprio per il modo con cui sà custodire il sacro nella vita di tutti i giorni, è quello che lo rende speciale e indubbiamente è la cosa più difficile che ci sia. Le grandi imprese assorbono molte energie ma non richiedono la perseveranza che la vita quotidiana ci chiede. Un altra cosa importante è che non si tira indietro ma fa il padre, a un figlio che non è suo, anche in questo deve esserci di esempio perchè nella nostra vita di cristiani dovremmo essere in grado di essere padri al Gesù in nuce che è presente in chi ci avvicina, insegnar loro a dargli un nome come Giuseppe ha dato un nome e una casa a Gesù-Dio con noi.

2007-03-18 09:06:31 · answer #7 · answered by Chorus 5 · 3 2

Con la fede, solo con la fede. So che non è facile, ma è così. Avere fede è come fare un salto nel buio con la sicurezza che qualcuno ci prenda in braccio.

2007-03-18 20:40:35 · answer #8 · answered by Maria Maddalena 4 · 1 1

Abbiamo bisogno della prova, Stefano, ma pure avendola sono sicuro che dubiteremo sempre e ancora. La risposta alla tua domanda è "avere fede", se non in Dio, almeno in noi stessi, che siamo le sue creature.

2007-03-18 09:23:36 · answer #9 · answered by Lino41 6 · 2 2

Giuseppe;promesso sposo di Maria era discendente della famiglia del re Davide quindi sapeva che aveva questa missione difficile da accettare nel suo percorso di vita e lo ha fatto molto volentieri educandolo da piccolo e accudendo a lui come un vero padre.

2007-03-18 09:08:59 · answer #10 · answered by Sunday 7 · 1 1

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